Mais, i fuoriclasse da schierare per rilanciarlo

Cesare Soldi, presidente associazione maiscoltori italiani
Con la nuova Pac si apre un "campionato" impegnativo per quella che è una coltura chiave per il nostro sistema agroalimentare di qualità. Mentre le superfici e le produzioni mondiali continuano a crescere a ritmo sostenuto, quelle italiane continuano a scivolare. Per non retrocedere occorre puntare su due importanti "fuoriclasse" e soprattutto: cambiare lo schema di gioco

Nel campionato maidicolo 2022 sono scesi in campo due avversari molto temibili: una terribile siccità e un aumento spropositato dei costi di produzione: oltre il 35% in più.

Una situazione che ci ha fatto indietreggiare nella classifica generale. La produzione, dopo anni di cali, ha raggiunto il minimo storico contraendosi di circa il 35% rispetto all’anno scorso. Si è registrato un altro record negativo per le superfici che negli ultimi 15 anni sono diminuite tanto quanto l’estensione della Liguria.

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Una bilancia dei pagamenti ingrassata di 2 miliardi

Nello stesso periodo la produzione mondiale ha conquistato spazio produttivo di una superficie uguale all’incirca a quella della Spagna. Non solo: le condizioni climatiche hanno inciso sulla qualità sanitaria della granella in termini di contaminazione da aflatossine mettendo così a rischio parte della commercializzazione del raccolto. Ne emerge che il comparto, a differenza di quello internazionale, sta attraversando, da anni, una profonda crisi strutturale. Con gravi conseguenze per la bilancia dei pagamenti visto che si prefigura la necessità di importare circa otto milioni di tonnellate con una spesa oltre i due miliardi di euro.

Aiuti diretti dimezzati

Come se non bastasse, cali produttivi così significativi, assieme all’aumento dei costi di produzione, hanno messo a rischio la redditività della coltura come succede, ormai, da anni. I dati della campagna 2022 non lasciano presagire prospettive positive per le prossime semine. Così come non le pronosticano il taglio drastico del 40% nei pagamenti diretti della Pac dal prossimo gennaio. L’importo del contributo si dimezzerà dagli attuali 360€/ha a 180€/ha arrivando a 220€/ha solo nel caso in cui si aderisca al tanto invocato eco-schema 4. Possiamo dire che al fischio d’inizio della nuova programmazione il gioco non partirà dal centro del campo ma con una impegnativa rimessa dal fondo.

La coltura più produttiva

Però non bisogna dimenticare che grazie alle elevate rese produttive, il mais presenta in ogni caso la più elevata produzione lorda vendibile per ettaro tra tutte le grandi colture, garantendo una seppur minima disponibilità economica alle aziende agricole. Grazie al ruolo strategico del mais nel settore agroalimentare italiano, la domanda di prodotto, così come il prezzo, sono ancora sostenuti. Ciò non guasta. L’adesione ai contratti di filiera, con le tanto richieste premialità del rispettivo decreto, rappresenta poi un’altra opportunità per la redditività della coltura.

Due fuoriclasse da acquistare

Sarà importante mettere in campo fuoriclasse come la ricerca e l’innovazione; la scelta degli ibridi, anche con cicli di maturità più precoci e più efficienti nell’utilizzo delle risorse. Non solo. Si dovrà rivolgere lo sguardo agli sviluppi in tema di biostimolanti o di irrigazione e nutrizione coadiuvati dall’agricoltura di precisione.

Un nuovo schema di gioco

In prospettiva, nell’affrontare un ipotetico campionato con una vera e propria visione di squadra, lo schema di gioco dovrà porre al centro dell’agenda politica il rilancio del settore. A partire da un nuovo piano maidicolo. La valorizzazione delle produzioni italiane anche attraverso una più consistente promozione dei contratti di filiera e delle premialità a esse associate, il supporto dell’innovazione sul fronte agrotecnico oltre che genetico con le biotecnologie sostenibili o le opportunità dei crediti di carbonio. Questi sono solo alcuni degli elementi che si dovranno schierare. Il rilancio non può più attendere, pena la retrocessione.

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Mais, i fuoriclasse da schierare per rilanciarlo - Ultima modifica: 2022-10-21T09:27:49+02:00 da K4

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