Comunque vada, sarà un risparmio
Benché il passaggio all’agricoltura mirata comporti dei costi, ogni suo step ha un proprio effetto di miglioramento dei profitti
Perché orientarsi verso l’agricoltura di precisione? Questa domanda si affaccia spesso nella mente dei contoterzisti e degli agricoltori più evoluti, o comunque più disponibili all’innovazione, senza che la comunità scientifica abbia finora dato una risposta precisa.
I motivi di questo ritardo sono essenzialmente tre:
1 - esistono almeno tre modelli di agricoltura di precisione, ognuno dei quali ha proprie differenziazioni interne, per cui i casi da esaminare sono davvero numerosi;
2 - il progresso tecnico è tuttora in corso e quella che sembrava una tecnologia d’avanguardia un anno fa è stata già superata da nuovi sostanziali miglioramenti (pensiamo all’uso del telerilevamento), senza che peraltro si sia avuta una reale diffusione dell’una o dell’altra;
3 - la fluttuazione dei prezzi dei prodotti agricoli, dell’energia e dei mezzi tecnici.
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Utile anche alle piccole aziende
Chi sostiene che la precision farming possa funzionare solo su grandi estensioni dimostra di non avere capito nulla
Benché se ne parli da circa quindici anni, non si può dire che l’agricoltura di precisione abbia veramente sfondato, non solo nel nostro Paese, alquanto restio ad accogliere le innovazioni, ma anche in altre realtà, come gli Stati Uniti, che ne sono stati la culla e che rappresentano ancora – nell’immaginario collettivo – il regno incontrastato della tecnologia.
È ben vero però che questa tecnica è di origine americana, frutto di un sistema in cui la ricerca scientifica, la tecnologia e le stesse applicazioni destinate a scopi strategici o militari si fondono con l’economia, con un grado di integrazione del tutto sconosciuto in Italia, dove si tende invece a ragionare per compartimenti stagni.
Tutto nasce dal complesso satelliti messi in orbita per guidare in modo quasi infallibile i sistemi d’arma aerei: strumenti di morte, certo, ma anche di difesa (ricordate i missili Patriot?). La singolarità di tutta la faccenda sta nel fatto che chi aveva messo in piedi la rete di satelliti capì che quello che era stato un investimento di portata cosmica (in tutti i sensi...) poteva far guadagnare miliardi di dollari con le applicazioni civili.
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