Particelle di terreni di proprietà della Regione e di alcuni Comuni utilizzate per ottenere illecitamente i contributi per l’agricoltura decisi dall’Agea. È quanto emerge dall’indagine della Guardia di finanza di Caltagirone che ha portato al sequestro di beni per oltre un milione di euro nei confronti di 34 indagati per truffa aggravata ai danni dell’Ue. I Comuni coinvolti, le cui amministrazioni erano all’oscuro di tutto così come l’amministrazione regionale, sono: Vittoria (Ragusa), Militello in Val di Catania, Alì (Palermo), Caltagirone (Catania) e Butera (Caltanissetta).
I militari hanno ricostruito l’attività «di un gruppo affaristico-criminale che si è avvalso della complicità dei funzionari di 11 centri di assistenza agricola» disseminati in diverse parti della Sicilia. Secondo i finanzieri i centri non controllavano le domande presentate per l’ottenimento dei contributi e attestavano falsamente la loro regolarità.
Il sistema partiva dall’individuazione delle particelle catastali di terreni che non erano ancora state utilizzate per ottenere contributi. La seconda fase prevedeva la riproduzione di contratti d’affitto o di comodato d’uso fittizi che indicavano come controparte persone del tutto ignare e, in alcuni casi, perfino decedute, o anche dei prestanome.
Il sequestro dei giorni scorsi rientra nel filone di due precedenti indagini, denominate “Terra bruciata” e “Reaping”, che nel 2014 e 2015 portarono all’esecuzione di misure cautelari per 22 indagati.
Buongiorno è successo anche a me,purtroppo su un terreno che è mio ed è detenuto illegittimamente da una persona che non ha titolo se no quello di essersi impossessato furbescamente.