Grano tenero, duro e mais, una settimana senza scossoni

grano tenero
L'analisi di Stefano Serra delle tendenze del mercato dei cereali del 7 febbraio 2019. Quotazioni senza variazioni significative rispetto alla scorsa settimana per grano tenero, grano duro, mais e cereali foraggeri

 Grano teneroterra e vita

Il  mercato resta parzialmente attivo per i panificabili, anche se l’attività ormai non muta le quotazioni del nazionale pressoché introvabile, mentre per i grani di forza si consolidano le posizioni con la domanda che dà preferenza all’origine nazionale anche se gli “spread” con comunitari ed esteri restano sotto la media. Alle Borse merci del Nord non riportano alcun segnale di cambiamento se non un maggiore interesse dei molini a coprirsi sul nuovo raccolto. Il tipo Bologna è invariato a 235-240 €/t, con i panificabili superiori a sconto di 4-5 €/t (inv) ed i “misti” sui 230 €/t. Non cambiano i prezzi delle origini Comunitarie mentre le estere subiscono l’effetto dollaro forte con gli “spring” sui 268-270 €/t reso Ager Bologna.

 

Grano duroterra e vita

L’andamento di mercato da Nord a Sud si mantiene senza segnali di cambiamento in attesa che si definiscano meglio il panorama produttivo 2019/20 che al momento è immutato (positivo) come progressi agro-climatici. Con il nazionale sempre meno disponibile tranne che al Centro, il mercato vive (staticamente) dei riflessi Europei ed esteri influenzati da aste e cambio €/$. Con una stima produttiva 2019 sui 4 mio/t i molini cominciano a muoversi per le coperture dio congiuntura di campagna fino alla pausa estiva. Il Fino vale arrivo sui 245-250 €/t, con Foggia più cara di Bologna e Milano, mentre il Fino Centro reso Ager quota sui 235-240 €/t; stabili anche i Comunitari sui 240 €/t Cif e gli esteri proteici sui 255-260 €/t Cif.

 

Maisterra e vita

Lo scenario del mais è simile all’andamento dei cereali a paglia con notevole influenza dei valori di rimpiazzo comunitario/estero sulle quotazioni locali. Con un notevole livello di copertura degli utilizzatori con merce “any-origin” resta la sporadica domanda sul prontissimo di lotti di qualità di origine “nazionale”. Il mais “generico” reso Nord-Est si conferma attorno ai 183 €/t (su Milano 186 €/t) con il mais “con caratteristiche” attorno ai 186 €/t. Comunitari con caratteristiche tra 186 e 190 €/t (-1) e le origini Mar Nero tra 186 e 193 €/t (inv) arrivo.

 

Cereali foraggeri e oleaginoseterra e vita

Cereali foraggeri: settimana commerciale calma e senza segnali di cambiamento con domanda spesso sfuggente e indecisa dopo mesi di mercato in tensione. Gli orzi pesanti invariati arrivo a 234 €/t con il grano teneri a sotto i 230 €/t (-1) reso ed il sorgo a 202-204 €/t (-1) arrivo. Oleaginose: in assenza di novità internazionali la soia nazionale si mantiene invariata a 347-350 €/t reso Nord Italia; l’estera non monetizza l’euro più debole e si conferma sui 340-343 €/t arrivo.

Grano tenero, duro e mais, una settimana senza scossoni - Ultima modifica: 2019-02-08T15:06:59+01:00 da Redazione Terra e Vita

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