Il Comitato Economico istituito ai sensi dell’Accordo quadro nazionale per la moltiplicazione delle sementi di specie foraggere nel corso della sua ultima riunione ha indicato in 1,70 €/kg per il prodotto pulito, al netto cioè di ogni tara e scarto, il prezzo di riferimento 2019 per la semente di erba medica in natura certificata.
Agricoltori: «Il miglior compromesso possibile»
«Crediamo che il confronto sviluppato in seno al Comitato interprofessionale sementi foraggere ci abbia consentito di raggiungere al momento il risultato migliore possibile, frutto del necessario compromesso delle esigenze delle parti coinvolte nella piena consapevolezza di una situazione di mercato nazionale e internazionale non certo semplice - ha affermato Alessandro Lualdi, Coordinatore del Comitato e rappresentante della parte agricola -. Il valore indicato risente indubbiamente degli effetti delle precedenti due campagne.
La definizione di tale prezzo non è stata semplice e ha richiesto diversi incontri del Comitato interprofessionale in quanto influenzata dai risultati produttivi di assoluta rilevanza nella scorsa campagna e fortemente condizionata da un mercato nazionale ed internazionale assolutamente ancora bloccato. La parte agricola accetta solo nominalmente gli 1,7 euro/kg per prodotto pulito in quanto un simile valore non copre sufficientemente i costi di produzione, anche per le scarse produzioni unitarie».
Sementieri: «Scarsa produzione e problemi di qualità»
«Nel 2019 le produzioni di seme di erba medica non sono state ottimali: oltre a una scarsa produzione, anche sul fronte della qualità ci sono stati diversi problemi, con forti attacchi di cuscuta che hanno imposto ripetute lavorazioni in stabilimento per garantire parametri qualitativi accettabili – ha evidenziato Roberto Guarnieri, Presidente della sezione Foraggere di Assosementi, rappresentante in seno al Comitato della parte industriale -. Il prezzo fissato per il 2019 risente sia delle eccessive produzioni registrate nel 2017, sia della congiuntura internazionale, che esercita sul mercato nazionale forti pressioni e che sinora ha determinato una stasi preoccupante delle trattative.
L’auspicio è che per le prossime campagne la produzione interna possa ritrovare la giusta dimensione creando i migliori presupposti per la formazione di un prezzo soddisfacente per tutte le parti. A fronte di una stima ottimale di circa 25-28mila ettari messi annualmente a coltura per la produzione di seme di erba medica in Italia, sono invece già alcuni anni che le superfici nazionali raggiungono livelli ben superiori: come lo scorso anno, anche nel 2019 le superfici per le quali è stata chiesta la visita in campo ai fini della certificazione della semente ha raggiunto i 45mila ettari, con evidenti ricadute sul mercato interno».