Alimentazione zootecnica, un’altra settimana di cali generalizzati

grano tenero
Secondo le rilevazioni Bmti, il grano tenero si attesta a quota 277€/t, l'orzo precipita e le quotazioni della soia risentono del maxi raccolto in Brasile

Consumi e scambi ridotti hanno segnato ancora il mercato delle materie prime utilizzate nell’alimentazione zootecnica e i prezzi hanno archiviato così un’altra settimana di diffusi ribassi sia per i cereali foraggeri sia per i proteici. Nel comparto della soia, nonostante l’ulteriore taglio della produzione argentina a causa della siccità, il raccolto record del Brasile, con le aspettative di una maggiore offerta in arrivo dal Sudamerica, ha condizionato al ribasso anche i prezzi della soia di provenienza estera quotata nei listini delle borse merci nazionali.

Grano tenero, -33% nei listini rispetto allo scorso anno

Prezzi in ulteriore calo per i cereali foraggeri su tutte le principali piazze di scambio nazionali, appesantiti da una domanda inferiore all’offerta disponibile. Il grano tenero ad uso zootecnico ha ceduto 8 €/t a Bologna, portandosi sui 277 €/t (franco arrivo). Si accentua il ritardo rispetto allo scorso anno, pari attualmente ad un -33%.

L'orzo cede 25€/t in tre settimane

Proseguono i ribassi anche per l’orzo: nell’arco di tre settimane i prezzi si sono ridotti di quasi 25 €/t ed attualmente si attestano sui 255-260 €/t (franco arrivo). Rispetto ad un anno fa le quotazioni hanno perso circa un terzo del proprio valore. Per quanto riguarda l’annata 2023/2024, le prime stime dell’International Grains Council, diffuse lo scorso 16 marzo, proiettano la produzione europea di orzo sui 60,1 milioni di tonnellate, in leggero calo (-0,7%) rispetto all’annata attuale.

Sorgo, ancora una leggera discesa

Tornando ai prezzi, completa il quadro dei ribassi il sorgo, sceso di 5 €/t rispetto alla settimana precedente ma attestato comunque ancora sopra la soglia dei 300 €/t (306-310 €/t, franco partenza). Meno accentuata rispetto a orzo e grano tenero la flessione su base annua, pari a un -20%.

Soia, il raccolto record del Brasile manda i prezzi in picchiata

Deciso calo settimanale, superiore ai 10 €/t, si è osservato nei listini della soia di provenienza estera (547-577 €/t a Milano). Sfiora il 20% la contrazione rispetto ai valori che si registravano un anno fa. Un divario che risulta leggermente più marcato, invece, per la soia nazionale, pari a un -22%. Le prospettive di un raccolto in forte crescita in Brasile, grazie in particolare al buon andamento atteso nella regione del Mato Grosso, hanno impresso dei ribassi alle quotazioni internazionali, impattando indirettamente anche sui listini nazionali. Le quotazioni della soia brasiliana (fob porto di Paranaguà) hanno perso il 3% su base settimanale, arretrando sui 535 $/t (pari a 508 €/t).

Farine proteiche: ribassi per soia, girasole e colza

La settimana ha mostrato un deciso calo anche nei listini della farina di soia proteica estera, in discesa a Bologna di 15 €/t, con i prezzi tornati a ridosso della soglia dei 600 €/t (franco arrivo), in linea con i valori che si registravano dodici mesi fa. Dopo gli aumenti in atto da inizio febbraio, tornano in leggero calo i prezzi all’ingrosso della farina di girasole decorticata (-2 €/t a Bologna). Ampio il ritardo rispetto allo scorso anno, pari a un -22%. Stabile la farina di colza quotata sulla piazza di Bologna, a fronte di un calo di 5 €/t sulla piazza di Milano. Anche in questo caso i prezzi accusano un ribasso superiore al 20% rispetto alla scorsa annata.

Leggi i prezzi dei cereali foraggeri e delle materie prime zootecniche nella settimana dal 13 al 18 marzo 2023

Alimentazione zootecnica, un’altra settimana di cali generalizzati - Ultima modifica: 2023-03-20T15:22:27+01:00 da Redazione Terra e Vita

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