Approccio multidisciplinare e una squadra di partner che guarda all’agricoltura del futuro. L'edizione numero dodici di Combi Mais, l’innovativo protocollo per la coltivazione del mais ideato da Mario Vigo e perfezionato negli ultimi 12 anni, diventa Eco e si conferma un modello di successo per affrontare le sfide della moderna agricoltura, sempre all’insegna della Sostenibilità che ne è il filo conduttore.
Compatibile, sostenibile, economico, tecnologico: il progetto continua a puntare su ricerca e innovazione come chiave per delineare linee guida con l’obiettivo di adattare il mais ai nuovi scenari climatici, anticipando di fatto la nuova politica comunitaria in termini di produzione, qualità, salubrità, risparmio idrico, genetica innovativa e nutrizione ottimizzata.

Combi Mais, capitanato da Mario e Andrea Vigo, si consolida anche nel brand Milano 100 Pertiche, che valorizza la produzione di altissima qualità realizzata dall’azienda agricola, applicando il protocollo frutto della collaborazione con i partner del progetto:
- Unimer, leader italiano nella produzione di fertilizzanti solidi a valenza ambientale, per la nutrizione organo-minerale e il miglioramento del suolo;
- Cifo, azienda storica, specializzata nella nutrizione localizzata alla semina, fertirrigazione e biostimolazione fogliare;
- Netafim, leader mondiale nello sviluppo, produzione e commercializzazione di soluzioni per l’irrigazione a goccia e la micro-irrigazione;
- Bayer Cropscience, con le soluzioni per la protezione delle colture, per la genetica con il marchio Dekalb per la selezione dei migliori ibridi e infine attraverso la piattaforma digitale FieldView per il supporto all’agricoltura di precisione;
- Agriserv, società di Contoterzisti specializzati nell'agricoltura di precisione e gestione dei dati;
- VH Italia, compagnia assicurativa monoramo europea specializzata nel settore dei rischi agricoli;
- Ri.Vi., specializzata nell’assistenza di macchine e attrezzature agricole di ultima generazione.
Il coordinamento agronomico è affidato a Leonardo Bertolani; tutti gli step delle attività, alla regia del Dipartimento di Agronomia dell’Università di Torino, guidato da Amedeo Reyneri.
L’approccio metodologico del protocollo ambisce a creare un sistema alimentare orientato verso un modello sostenibile – ambientale, sociale, economico – attraverso la riduzione dei mezzi tecnici, senza tuttavia limitare la produzione e la qualità.
Nel corso degli anni il concept di Combi Mais, ormai giunto al dodicesimo anno di sperimentazione e adottato da un numero sempre crescente di aziende, è stato in grado di raggiungere un’eccellente ottimizzazione dei mezzi produttivi, confermandosi un esempio virtuoso di pratica agricola, in conformità con le linee guida della Pac legate al Green Deal - Farm to Fork e Biodiversità.
«Con Combi Mais 2025 Eco e le novità del protocollo – commenta Mario Vigo, presidente di Innovagri e ideatore di Combi Mais – entriamo a pieno titolo nell’agricoltura del futuro, in grado di rispondere con successo ai cambiamenti climatici estremi e dare nel contempo una risposta produttiva e qualitativa all’imprenditore».
«"Il settore maidicolo sta attraversando una fase complessa, tra difficoltà produttive e la necessità di un adattamento alle nuove condizioni climatiche – aggiunge l’assessore all’Agricoltura della Lombardia Alessandro Beduschi –. Iniziative come Combi Mais 2025 Eco non solo rappresentano un esempio concreto di innovazione e sostenibilità, ma sono anche un passo avanti in termini di sperimentazione, anticipando gli scenari futuri sia produttivi che normativi. La Regione Lombardia continuerà a sostenere la ricerca e l’adozione di protocolli agronomici avanzati, perché crediamo in un’agricoltura competitiva, rispettosa dell’ambiente e capace di garantire la nostra sovranità alimentare».
I PLUS DEL PROTOCOLLO
Qualità nutrizionale: nel segno di un impegno ambientale sempre costante quest’anno si valuterà un’area su cui la concimazione solida verrà effettuata unicamente con prodotti Lca (Life-cycle assessment) certificati, oggetto di uno studio condotto da Archita Engineering (partner de Il Sole 24 Ore) che ha dimostrato un migliore impatto ambientale.
Genetica: per il secondo anno consecutivo verranno seminati gli ibridi short corn, la nuova genetica che consente un potenziale miglioramento produttivo - non solo nell’ambito zootecnico - riducendo lo stress della pianta.
Funzionalità della pianta/Prodotti innovativi: l’utilizzo di formulati innovativi per la tutela biofisica del suolo rappresenta una eccellente combinazione nutrizionale conferendo alle piante una maggiore resistenza a stress di natura ambientale e fisiologica, favorendo lo sviluppo di radici assorbenti e migliorando la funzionalità dell’apparato radicale.
Risparmio idrico: soluzioni di ultima generazione per l’irrigazione a goccia e micro-irrigazione consentono un affidabile calcolo dell’efficienza idrica, grazie a un nuovo sistema di precision farming che consente di monitorare i risultati direttamente dal proprio smartphone tramite sensoristica dei consumi idrici ed energetici.
Preparazione/Lavorazione del terreno: la programmazione dei lavori sarà effettuata grazie alla fornitura di macchinari performanti di ultima generazione.
Combi Mais è un protocollo che ha raggiunto un elevato livello in materia di digitalizzazione dei processi agricoli; novità di quest’anno anche l’utilizzo di una centralina meteo che consentirà di integrare i dati di raccolta, permettendo di calcolare in tempo reale piovosità, temperature, umidità, evapotraspirazione.