Dalle cover crop al compattamento del suolo, dalla gestione delle malerbe (anche con alternative chimiche al glifosate), alla semina su sodo. E poi le macchine e le attrezzature necessarie, fino alla valutazione dell'adattabilità dei suoli a questo tipo di agricoltura. Di tutto questo tratta il libro appena dato alle stampe Agricoltura Blu. La via italiana dell'Agricoltura Conservativa a cura di Michele Pisante e Fabio Stagnari, edito da Edagricole nella collana Tecnica & Pratica. Durante Eima 2018 dal 7 all'11 novembre alla Fiera di Bologna al Padiglione 16 Stand B3 si potrà acquistare questo e molti altri libri del catalogo Edagricole, oltre ad abbonarsi a una o più delle nostre riviste dedicate all'agricoltura.
Con l'AC i costi si riducono
All'interno del volume il lettore troverà un capitolo dedicato ai benefici ambientali, climatici ed economici dell'agricoltura blu. Infatti, oltre ad aumentare la fertilità del suolo e ridurre la quantità di mezzi tecnici impiegati, l'agricoltura conservativa, pur prevedendo un investimento iniziale per dotarsi di specifiche macchine, nel lungo periodo risulta vantaggiosa, perché si risparmia sulle lavorazioni (quindi sul consumo di carburante e manodopera). Inoltre, con l'AC si riducono i costi di manutenzione e l'usura dei mezzi. Meno costi anche per sementi, fertilizzanti, agrofarmaci e acqua di irrigazione.
L'agricoltura blu è un innovativo sistema integrato di gestione ampiamente diffuso su scala mondiale e riconosciuto tra le misure agro-climatico-ambientali della Pac, in grado di conciliare nel tempo la salvaguardia della fertilità del suolo e la sostenibilità economica dell’attività agricola.
La transizione dai sistemi di gestione convenzionali all’agricoltura blu non è sempre agevole, soprattutto nelle zone con coltivazioni in asciutto, con terreni a struttura argillo-limosa e con limitazioni climatiche, tutte situazioni comuni nel panorama agricolo italiano. Per questo è particolarmente necessario per l’imprenditore disporre di strumenti analitici e formativi in grado di supportare le sue decisioni.
È proprio con questo obiettivo prioritario che è stato predisposto questo manuale a cui hanno contribuito professori universitari e ricercatori del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), al fine di ridurre gli errori e fornire le informazioni e le esperienze maturate nell’ambito delle attività di ricerca e di trasferimento tecnologico.