Nel mercato delle materie prime zootecniche si è registrata nella seconda settimana di aprile una nuova flessione dei prezzi nel comparto dei cereali foraggeri. Orzi e grani teneri registrano ribassi nonostante la limitata disponibilità residua sul mercato, con gli operatori che iniziano già a guardare alla prossima campagna, favorita da previsioni produttive ottimistiche in Italia e in Europa. Resta stabile il sorgo. Nel comparto della soia, la tendenza rimane ribassista, con il seme di soia nazionale che si posiziona sui 416 €/t. Segna un calo anche la soia di origine estera su Milano, nonostante la ripresa delle quotazioni alla Borsa di Chicago. La farina di soia torna a salire influenzata dal mercato all’origine. Restano invariate la farina di colza e le farine di girasole integrale e proteica.
L'orzo cede terreno
In particolare, per il comparto dei cereali foraggeri si registra un generalizzato indebolimento delle quotazioni. A Bologna, l’orzo pesante cede 5 €/t, scendendo a 252-257 €/t, ma con una variazione annua positiva del 28%. Anche a Milano l’orzo comunitario cala di 2 €/t su base settimanale, portandosi a 259-273 €/t, con un incremento del 24% rispetto allo scorso anno.
Grano tenero, prosegue la fase ribassista
Il frumento ad uso zootecnico continua a seguire una tendenza ribassista, accusando una diminuzione settimanale di 3 €/t e una quotazione che si attesta a 247-256 €/t (franco arrivo), in rialzo del 16% su base annua.
Sorgo senza variazioni
Il sorgo mantiene i valori della settimana precedente, stabilizzandosi sui 238-242 €/t, ovvero a un +24% rispetto ad aprile 2024.
La soia rimane debole
Nel mercato della soia, il clima resta orientato al ribasso per le quotazioni dei semi. A Bologna, il seme di soia nazionale si conferma sui 415-420 €/t (franco partenza), con Milano che segna un decremento settimanale di 4 €/t, attestandosi a 414-416 €/t (franco partenza). La variazione annuale media si attesta intorno al -11%. Per quanto riguarda il prodotto di origine estera, il prezzo cede 5 €/t, con la quotazione che a Milano si posiziona sui 415-425 €/t, evidenziando una riduzione annuale del 9%. Sul mercato internazionale, i futures della soia alla Borsa di Chicago registrano un forte rimbalzo del +6,7% su base settimanale, portandosi a 10,42 $ per bushel, equivalenti a circa 337 €/t, in un contesto che rimane comunque di elevata volatilità.
La farina di soia riprende a salire
Tra i proteici, torna a salire la farina di soia proteica Ogm, che a Bologna guadagna 8 €/t rispetto alla settimana precedente, attestandosi a 353-355 €/t, con una flessione del -22% rispetto allo scorso anno. Il recupero è influenzato dal rialzo delle quotazioni sui mercati internazionali: alla Borsa di Chicago, i futures della farina di soia segnano un aumento di 16,50 $/t, toccando i 299,60 $/t, pari a circa 291 €/t.
Farina di colza stabile
In Italia, restano invariate le quotazioni della farina di colza, stabile sui 302-307 €/t, con una riduzione annuale del -14%.
Le farine di girasole si confermano
Confermano le quotazioni della settimana precedente anche la farina di girasole integrale (222-227 €/t) e la farina di girasole proteica (275-280 €/t), con delle variazioni rispettivamente del +14% e del -4% rispetto all’anno precedente.