«Lo scenario economico attuale è quanto mai complesso e in costante evoluzione e per essere affrontato necessita di competenze e di professionalità. Ma il deficit di competenze è purtroppo molto pesante, anche per la difficoltà di reperire le professionalità. L'Italia attualmente è al 69esimo posto su 133 paesi per facilità di reperimento delle competenze necessarie. In questo quadro la nostra Federazione si è mossa, direi anche precorrendo i tempi, iniziando già nel 2000 un'attività di formazione specificamente rivolta alle nostre aziende. Un'attività che dal punto di vista della filosofia si è ispirata all'idea della formazione continua e che oggi ha portato alla costituzione dell'Accademia Afi (Alta Formazione per l’Industria), che ha l'obiettivo di sistematizzare tutta questa esperienza e di aprirla anche a settori esterni al mondo della meccanica».
Così Girolamo Rossi, direttore di Afi, ha presentato in occasione del Think Tank 2024 di Federunacoma (l’associazione dei costruttori di macchine agricole) questa iniziativa, che si articolerà in quattro aree: export e mercati, gestione d’impresa, tecnologie e normative e infine l'area del management fieristico. «Definiamo il progetto dell’Accademia un progetto interattivo – ha concluso Rossi – perché ci coinvolge tutti, a ogni livello. Stiamo lavorando alla definizione di partnership con l'università e altri enti che siano interessati a fare questo pezzo di strada con noi e aiutarci in questo upgrade».
Il Think Tank 2024 si è svolto nella suggestiva cornice della Tenuta di Fontanafredda a Serralunga d’Alba (Cn) e non poteva mancare l’intervento di uno dei proprietari, Oscar Farinetti. «Voi rappresentate un settore della produzione manifatturiera specializzata italiana che simboleggia la creatività di noi italiani. Vi invito a continuare a inventare, perché la creatività italiana, che è figlia della biodiversità che abbiamo nella nostra terra, si è trasferita nei nostri cuori: compreremo le vostre macchine e saremo sempre più attenti alla tecnologia, da abbinare però al grande rispetto della tradizione».
Mercato trattori in difficoltà
Il punto sul mercato delle macchine agricole è stato come al solito sviluppato dal presidente di FederUnacoma, Maria Teresa Maschio. «Nel comparto trattori, prendendo in esame i due paesi leader, India e Cina, vediamo che la prima ha mantenuto le vendite sopra le 900.000 unità nel 2023, ma nei primi due mesi del 2024 ha registrato un calo del 22%, mentre la Cina, dopo aver superato nel 2022 le 500.000 immatricolazioni (quarto anno consecutivo di crescita), nel 2023 ha riportato un trend negativo nelle vendite. Passando agli Usa, nel 2023 l’immatricolato trattori è calato dell'8,2% e nei primi due mesi dell'anno ha registrato un ulteriore calo del 14,2%, mentre in Europa la diminuzione è stata minore (-5,5% nel 2023), con differenze nelle percentuali di calo nei primi due mesi 2024 tra i paesi (Francia -3%, Regno Unito –11%, Germania stabile). Quanto all’Italia, le immatricolazioni dei trattori nel 2023 hanno scontato una riduzione del 12,9% (17.613 unità), ma nei primi due mesi dell'anno il calo è aumentato (-25%). Allo stesso tempo cresce sempre di più l'usato (+8,1% nel 2023, 52.782 unità, record degli ultimi 10 anni), complice anche l’aumento dei prezzi dei trattori. Rimangono in crescita le esportazioni, anche se a un tasso calante negli ultimi anni (+20,5% nel 2021, +16,7% nel 2022 e +13,4% nel 2023). In questo contesto la nostra Federazione svolge un ruolo proattivo su più fronti: fondi pubblici (intensificando la collaborazione con i ministeri, le regioni e tutti gli interlocutori istituzionali per rilanciare il sistema di incentivazione), business (investendo nella promozione sui mercati esteri e soprattutto negli eventi fieristici) e formazione (vedi Accademia Afi)».
L’analisi di scenario è toccata quest’anno a Gabriele Pinosa (GoSpa Consulting), che ha identificato quattro punti cruciali: il tramonto dell’iperglobalizzazione, la fine dell’era di pace, il ritorno dell’inflazione e il debito. «Nel biennio 2023-2024 – ha riferito Pinosa – si è registrata una prima ondata inflattiva e ora stiamo attraversando un periodo di disinflazione, dopo il quale però è altamente probabile che l'inflazione ricominci a crescere. Abbiamo davanti a noi quindi un rischio, ma anche un'opportunità, perché c'è questo “elefante nella stanza”, ovvero il debito pubblico e privato, che continua a crescere nel mondo intero e nessuno è in grado di cacciare questo elefante fuori dalla stanza se non l'inflazione. A una specifica condizione, però, che i tassi di natura reale siano negativi, cioè che i tassi nominali siano inferiori all'inflazione».
Riqualificazione dell'Eima
Infine, l’Eima. «Il contesto generale nel quale si svolge Eima International non è sicuramente semplice – ha riferito Simona Rapastella, direttore generale di FederUnacoma –. Ma il 2023 è stato uno dei best year per l’industria fieristica, con un +8% rispetto all'anno precedente. Questi dati confermano come il sistema fieristico sia un motore di politica economica, una leva cruciale per l'internazionalizzazione delle filiere e un'ottimizzazione economica per le imprese. A oggi l’Eima 2024 conta oltre 1.600 espositori, con la parte estera in crescita, dal momento che abbiamo oltre 500 espositori provenienti da 50 paesi diversi. Abbiamo praticamente tutto il mondo, del resto l'anima internazionale di Eima International l'abbiamo sottolineata a più riprese e anche per questa edizione viene confermata. Quest'anno abbiamo lanciato una nuova iniziativa sotto forma di contest, gli Eima Social Awards (miglior video Youtube, miglior reel per Instagram, miglior post Facebook e premio speciale Best the Best) che inauguriamo appunto dall'edizione 2024 di Eima e ci auguriamo possa incontrare il favore del nostro pubblico e delle nostre imprese (la premiazione si svolgerà il 9 novembre in occasione del Gala Dinner).
Altra notizia importante è che abbiamo poi bisogno di uno spazio fieristico sempre più qualificato, per cui ci sarà una riqualificazione del quartiere fieristico di Bologna, con nuovi spazi pronti per l'edizione 2026 (sono circa 28.000 m² di intervento riqualificato che comprendono anche la vecchia sede della Borsa Merci). E poi nel 2028 ci saranno ulteriori spazi riqualificati all'interno proprio del quartiere per quanto riguarda alcuni vecchi padiglioni che devono essere sostituiti. Infine, grazie alla reputazione dei nostri marchi Federunacoma ed Eima, abbiamo il piacere di annunciare che FederUnacoma organizzerà una parte del G 7 agricoltura che si terrà a fine settembre a Siracusa, precisamente nell'isola di Ortigia».