Uno degli ortaggi invernali più diffusi in Italia meridionale è il finocchio, la cui coltivazione scalare si protrae dall’autunno all’inizio della primavera, grazie alla disponibilità di varietà con diverse esigenze climatiche.
L’antagonista alla sclerotinia
Ma gli organi carnosi del finocchio sono appetiti da vari parassiti e patogeni che vanno controllati. Con condizioni di elevata umidità o di piogge persistenti, attacchi di sclerotinia (prevale la Sclerotinia sclerotiorum, ma c’è anche S. minor) sono frequenti in terreni pesanti e non ben drenanti o quando non si applicano rotazioni lunghe. Una buona soluzione preventiva è l’uso dell’antagonista Coniothyrium minitans da distribuire al terreno infestato con congruo anticipo prima del trapianto, in modo da permettergli di esplicare la sua azione parassitaria sugli sclerozi. Sempre per un’azione biologica e preventiva, sono disponibili formulati commerciali a base di Trichoderma spp. in grado di colonizzare la rizosfera delle piantine esplicando un’azione antagonista verso diversi funghi patogeni che vivono nel terreno.
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