Suini in ripresa, i grana tirano il fiato. Olio e vino bloccati

19 milioni
Bene soprattutto quelli da macello, con un’offerta di capi pronti limitata a fronte di una domanda stabile. Anche i polli hanno avuto ritocchi al rialzo per un aumento della domanda

Caseari, grana stabili dopo molte settimane di rialzi

Per entrambi i formaggi grana a denominazione andamento degli scambi definito buono e consolidamento dei valori su tutte le piazze, dopo un lungo periodo di recuperi. Il Parmigiano Reggiano Dop 12 mesi conferma i listini medi nazionali a 10,52 €/kg (+10,7% var. tend.), mentre il 24 mesi raggiunge il valore medio di 12,14 €/kg (+3,6% var. tend.). Anche per il Grana Padano Dop i prezzi si collocano al di sopra dei valori dello scorso anno. Nello specifico la varietà 4-12 mesi sfiora i 7,60 €/kg (+6,2% var. su base annua) e il 12-15 mesi quota 8,61 €/kg con un differenziale positivo del +4,3%.

Dopo molte settimane di immobilità assoluta, riescono ad aggiungere qualche centesimo le materie grasse e i burri, non riuscendo tuttavia a colmare il differenziale negativo su base annua (-5% var. tend.; -28,7% var. su medesima settimana del 2019). Congiuntura positiva anche per il latte spot sia a Verona (+3,6%) che Lodi (+3,7%).

Bovini, aumentano le richieste di Charolaise

Nel settore dei bovini da macello non ci sono cambiamenti di rilievo, i prezzi restano perlopiù invariati. La tendenza del mercato rileva comunque un aumento di richieste per le manze razza Charolaise e incroci nazionali sulla piazza di Modena e per la Scottona sulla piazza di Padova. Stabili i vitelli e i bovini adulti su tutti i mercati. Sul fronte dell’allevamento in buona vista le vitelle da ristallo per le razze di Charolaise e Limousine, mentre qualche rallentamento negli scambi viene segnalato per i baliotti di Pezzata nera a Padova. Il settore delle carni bovine resta stabile e senza mutazioni di rilievo, ad eccezione di leggeri recuperi per le carni di vitello a Modena.

Avicunicoli: galline in equilibrio, calano i conigli

Il mercato delle galline sembra aver trovato un parziale equilibrio nonostante l’andamento dei consumi non sia entusiasmante. Infatti sul mercato l’offerta di entrambe le tipologie di gallina è risultata abbastanza limitata, mantenendo le quotazioni invariate sui livelli raggiunti precedentemente. Per i polli, nel corso della settimana, il mercato ha evidenziato su alcuni mercati un’eccedenza di domanda a fronte di un’offerta stabile, producendo dei ritocchi al rialzo soprattutto nel centro Italia.

Nel corso della settimana gli scambi di coniglio accusano un rallentamento, mentre contestualmente l’offerta di vivo è risultata allineata alla settimana precedente, causando di fatto una situazione di equilibrio più precaria se non addirittura eccedentaria (dal punto di vista dell’offerta) con conseguente calo delle quotazioni. Per le uova la situazione sembra essersi normalizzata, più per un contenimento dell’offerta che per una vera ripresa della domanda, che è sempre risultata contenuta nel corso della settimana, mantenendo inalterati i prezzi sulla maggior parte delle piazze.

Suini, si apprezzano quelli da macello

L’intonazione del mercato suinicolo, nella terza ottava di questo mese, è volta verso l’aumento soprattutto per quanto riguarda i suini da macello, con un’offerta di capi pronti limitata a fronte di una domanda stabile. Relativamente al mercato all’ingrosso si registra un andamento flessivo per i tagli destinati al consumo, mentre rimangono stabili il lombo Bologna e la coppa fresca.

Per quanto riguarda i tagli destinati all’industria si rileva un trend in costante crescita soprattutto per quanto riguarda i tagli pregiati, come le cosce sia quelle smarchiate che quelle destinate alla produzione tipica. Relativamente ai suinetti da allevamento si registra un andamento decisamente positivo per le pezzature piccole e per quelle mediane con un’offerta contenuta a fronte di una domanda degli ingrassatori in crescita.

Olio: stabile l'evo, in salita quello di semi

Nonostante non ci siano modifiche nel prezzo medio nazionale all’origine dell’olio di oliva extravergine, nella terza settimana del mese di gennaio si sono evidenziate variazioni sulle singole piazze. In particolare, si riporta una lieve flessione delle piazze siciliane a fronte di un aumento per quelle calabresi, stabili i prezzi pugliesi.

Le quotazioni medie dell’olio vergine si sono attestate a 2,66 €/kg, evidenziando l’incremento riportato dal prodotto calabrese. In aumento anche l’olio lampante che si porta a 1,69 €/kg , sempre grazie alle piazze calabresi.

Anche sui prezzi all’ingrosso si riportano aumenti sia per il raffinato di oliva, 2,17 €/kg, che per quello di sansa, 1,13 €/kg. Tutti in sensibile aumento i raffinati di semi rilevati.

Vino, mercato bloccato

Altra settimana interlocutoria quella dal 18 al 24 gennaio. Il mercato nazionale dei vini comuni non accenna a sbloccarsi, le contrattazioni permangono limitate e per quantità dettate dalle esigenze stringenti.

Nella media nazionale dei vini comuni si evidenzia un lieve arretramento per le quotazioni dei bianchi dovuto a un assestamento verso il basso del prodotto siculo. Lievi assestamenti verso il basso anche per le indicazioni geografiche, sia bianche che rosse, dovute al mercato emiliano romagnolo.

I prezzi dei prodotti agricoli del 24 gennaio 2021
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Suini in ripresa, i grana tirano il fiato. Olio e vino bloccati - Ultima modifica: 2021-01-26T15:50:19+01:00 da Redazione Terra e Vita

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