A inizio campagna aveva suscitato qualche polemica l’osservazione di un esponente del mondo agricolo, riguardo agli effetti delle quotazioni del gasolio sui prezzi praticati dal contoterzismo per le più importanti lavorazioni agricole.
Una polemica pretestuosa, se consideriamo che proprio da parte agricola è partita la proposta di ridurre di oltre un quarto le assegnazioni di gasolio per il 2015: un vero prelievo forzato, anche se fatto per il nobile scopo di salvare il finanziamento pubblico ai patronati. Non a caso, negli ultimi due mesi del 2014, nessuna voce di protesta si è levata dal mondo agricolo contro l’iniziativa del governo; solo Unima è intervenuta, più volte, sulla stampa e presso le istituzioni, che ovviamente hanno fatto orecchi da mercante. Quanto incide, in soldoni, il taglio sul prezzo complessivo? Il carico fiscale sul gasolio per autotrazione (61 centesimi al litro) è quasi cinque volte maggiore di quello che grava sul gasolio agricolo (13 centesimi). Se l’assegnazione di gasolio agricolo, con le riduzioni di quest’anno, non basterà a coprire il fabbisogno, si dovrà per forza acquistare prodotto non agevolato: su 100 litri, circa 26 pagano l’accisa per intero (16 euro) e 74 litri quella agevolata (quasi 10 euro), per un totale di 26 euro.
Nel caso prospettato, si paga, per 100 litri dei due prodotti, la stessa accisa che si pagherebbe per 200 litri di gasolio agricolo: in pratica l’imposta raddoppia, e il prezzo medio del gasolio aumenta di quasi 13 centesimi al litro. Il prezzo medio del gasolio agricolo, applicato nel 2014 alla clientela primaria (almeno 30.000 litri/anno, con scarichi di 5.000 litri), è stato intorno a 0,85 €/litro. Per il primo quadrimestre 2015, il prezzo medio, per gli stessi soggetti, è stato di circa 0,72 €/litro: anche ammettendo che rimanga costante per l’intero anno – cosa che sapremo a Natale – la differenza fra i due anni non sembra significativa. Non abbiamo infatti ancora considerato la necessità di acquistare almeno un 10% di gasolio per autotrazione, visto quel che molte imprese, già nel 2014, hanno dovuto fare per coprire il proprio reale fabbisogno. In questo caso il prezzo medio sarà così determinato: su 100 litri complessivi, 90 verranno pagati 0,72 euro al litro (sempre che il prezzo resti costante) e i 10 litri restanti ci costeranno almeno 1,20 euro per litro, considerando che la differenza di accisa incide per 48 centesimi al litro. A fine anno avremo pagato € 64,80 per il gasolio agricolo e 12 euro per il nazionale: in tutto, per 100 litri, saremo vicini ai 77 euro, con un prezzo corretto di 0,77 €/litro.
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