Soia, ancora segno “più”. Stabili colza e cereali foraggeri

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Il commento all’andamento dei prezzi settimanali di orzo, sorgo, erba medica, soia, girasole e colza, rilevati dalle Camere di Commercio ed elaborati da Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti)

La debolezza dell’euro nei confronti del dollaro continua a essere il principale elemento di sostegno per i prezzi della soia scambiata in Italia, in rialzo su tutte le principali borse merci nazionali. I rialzi settimanali hanno interessato i listini sia della soia di origine nazionale che di provenienza estera. Leggero cedimento si è invece osservato per la farina di girasole, sebbene limitato alle farine proteiche, mentre è proseguita la fase di stabilità per la farina di colza. Stabilità che ha contraddistinto anche l’andamento settimanale delle quotazioni dei semi di colza scambiati all’Euronext. In un mercato pesante, segnato da una domanda limitata, si è invece confermata l’assenza di variazioni per i prezzi degli orzi nazionali. Invariati anche i listini del sorgo.

Soia, +7% rispetto a un anno fa

La penultima settimana di febbraio ha messo in evidenza aumenti per i prezzi dei semi di soia in tutte le principali borse merci nazionali. Sulla piazza di Bologna i semi di soia di origine nazionale hanno guadagnato 3 €/t (+0,8%) rispetto alla settimana precedente, salendo sui 362-364 €/t. In rialzo anche i valori dei semi di provenienza estera, con un +0,5% su base settimanale e prezzi attestati sui 370-372 €/t. Rispetto a dodici mesi fa, le quotazioni attuali mettono a segno un incremento del +6,9% per la soia nazionale e del +10,4% per la soia estera. Oltreoceano, intanto, la settimana ha mostrato poche variazioni per la soia scambiata alla borsa di Chicago, con le quotazioni dei futures con scadenza marzo rimasti sotto la soglia dei 9 $/bushel.

Farina di girasole in calo

Nel mercato della farina di girasole sono invece prevalsi dei leggeri cali per i prodotti proteici, mentre per le farine convenzionali i prezzi hanno confermato i valori della settimana precedente. In particolare, sulla piazza di Torino la farina proteica è scesa sui 250-252 €/t, in calo dello 0,8% su base settimanale.

Listini fermi per colza e cereali foraggeri

Tra le farine di semi scambiate in Italia, nessuna variazione si è osservata per la farina di colza, i cui valori sono rimasti invariati per la quarta settimana consecutiva. Ed una maggiore stabilità, dopo il rialzo della settimana precedente, si è rilevato anche per le quotazioni futures dei semi di colza scambiati all’Euronext di Parigi. I valori hanno chiuso la settimana sulla soglia dei 400 €/t (+0,1% rispetto a sette giorni prima).

Nel mercato dei cereali foraggeri, ulteriore stabilità si è registrata per gli orzi nazionali, con i listini fermi su tutte le principali piazze di scambio e sempre in netto calo rispetto a dodici mesi fa. Sulla piazza di Roma i prezzi sono rimasti sui 165-168 €/t, mantenendosi più bassi del 16,5% rispetto allo scorso anno. Poche variazioni anche nei principali mercati comunitari: in Germania le quotazioni si sono attestate sui 172 €/t, guadagnando 1 €/t su base settimanale (elaborazione su dati Commissione Europea). In Italia restano fermi al palo i listini del sorgo, i cui prezzi sono rimasti invariati per la quarta settimana consecutiva.

I prezzi dei cereali e delle materie prime nella settimana dal 17 al 21 febbraio 2020

Soia, ancora segno “più”. Stabili colza e cereali foraggeri - Ultima modifica: 2020-02-24T16:04:55+01:00 da Redazione Terra e Vita

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