Una scommessa vinta. La quinta edizione di Nova Agricoltura in Campo, svoltasi il 20 luglio al centro ricerche per la cerealicoltura del Crea di Foggia, ha fatto il pieno di pubblico e contenuti, confermando che gli imprenditori agricoli del sud hanno fame di innovazione, per rendere le loro aziende sempre più efficienti e rispettose dell’ambiente.
Oltre 1.200 i partecipanti all’evento organizzato da Edagricole e dalla rivista Terra e Vita, che quest’anno per la prima volta ha deciso di trasferirsi al sud, scommettendo proprio sulla voglia di conoscere le ultime novità tecnologiche per coltivare con la precision farming e le pratiche agronomiche più efficaci per la conservazione del suolo, di un territorio difficile ma dalle elevate potenzialità produttive.
A partire dalle 9:30 nei cantieri allestiti sui campi del Crea sono iniziate le prove in campo suddivise in due sezioni: agricoltura di precisione e conservativa. In Puglia c’è una rinnovata attenzione alla semina su sodo anche perché il Psr regionale ha stanziato più di 300 euro a ettaro per le aziende che adottano questa soluzione agronomica. Numerosa è stata la gamma di soluzioni proposte durante il tour dedicato all’agricoltura conservativa all’interno di Nova in Campo: macchine attrezzate con ancore o dischi, adattabili ai più diversi tipi di suolo. Ripper e decompattatori hanno completato la gamma di soluzioni per chi ha deciso di rinunciare all’aratro sulle colture cerealicole. Aratri quadrivomeri che invece sono stati proposti per le colture orticole industriali come il pomodoro, per l’azione positiva che svolgono dal punto di vista sanitario.
Nel tour dedicato all’agricoltura di precisione si sono visti in azione trattori di ultima generazione dotati di guida automatica e sistema Isobus, macchine per eseguire la minima lavorazione, seminatrici da sodo e vari tipi di irroratrici semoventi. Ci sono state dimostrazioni di macchine cingolate in grado di ridurre notevolmente il compattamento del terreno e ridurre l’uso di carburante.
Grande interesse hanno suscitato le dimostrazioni di guida automatica applicata agli attrezzi per gestire le colture orticole. I visitatori hanno anche potuto salire in cabina assieme ai tecnici delle varie ditte per approfondire gli aspetti tecnici.
Dopo le prove in campo e il pranzo si è svolto un convegno dedicato all’agricoltura di precisione. Il presidente del Crea di Foggia Salvatore Parlato si è detto soddisfatto per la grande presenza di pubblico alla manifestazione, annunciando che il Crea continuerà a partecipare a iniziative di divulgazione della ricerca.
Il professor Michele Pisante dell’Università di Teramo ha invece sottolineato l’importanza del contoterzismo per sviluppare l’agricoltura 4.0, in quanto il costo delle macchine più evolute non è sostenibile per i piccoli imprenditori.
Il direttore del Crea di Foggia Nicola Pecchioni ha fatto una carrellata delle attività di ricerca del centro su grano duro e altri cereali. Michele Rinaldi ha illustrato il progetto di ricerca europeo Sensagri dedicato ai satelliti Sentinel applicati all’agricoltura. A seguire, Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia, ha illustrato i risultati di una ricerca sugli effetti per la redditività aziendale applicando agricoltura di precisione alle tecniche conservative.