Le materie prime zootecniche confermano la fase di debolezza anche nell'ultima settimana di aprile. Il comparto dei cereali foraggeri registra nuovi ribassi, con gli orzi nazionali ed esteri in discesa, mentre il sorgo e i grani teneri si mantengono stabili. Gli scambi risultano limitati e si concentrano sulle ultime disponibilità dell’attuale campagna. Per i semi di soia, le quotazioni nazionali subiscono un ulteriore ridimensionamento a Milano, atterrando a 411 €/t e risentendo dei ribassi registrati a livello internazionale nelle scorse settimane. In calo anche il seme di soia estero, che segna un valore di 414 €/t. Tra i proteici, si mantiene una sostanziale stabilità per la farina di soia, di colza e le farine di girasole.
L'orzo pesante cede terreno
Nel mercato dei cereali foraggeri, si accentua la debolezza degli scambi. A Bologna, l’orzo pesante perde 3 €/t rispetto alla settimana precedente, scendendo a 245-250 €/t. Più marcato il ribasso per l'orzo estero sulla stessa piazza, che cede 8 €/t, portandosi a 240-245 €/t. Stabili, invece, le quotazioni dell’orzo comunitario a Milano, che si mantengono sui 252-266 €/t, registrando un incremento annuo del +21%.
Grano tenero stabile
Il frumento ad uso zootecnico conferma i livelli della settimana precedente, attestandosi a 242-251 €/t (franco arrivo).
Sorgo senza variazioni
Invariato anche il sorgo, che si mantiene nella fascia 238-242 €/t.
Soia in retromarcia
Nel comparto della soia, il mercato nazionale continua a mostrare segnali di debolezza. A Bologna, il seme di soia nazionale si mantiene stabile a 415-420 €/t (franco partenza), mentre a Milano la quotazione arretra di 4 €/t, scendendo a 410-412 €/t, con una riduzione annuale del 13%. Per il seme di soia di origine estera, a Bologna il prezzo resta stabile a 415 €/t, mentre a Milano si osserva un calo di 6 €/t, con il prezzo che si porta a 412-416 €/t, evidenziando una flessione del 12% su base annua. A livello internazionale, i futures della soia a Chicago registrano un recupero dell'1,9% su base settimanale, chiudendo a 10,49 $ per bushel, pari a circa 339 €/t, con il mercato che resta influenzato dalle tensioni sui dazi e da un dollaro che rimane ancora debole nei confronti dell’euro.
Farina di soia sui valori della settimana precedente
Nel segmento delle farine proteiche, si conferma una sostanziale stabilità. A Bologna, la farina di soia proteica ogm resta ancorata a 343-345 €/t, in linea con la settimana precedente. Alla Borsa di Chicago, invece, i futures della farina di soia subiscono una lieve flessione di 2,90 $/t, scendendo a 290 $/t, pari a circa 281 €/t.
Farina di colza di poco sopra i 300 €/t
Tornando in Italia, nessuna variazione per la farina di colza, che si mantiene a 302-307 €/t.
Le farine di girasole si confermano
Stabili, infine, le farine di girasole: la farina di girasole integrale si conferma a 225-230 €/t, mentre la farina di girasole proteica rimane sui 272-277 €/t.