Alimentazione zootecnica: grano tenero e soia ancora più giù

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Secondo le rilevazioni Bmti "tiene" invece l'orzo, che rimane sui valori della scorsa settimana. Solo lievi variazioni tra le farine proteiche

La seconda settimana di marzo ha mostrato, nel mercato delle materie prime utilizzate per l’alimentazione zootecnica, un ulteriore calo per i grani teneri foraggeri, in linea con i ribassi osservati anche per le varietà panificabili. Ribassi pure per i semi di soia, sia di origine nazionale che di provenienza estera. Mercato stazionario e prezzi invariati rispetto alla settimana precedente per orzo e sorgo. Nel segmento delle farine proteiche, settimana all’insegna della sostanziale stabilità per la farina di soia e per la farina di girasole integrale, con un leggero calo solo per la farina di girasole proteico. Ulteriore ribasso per la farina di colza.

Orzo nazionale stabile

Nel comparto dei cereali foraggeri, stabile l’orzo nazionale pesante quotato sulla piazza di Bologna, fermo sui 259 – 264 €/t. Resta ampia la crescita su base annua, sempre superiore al 30%.

Si ferma il sorgo

Dopo il ribasso della settimana precedente, torna la stabilità per il sorgo, fermo a Bologna sui 238-242 €/t, un livello superiore del 27% rispetto a un anno fa.

Grano tenero in discesa

Un altro segno meno, invece, si è osservato per il frumento a uso zootecnico, che a Bologna perde 4 €/t scendendo da 262-265 €/t a 258 – 261 €/t (franco arrivo). Si mantiene superiore al 20% la crescita rispetto allo scorso anno.

Ulteriore indebolimento per la soia

Nel mercato della soia, si è osservato un ulteriore indebolimento sia per il prodotto nazionale sia per quello di origine estera. Oltre al rafforzamento dell’euro nei confronti del dollaro, sul mercato globale pesano le stime di un ampio raccolto in Brasile e in Argentina e i timori legati all’introduzione di dazi da parte della Cina sulla soia americana. Il prezzo dei semi di soia di provenienza estera quotati a Bologna cede 5 €/t, scendendo sui 423 €/t, mentre a Milano il calo è di 10 €/t, con il prezzo che si porta a 420-430 €/t. La flessione rispetto allo scorso anno è nell’ordine del 5%. Alla Borsa di Chicago, i futures con scadenza maggio 2025 sono passati da 10,25 $/bushel (pari a 348 €/t) a 10,16 $/bushel (pari a 343 €/t) (-1%). In Italia, sulla piazza di Bologna, i semi di soia nazionale sono arretrati di 10 €/t, attestandosi a 419-424 €/t (franco partenza), più bassi del 3,7% rispetto a marzo 2024.

Farina di soia senza variazioni

Tra le farine proteiche, la seconda settimana di marzo ha messo in evidenza una sostanziale stabilità per i prezzi della farina di soia quotata alla Borsa Merci di Bologna. La farina di soia proteica nazionale ogm è rimasta invariata sui 370 €/t, valore più basso del 26% rispetto a quanto si registrava un anno fa.

Cede terreno la farina di colza

Prosegue la fase di debolezza per i prezzi all’ingrosso della farina di colza che a Bologna perde 5 €/t, attestandosi a 306-311 €/t, con una variazione annua del -14%.

Farina di girasole: calma piatta per l'integrale, perde la proteica

Stabilità sostanziale nei listini delle Borse Merci nazionali per la farina di girasole integrale (a Bologna 222-227 €/t, +17% rispetto a dodici mesi fa). Nuovo ribasso, invece, per la farina di girasole proteica, che perde 3 €/t a Bologna, scendendo a 280-285 €/t, con un aumento del 4% rispetto allo scorso anno.

Leggi i prezzi dei cereali foraggeri e delle materie prime zootecniche nella settimana dal 10 al 15 marzo 2025

Alimentazione zootecnica: grano tenero e soia ancora più giù - Ultima modifica: 2025-03-17T14:50:56+01:00 da Redazione Terra e Vita

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