Rotazioni e valorizzazione delle filiere nazionali

    rotazioni
    Tornate (giustamente) alla ribalta dopo anni di abbandono, le rotazioni oggi hanno anche una convenienza economica oltre che agronomica. E spesso sono un requisito richiesto da alcune filiere

    Tralasciate per lungo tempo negli ultimi decenni, in nome di una specializzazione colturale che doveva garantire vantaggi sotto il profilo economico e organizzativo, le rotazioni negli ultimi anni hanno riacquistato la loro importanza, dal punto di vista non solo agronomico, ma anche economico.

    Le motivazioni agronomiche che hanno indotto a rivalutare questo principio sono svariate e oggi hanno fortunatamente convinto a tornare ad applicare certi concetti classici dell’agronomia. Ne ricordiamo alcune fra le tante:

    • riduzione delle infestanti (lavorazioni diverse dei terreni a seconda della coltura oggetto di coltivazione colpiscono infestanti diverse);
    • riduzione della pressione di patogeni specifici (quelli cioè che attaccano una specie in particolare e che quindi trovano nella monosuccessione il loro ambiente ideale);
    • riduzione degli input chimici esterni (alcune specie hanno la capacità di arricchire il terreno di determinati elementi nutritivi, azoto in primis, e di sostanza organica per il mantenimento della fertilità del terreno).

    Inoltre, i vantaggi vanno letti anche dal punto di vista organizzativo ed economico: oggi gestire adeguatamente la rotazione vuol dire avere impostato una programmazione colturale aziendale che permette di rispondere alle richieste dei propri clienti e, sicuramente, di ripartire il rischio in funzione degli andamenti climatici e dei mercati, in modo da avere un continuo ritorno economico rispetto agli sforzi fatti. Allo stesso tempo, una rotazione razionale deve prevedere di poter modificare in corso d’opera le scelte, ad esempio, per motivi climatici, senza perdere di vista l’inquadramento generale.

    Sempre dal punto di vista economico, oggi va inoltre evidenziato come alcune filiere inseriscano le rotazioni come requisito da rispettare per l’ottenimento di condizioni favorevoli per gli agricoltori.

    Doppio valore alla tua terra

    La campagna “Doppio valore alla tua terra” si inserisce nel più ampio impegno di Cereal Docks nella valorizzazione delle filiere nazionali (la strategicità delle produzioni nazionali è tornata di grande attualità durante il lockdown). Va ricordato che il Decreto Mipaaf del 3 aprile 2020 ha stanziato 29,5 milioni di contributi nel biennio 2020-2021 per la valorizzazione di filiere ritenute strategiche come la soia, (oltre a mais bianco e mais giallo) e tale aiuto si rivolge alle aziende agricole che sottoscrivono (direttamente o attraverso cooperative, consorzi e Organizzazioni di Produttori riconosciute di cui sono socie) impegni di filiera di durata triennale con imprese di trasformazione e/o commercializzazione, come Cereal Docks.

    Inoltre, dall’1 al 30 settembre 2020 Cereal Docks propone agli agricoltori l’adesione alla campagna DOPPIO VALORE ALLA TUA TERRA, che offre una serie di condizioni favorevoli ai coltivatori che scelgono di organizzare la prossima annata agraria effettuando la rotazione colza/soia.

    Partecipare alle filiere Cereal Docks è un’occasione importante per almeno tre buoni motivi:

    1. la pianificazione delle semine, con la sicurezza di collocare il raccolto grazie ai contratti di filiera, è importante per guardare al futuro con serenità e fiducia;
    2. diversificare le produzioni contribuisce ad aumentare la redditività delle colture e ad avere migliori ritorni economici;
    3. partecipare alle filiere di Cereal Docks significa contribuire a valorizzare il lavoro degli agricoltori, promuovendo la sostenibilità, la qualità e la tracciabilità dei prodotti 100% italiani.

    rotazioniGrazie alla sua produttività, ai bassi costi colturali e a un interessante prezzo di collocazione, il colza si dimostra una coltura che garantisce reddito all’azienda agricola. Si tratta di una coltura che, con le giuste conoscenze, non richiede numerose operazioni colturali ed è una valida alternativa alle principali colture nella rotazione con la soia.

     

    Per dare agli agricoltori ulteriori opportunità, la rotazione colza/soia viene proposta anche da Cereal Docks Organic per i semi biologici, trasformati nello stabilimento di Roverchiara (Verona) entrato recentemente a far parte del Gruppo Cereal Docks.

     

    rotazioniDopo il girasole, colza e soia

    Una rotazione ‘atipica’ di 18 mesi che si può suggerire dopo la raccolta del girasole e che fa leva su alcuni plus:

    • il girasole Alto Oleico è una coltura da rinnovo facilmente inseribile in una rotazione colturale, purché venga avvicendata con colture invernali per evitare la possibile insorgenza di malattie fungine.
    • le tempistiche di raccolta a fine agosto-inizio settembre sono perfette per il colza che va seminato proprio in quel momento.
    • il colza copre il terreno durante l’inverno e ha un bell’apparato radicale, per cui il terreno si mantiene sempre impegnato, contrastando l’erosione. La raccolta normalmente effettuata tra la prima e la terza decade di giugno è ideale per fare soia in 2° raccolto;
    • sono tutte e tre colture proteiche in un mercato italiano che al momento è molto dipendente da fonti estere (carenza di fonti proteiche vegetali italiane);
    • l’aspetto tricolturale lascia poco tempo alle malerbe per sopravvenire e rubare nutrimento.

    Per informazioni sui contratti di semina, rivolgersi al proprio referente di fiducia.


    Filiere sostenibili Cereal Docks per l’agroalimentare italiano di qualità

    Cereal Docks, gruppo industriale di Camisano Vicentino (Vi) attivo nella prima trasformazione agro-alimentare, vuole favorire il dialogo tra agricoltura e agro-industria, trasferendo agli agricoltori le richieste dell'industria cliente e valorizzando le produzioni dell'agricoltura italiana.

    Per dare reale valore aggiunto alle produzioni agricole, differenziandole dalle semplici commodity, Cereal Docks ha scelto la strada delle filiere tracciate 100% italiane e sostenibili, certificate secondo lo schema DTP112 di CSQA e secondo il DM 14-11-2019 e s.m.i. per la certificazione di sostenibilità di biocarburanti e bioliquidi.

    I semi oleosi gestiti in una logica di filiera sono principalmente soia, colza e girasole. Il percorso di tracciabilità inizia con il coinvolgimento diretto del mondo agricolo sia in forma singola, e quindi direttamente con diverse migliaia di agricoltori, sia tramite le varie forme di associazionismo, come Consorzi Agrari, Cooperative o strutture private di raccolta presenti sul territorio italiano. L'approccio di filiera è win win: tutti i soggetti partecipanti ne traggono benefici. Dai semi di soia e di girasole si ricavano qualificate proteine vegetali e oli vegetali utilizzati, tra l'altro, nell'industria alimentare e in alcune filiere di eccellenza del made in Italy, per le quali è garantita la tracciabilità dell’alimento dal produttore al prodotto finito (carne, latte, formaggi) con particolare riguardo all’alimentazione del bestiame.

    Cereal Docks si è dotata di un ufficio sostenibilità, a cui è affidata la gestione di un sistema di certificazioni garantito tramite audit interni e di enti terzi, rispondenti alle richieste dei clienti. Coinvolgendo in maniera trasversale gran parte delle funzioni aziendali, Cereal Docks ha saputo interpretare i bisogni del mercato agroalimentare sia nazionale che internazionale, che richiede sempre più prodotti tracciati, sostenibili a 360° e di alta qualità.

    I produttori e i fornitori delle filiere certificate, che si impegnano al rispetto di precisi disciplinari di coltivazione, sono dislocati nelle regioni di Veneto, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Toscana, Marche. La raccolta delle materie prime di filiera avviene negli stabilimenti di Camisano Vicentino e di Portogruaro (Ve) e in diversi centri di stoccaggio dove si concentrano gli approvvigionamenti nazionali, garantendo la corretta gestione dei lotti sostenibili lungo tutte le fasi, dal ricevimento alla consegna del prodotto finito. Nello stabilimento di Camisano avviene anche la lavorazione delle materie prime sia per i mercato feed che food.

    Rotazioni e valorizzazione delle filiere nazionali - Ultima modifica: 2020-07-23T08:34:03+02:00 da Francesco Bartolozzi

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