Khorasan, da nicchia a risorsa anche per chi lo coltiva

Khorasan
L’esplosione del fenomeno Kamut spinge a interrogarsi sulla possibile espansione di questo cereale

La crisi economica che si è abbattuta sull’Italia e, più in generale, sull’Europa è stata causata principalmente dall’aumentata competitività (basata sul costo anziché sulla qualità) e dalla massificazione dei prodotti (pertanto più quantità e meno qualità). Considerare la stretta relazione tra marketing e settore agroalimentare appare una mossa intelligente per trovare risposte in grado di affrontare questa difficile situazione economica.

Tra le possibili soluzioni alla crisi del settore agroalimentare quelle di più facile applicazione potrebbero essere:

-   l’ingresso da parte delle aziende agroalimentari in nicchie nelle quali le strategie di mercato sono basate prevalentemente sulla differenziazione (ovvero produrre di qualità) e sulla focalizzazione (cioè concentrare tutte le risorse aziendali sull’implementazione di un prodotto in particolare).

-   l’applicazione da parte delle aziende di strategie di marketing particolari come, ad esempio, quella dell’Ingredient branding (che consiste nell’utilizzare un prodotto inserendolo nella filiera produttiva di un altro prodotto a marchio già famoso con l’intento di spingere i trasformatori a utilizzarlo) e quella dell’InBranding (simile alla precedente tecnica ma con l’obiettivo di raggiungere il consumatore, il quale diventa “dipendente” dal particolare ingrediente contenuto nel prodotto a marchio).

-   la collaborazione, prima di tutto con la politica (mediante creazione di leggi a tutela dei prodotti italiani, l’elargizione di contributi per gli agricoltori, ecc.) e, successivamente, con i mass media, allo scopo di informare tutti i soggetti interessati: agricoltori, vari trasformatori e produttori, fino a raggiungere i consumatori, oggi i veri ‘direttori’ del mercato.

Attuare quanto detto nelle precedenti righe non è semplice, è vero, ma non impossibile.

Lo dimostra il fatto che Kamut International ha saputo applicare, oltre a quanto detto in materia di marketing, anche investimenti in R&S per ridurre l’impatto ambientale delle coltivazioni (esclusivamente biologiche) e migliorare la qualità dei prodotti (il grano khorasan Kamut® ha dimostrato di possedere un glutine secco più digeribile e maggior quantità di selenio maggiori rispetto ad altri grani duri).


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Khorasan, da nicchia a risorsa anche per chi lo coltiva - Ultima modifica: 2016-07-08T08:00:35+02:00 da Sandra Osti

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