Le quotazioni delle materie prime zootecniche mostrano segnali di indebolimento nella prima settimana di marzo. Il mercato resta in attesa di comprendere le implicazioni globali dei dazi Usa, mentre il rafforzamento dell’euro sul dollaro contribuisce ad accentuare la pressione ribassista. Tra i cereali foraggeri, solo gli orzi confermano i valori della settimana precedente, mentre i teneri e il sorgo subiscono un calo. Il comparto della soia registra una contrazione dei prezzi, con la soia nazionale in flessione a causa della debolezza della domanda e la soia estera penalizzata dal cambio favorevole all’euro. Nel segmento delle farine proteiche, la farina di soia registra una leggera flessione settimanale. La farina di girasole integrale segna un nuovo rialzo, a causa di preoccupazioni di un restringimento dell’offerta nei prossimi mesi. In calo, invece, le farine di girasole proteico e di colza.
Orzi senza variazioni
Nel comparto dei cereali foraggeri, il mercato locale continua a registrare scambi limitati, con una tendenza ancora incerta. A Bologna, l’orzo pesante si mantiene stabile a 259-264 €/t, con un rialzo annuale del 31%. Anche l’orzo comunitario a Milano conferma i valori della settimana precedente, attestandosi a 266-280 €/t, registrando una variazione del 28% rispetto al 2024.
Grano tenero in flessione
In calo, invece, il frumento ad uso zootecnico, che a Bologna passa da 265-270 €/t a 262-265 €/t (franco arrivo), mantenendo un aumento annuo del 24%.
Il sorgo cede terreno nei listini
Il sorgo segna una diminuzione di 2 €/t su base settimanale, attestandosi a 238-242 €/t, con una crescita del 27% rispetto all’anno precedente.
Soia in discesa
Nel mercato della soia, le quotazioni si indeboliscono sia per il prodotto nazionale sia per quello di origine estera. A Bologna, il seme di soia nazionale registra una flessione di 10 €/t, attestandosi a 429-434 €/t (franco partenza), mentre a Milano il prezzo scende di 5 €/t, portandosi a 430-432 €/t (franco partenza). I prezzi si posizionano sugli stessi livelli di marzo 2024. Per il seme di soia di origine estera, il calo del dollaro nei confronti dell’euro accentua la pressione ribassista. A Bologna, la quotazione perde 10 €/t, scendendo a 428 €/t, mentre a Milano il calo è di 5 €/t, con il prezzo che si porta a 430-440 €/t, registrando una riduzione del -2% rispetto allo scorso anno. Sul fronte internazionale, il mercato resta in attesa di nuovi sviluppi, con i futures della soia alla Borsa di Chicago che si attestano a 10,10 $ per bushel, pari a circa 342 €/t.
Farina di soia, guadagnano i futures
Tra le farine proteiche si registra un andamento contrastante tra i diversi prodotti. A Bologna, la farina di soia proteica ogm perde 3 €/t, portandosi a 360-362 €/t, con una riduzione annuale del 29%. Alla Borsa di Chicago, i futures della farina di soia guadagnano 4,80 $/t, attestandosi a 296,50 $/t, pari a circa 301 €/t.
Farina di colza, -13% su base annuale
Tornando in Italia, la farina di colza registra una lieve flessione di 2 €/t, attestandosi a 311-316 €/t, con una variazione annuale del -13%.
Farina di girasole: bene l'integrale, giù la proteica
Nuovo rialzo settimanale per la farina di girasole integrale, sostenuto dai timori di una minore disponibilità nei prossimi mesi. Il prezzo si attesta sui 222-227 €/t (+7 €/t rispetto alla settimana precedente), con un confronto annuo del +17%. La farina di girasole proteica, invece, perde 2 €/t, scendendo a 283-288 €/t, con una riduzione del 3% rispetto allo scorso anno.