Cereali foraggeri, aumenti a doppia cifra per orzo e grano

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Le prospettive di una produzione scarsa sia in Europa che nel resto del mondo provocano rincari su tutti i listini delle materie prime zootecniche. Orzo e grano i più "attivi"

La riapertura parziale dei mercati dopo la pausa di Ferragosto ha mostrato dei forti aumenti nei listini dei cereali foraggeri nazionali, con rialzi a doppia cifra rispetto a inizio mese sia per il grano che per l’orzo. Tra i semi oleosi, con la soia di origine nazionale sempre non quotata, si sono osservati prezzi in aumento per la soia ogm di provenienza estera. Tra le farine proteiche, rialzi anche per la farina di soia e la farina di girasole.

Orzo sopra i 220 euro la tonnellata

Sulla scia dei rincari registrati sui mercati esteri, i prezzi dell’orzo hanno messo a segno un forte aumento anche nel mercato italiano. Alla Borsa merci di Bologna l’orzo pesante si è portato sopra i 220 €/t (221-225 €/t, franco arrivo), guadagnando 12 €/t rispetto alla prima settimana di agosto. La crescita rispetto alla scorsa annata si avvicina ormai al 40%. In generale, i timori per la qualità dei nuovi raccolti comunitari, uniti a una produzione attesa in calo rispetto all’anno precedente (53,1 milioni di tonnellate secondo le stime di fine luglio della Commissione europea rispetto ai 55 milioni di tonnellate del 2020), hanno impresso aumenti alle quotazioni nei principali mercati europei, a cominciare dalla Francia, dove i valori hanno chiuso la settimana sui 245 €/t (fob Rouen).

Grano, impennata dei listini per i future produttivi in Russia e Cina

Scenario simile a quanto visto per l’orzo per il grano a uso foraggero. Le attese di una forte riduzione della produzione sia in Russia che in Canada stanno condizionando al rialzo le quotazioni nel mercato comunitario, con ricadute anche sul mercato italiano. Alla Borsa Merci di Bologna il rincaro rispetto a inizio mese è stato di 20 €/t ed i prezzi hanno raggiunto i 254 €/t (franco arrivo), un livello superiore di oltre il 30% rispetto ad un anno fa.

Soia sempre pimpante

Tra i semi oleosi, deciso aumento (a Bologna +12 €/t rispetto alla prima settimana del mese) anche per la soia di provenienza estera, che rimane così sopra la soglia dei 500 €/t (516-518 €/t, franco arrivo). Sui mercati esteri si è riscontrato invece un netto arretramento delle quotazioni della soia alla Borsa Merci di Chicago, dove i valori, anche a causa del calo dell’olio di soia, hanno chiuso la settimana riportandosi al di sotto dei 13 $/bushel (pari a 406 €/t), perdendo quasi il 6% su base settimanale.

Nel mercato delle farine proteiche, la settimana ha evidenziato dei rialzi sia per la soia (a Bologna +20 €/t rispetto a inizio agosto per la proteica estera) che per il girasole (+6 €/t), a fronte della stabilità osservata per la farina di colza. Il confronto con lo scorso anno si conferma ampiamente positivo per i prezzi di tutte e tre le produzioni, con rincari nell’ordine del +25% per la soia e superiore al +30% per girasole e colza.

I prezzi dei cereali e delle materie prime
nella settimana dal 16 al 21 agosto
 2021

Cereali foraggeri, aumenti a doppia cifra per orzo e grano - Ultima modifica: 2021-08-23T17:51:04+02:00 da Redazione Terra e Vita

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