In rialzo i i listini di tutti i prodotti agricoli a parte i bovini

Settimana con segni più in tutti i comparti, ad eccezione di quello delle carni bovine dove però i valori sono rimasti sostanzialmente stabili. Si segnalano i grana che continuano a recuperare terreno sulle quotazioni medie. Bene polli, galline e suini

Caseari, continua il recupero dei Grana

La settimana appena trascorsa è stata protagonista di ulteriori incrementi per i formaggi grana a denominazione; nel dettaglio per il Parmigiano Reggiano, sulle piazze lombarde di Milano e Mantova tutte le stagionature hanno acquistato 15 centesimi al chilo, mentre sulle piazze emiliane i recuperi si sono concretizzati sui 10 centesimi al chilo.

Per quanto riguarda il Grana Padano ulteriori aumenti si sono registrati sia a Cremona che a Mantova; stabili le quotazioni sulla piazza lombarda di Milano.

In quest’ultimo centro di scambio citato è opportuno sottolineare l’incremento della crema di latte (1,86 euro al chilo) dovuto ad una maggior richiesta da parte degli operatori.

Nessuna particolare novità sul fronte delle altre materie grasse e i burri, con scambi definiti perlopiù nella norma e prezzi stazionari sui tutti i centri di contrattazione. Riguardo alla materia prima la settimana si è chiusa mostrando listini in ascesa per il latte spot sia su Verona (36,50 euro/100 kg) che Lodi (35,25 euro/100 kg).

Nel dettaglio, sul primo centro di scambio l’incremento è stato più sostenuto, pari circa al 3,5% mentre, per il secondo, il recupero è stato meno incisivo (circa il 2,9%).

Avicunicoli, rialzi diffusi

Questa settimana il mercato dei prodotti avicunicoli mostra una buona intonazione, aiutato dalla crescente domanda e dalla buona pianificazione produttiva messa in atto dagli allevatori.

I polli mostrano recuperi limitatamente alle piazze di Padova (+2,0%) e Verona (+1,96%), sia per la taglia leggera che per quella pesante, in consolidamento i valori sulle restanti piazze. Migliori le performance evidenziate dalle galline hanno mostrato dei recuperi percentuali più sostanziosi partendo comunque da valori molto bassi e nettamente inferiori ai valori dello scorso anno (-24,6% variazione tendenziale). Nello specifico le galline di taglia media hanno evidenziato una variazione congiunturale di entità più elevata (+7,1%), mentre le leggere hanno recuperato un +2,9%.

Alla stessa stregua prosegue la buona dinamica dei listini dei conigli vivi, sempre grazie ad una domanda interessata e una buona dinamica dei consumi. Vediamo come tutte le piazze rilevate abbiano fatto registrare dei recuperi rispetto alla scorsa settimana, che nel complesso hanno determinato un +8% su base media nazionale. Congiuntura positiva anche per faraone, tacchini e anatre. Si resta in attesa di un futuro miglioramento dei corsi delle uova di gallina, che restano stabili su valori che comunque risultano superiori rispetto ai prezzi dello scorso anno (+4,5% variazione tendenziale).

Bovini, mercato stabile

I bovini da macello mostrano una relativa stabilità nel complesso nazionale (+0,06%). L’unica categoria merceologica che fa registrare variazioni degne di nota è quella dei vitelli da macello Pezzata nera sulla piazza di Montichiari con un +4,9%. Leggerissimi i ritocchi sulla piazza di Padova al di sotto del punto percentuale. Totale immobilità sugli altri centri di scambio, per tutte le categorie monitorate.

Anche per quanto riguarda le carni gli scambi si collocano sui medesimi livelli della scorsa settimana con listini confermati su tutte le piazza, ad eccezione di Modena dove busti di vitello le selle e le mezzene incrementano i propri valori. Prosegue l’ondata dei ribassi con scambi rallentati per i bovini da ristallo, che nel complesso della categoria mostrano una contrazione in soli sette giorni del -6,95%. I baliotti da ristallo di Pezzata rossa mostrano le perdite più consistenti, seguiti dagli incroci e dalla Pezzata nera.

Suini, listini in aumento

L’analisi dei principali indicatori del mercato conferma la tendenza positiva già emersa nelle scorse settimane. Nel comparto dei suini da allevamento si è registrato nel corso della settimana un andamento attivo soprattutto per le taglie 25 e 30 chili e anche per le taglie dei magroni fino a 100 kg che, seppur in maniera inferiore rispetto a quest’ultime, hanno evidenziato un recupero piuttosto incisivo.

Il mercato delle scrofe risulta anch’esso in buona evidenza su tutte le piazze principali con scambi attivi e listini in recupero. Prosegue anche per i suini da macello il momento favorevole con aumenti per tutte le categorie sia del circuito tutelato che non tutelato. Analogamente a quanto già evidenziato avanzano anche i listini dei tagli sia destinati all’industria, mentre risultano stabili i tagli da macelleria ad eccezione del lombo Bologna in recupero di 20 centesimi rispetto alla scorsa settimana.

Olio, prezzi in salita

Dopo un mese di agosto caratterizzato da stabilità del mercato e dei listini, il mese di settembre si è aperto evidenziando un incremento dei prezzi medi registrati.

La dinamica tra domanda e offerta è caratterizzata da un certo interesse per il prodotto italiano di buona qualità e dalle prospettive per la futura campagna che al momento non evidenziano una produzione eccessiva. Anche l’immobilismo sui principali mercati esteri concorrenti contribuisce ad alzare le aspettative economiche dei produttori.

In particolare, l’extravergine di oliva si è attestato a 3,82 euro al chilo guadagnando circa il 5% in sette giorni.

Sostanzialmente stabili l’olio vergine e il lampante che si affermano rispettivamente a 2,30 e 1,49 euro al chilo.

Sul mercato all’ingrosso lieve rialzo per i valori medi dell’olio raffinato di oliva e di per quello di sansa che si portano a 1,98 e 1,16 euro al chilo. Senza variazioni sostanziali gli oli raffinati di semi monitorati.

Vino, segnali verso l'alto

La prima settimana di settembre ha evidenziato una lieve ripresa delle contrattazioni e un conseguente aumento dei listini medi del vino nazionale.

Le previsioni di una vendemmia non eccessiva in quantità e di una qualità comunque elevata stanno movimentando il mercato dopo l’immobilità degli ultimi mesi.

I vini comuni bianchi si attestano a 3,64 euro ettogrado, mentre i rossi si soffermano a 4,14 euro l’ettogrado.

Qualche lieve ritocco al ribasso si è evidenziato, invece, alla fine del mese di agosto sulle produzioni a denominazione di origine e su alcune indicazioni geografiche, in particolare sono state le produzioni rosse ad aver evidenziato un andamento flessivo.

I prezzi dei prodotti agricoli del 7 settembre
sono disponibili per tutti i nostri abbonati nell’area riservata

In rialzo i i listini di tutti i prodotti agricoli a parte i bovini - Ultima modifica: 2020-09-08T15:17:54+02:00 da Redazione Terra e Vita

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome