Dazi sul riso ripristinati, per tre anni, dal 18 gennaio

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Nessuna sorpresa sulla decisione Ue sulla reintroduzione dei dazi per il riso importato da Cambogia e Birmania. Chiusa la procedura, domani la pubblicazione in Gazzetta

Si è formalmente concluso stamattina l'iter di adozione del regolamento che ripristina i dazi europei alle importazioni di riso indica lavorato e semilavorato proveniente da Cambogia e Birmania. Come avevamo anticipato la Commissione ha adottato le nuove misure con una procedura scritta, cioè senza passare dal voto in collegio dei commissari. Il testo non ha subito modifiche rispetto alla proposta presentata dall'Esecutivo ai Paesi membri il 4 dicembre scorso e quindi accoglie la richiesta dell'Italia ripristinando i dazi per tre anni. Il regolamento sarà pubblicato domani sulla Gazzetta Ue per entrare in vigore il giorno dopo, il 18 gennaio.

Gian Marco Centinaio

Il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, commenta positivamente il ripristino dei dazi sulle importazioni di riso: «Possiamo finalmente dire che inizia una nuova fase per l'intero comparto, dopo anni di denunce e proteste. Tutelare i nostri prodotti e il reddito dei nostri risicoltori vuol dire anche questo. Siamo al loro fianco e la nostra battaglia in Europa non si ferma qui».

Il Ministro ha ringraziato la delegazione italiana per la realizzazione del dossier e per l'intero percorso negoziale che il Mipaaft ha condotto in sinergia con il Ministero dello Sviluppo economico, degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e agli altri Paesi membri produttori. Un successo plurale che dimostra, ancora una volta, quanto sia fondamentale fare squadra».

Centinaio dedica poi «un ringraziamento particolare all'Ente nazionale risi per l'efficace lavoro di assistenza tecnica e alle organizzazioni di categoria, con le quali prosegue il dialogo. Adesso puntiamo ancora di più sulla qualità, sulla promozione e sulla trasparenza in etichetta per riconoscere i veri prodotti italiani».

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Paolo Carrà, presidente Ente nazionale risi

Il Presidente dell’Ente Nazionale Risi, Paolo Carrà, ha commentato: «Ancora una volta la filiera risicola nazionale, con l’indispensabile attività del Mipaaft e del Mise, ha saputo dimostrare quella compattezza e quella autorevolezza che già in altre occasioni le hanno permesso di essere vincente a Bruxelles. La Commissione, con questa insperata e da molti ritenuta impossibile decisione, ci dà la possibilità di recuperare quote di mercato di riso Indica. Ringrazio il Ministro Centinaio che in questi mesi ha concretamente dimostrato la Sua vicinanza al settore e gli uffici dell’Ente Nazionale Risi che hanno supportato con le necessarie informazioni tecniche e di organizzazione di mercato le istanze della filiera».

Anche Copagri ha accolto con favore la decisione della Commissione Europea di reintrodurre, in seguito alla conclusione dell'inchiesta sulle importazioni di riso indica da Cambogia e Myanmar.

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Franco Verrascina, presidente Copagri

Il presidente di Copagri, Franco Verrascina, in occasione della fumata bianca arrivata oggi dall'esecutivo comunitario a conclusione della procedura scritta avviata nel 2017 ha detto: «Ricordiamo che nell'Unione Europea le esportazioni di riso sono crollate, ad agosto 2018, su base annua, del 37,6% in valore, mentre le importazioni, sempre nello stesso periodo, sono aumentate del 14,4%, portando la bilancia commerciale a una percentuale negativa pari al 24,5%. Un andamento molto simile si è verificato in Italia, paese che è il primo produttore comunitario di riso, dove nel 2018 l'export è calato di quasi 8mila tonnellate, mentre l'import è aumentato di circa 3mila».

Ettore Prandini, presidente Coldiretti

«Scattano finalmente i dazi europei sul riso proveniente dalla Cambogia e dalla Birmania (ex Myamar), una scure da 175 euro a tonnellata». È quanto sottolinea la Coldiretti sulla base di una sua analisi divulgata

La Coldiretti ricorda che negli ultimi due anni i due paesi asiatici hanno esportato nell'Unione Europea 328 milioni di chili, con un aumento del 256% dal 2011. Si tratta di un deciso cambio di rotta nelle politiche europee rispetto agli accordi commerciali preferenziali stipulati con Paesi che spesso non rispettano le condizioni produttive e i diritti dei lavoratori vigenti all'interno dell'Unione, con gravi danni per i produttori e rischi per i consumatori. Una misura necessaria per salvare la produzione nazionale - conclude la Coldiretti - visto che l'Italia è il primo produttore di riso con 1,4 milioni di tonnellate.

Giorgio Mercuri, presidente dell'Allenza delle Cooperative

Per Giorgio Mercuri, presidente dell’Alleanza delle Cooperative agroalimentari, «il ripristino dei dazi su import da Cambogia e Myanmar una vittoria tutt’altro che scontata»

«Anche la cooperazione risicola non ha mancato in questi mesi di far sentire la sua voce – commenta Mercuri – contribuendo al raggiungimento di un risultato che mira a tutelare i prodotti di qualità e che è di fondamentale importanza per il nostro riso italiano. Già in occasione degli Stati Generali Europei del Riso convocati a Milano nel 2017, si è dato avvio ad un percorso che ha portato il nostro Paese ad una vittoria che appariva tutt’altro che scontata qualche anno fa. Nel 2018, durante gli Stati Generali convocati a Bruxelles, è stato poi sottoscritto il documento che ha dato finalmente il via alla richiesta ufficiale di reintrodurre, di fatto, i dazi dai paesi importatori, Myanmar e Cambogia».

 

Dazi sul riso ripristinati, per tre anni, dal 18 gennaio - Ultima modifica: 2019-01-16T18:35:50+01:00 da Alessandro Maresca

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