“La Calabria cambia passo. il ricambio generazionale in agricoltura” è l'evento organizzato dalla Regione Calabria e dal Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari, con il quale sono stati presentati i risultati della programmazione regionale nel settore agroalimentare, lo stato di attuazione della spesa relativa ai Fondi Comunitari del Psr e le ricadute nel territorio in funzione dello sviluppo e dell'occupazione. Oltre 700 i partecipanti che hanno ascoltato gli interventi dei dirigenti del Dipartimento Agricoltura dei rappresentanti delle organizzazioni agricole professionali Coldiretti Calabria, Confagricoltura, Cia Calabria, e Anpacalabria.
Tema scelto: il ricambio generazionale in agricoltura, otto storie raccontate dai nuovi protagonisti di quello che è il mercato trainate dell’intero Paese Italia e che in Calabria ha raggiunto numeri rilevanti e la pone come seconda in Italia, prima nel Sud, quanto a spesa certifica del Psr 2014/2020.
Priorità a giovani agricoltori e prodotti tipici
Tra le priorità individuate e messe in risalto da tutti gli intervenuti, alcune hanno rappresentato una vera e propria evoluzione, se non proprio rivoluzione, nel sistema agricolo calabrese: frenare l’inesorabile fenomeno dello spopolamento delle aree interne; favorire la promozione dei prodotti di qualità secondo programmi mirati di medio periodo; incrementare le attività di innovazione e ricerca; favorire lo sviluppo della biodiversità e le pratiche agronomiche pulite; attuare politiche di sviluppo locale inclusive su tutti i territori regionali svantaggiati attraverso la valorizzazione dei Gal e dei Flag. E il già citato ricambio generazionale, uno dei punti di forza fondamentali sul quale la Regione Calabria ha ritenuto di dover puntare per una nuova fase di sviluppo del sistema agricolo calabrese concentrando su di esso una fetta significativa delle risorse del Psr, rappresentando in tal senso una delle regioni che ha destinato una delle percentuali di budget più elevate a livello nazionale.
Nei bandi pubblicati sono stati valorizzati alcuni criteri (in coerenza con le altre priorità individuate in generale nel Psr) sia in termini di punteggio sia di assegnazione di risorse finanziarie, quali una forte incentivazione per l’insediamento nelle aree montane e svantaggiate, l’innovazione tecnologica, la biodiversità e la valorizzazione delle competenze e della formazione.
Inoltre, sempre in tema di attenzione ai giovani e in coerenza con la politica complessiva, nel 2016, è stato emanato il bando per favorire l’insediamento in ambito extra agricolo di start-up innovative da parte di giovani laureati, rivolto a imprese che utilizzano tecnologie digitali e che intendono operare prioritariamente in aree svantaggiate.
Ai primi posti in Italia per fondi già erogati
Ad introdurre i lavori, il consigliere regionale delegato all’agricoltura Mauro D’Acri, che ha illustrato i risultati raggiunti e gli obiettivi di spesa realizzati. La spesa certificata ad oggi effettuata dal Psr Calabria 2014/20, è pari al 41.2% della dotazione finanziaria totale del programma. Infatti è stato speso poco meno di mezzo miliardo di euro su un totale di 1.089 milioni.
«Un risultato strepitoso - ha commentato D’Acri - che pone per la prima volta la Calabria alle spalle del solo Veneto, a circa il 48% della spesa effettuata. Inoltre, rispetto al 2020, il Psr Calabria a oggi fa già registrare un avanzamento finanziario pari al 26.6%. Un percorso straordinario, durante il quale la nostra Regione sta mostrando un andamento sempre in crescendo. Questo ha permesso di raggiungere in netto anticipo gli obiettivi n+3, ossia il rischio di disimpegno automatico dei fondi, sia rispetto al 2018, per il quale ha ricevuto una premialità, che rispetto al 2019, con obiettivo centrato con sette mesi di anticipo rispetto al prossimo 31 dicembre».
Psr, numeri da primi della classe
Dati significativi sono emersi anche dall’andamento procedurale, infatti al 31 maggio 2019, le risorse impegnate sono oltre 560 milioni di euro relative alle misure strutturali e oltre 430 per le misure a superficie/animali, mentre la spesa si attesta sui 132,9 milioni di euro per le strutturali e 315,2 per superficie/animali. E sono stati pubblicati avvisi per 51 tipologie di operazione, su 53 programmate.
Rispetto ai numeri sulle domande finanziate, il consigliere ha specificato che: «per le misure strutturali, a fronte di 7763 domande presentate, 2754 sono state già finanziate; per quanto concerne le misure a superficie, su 111.350 domande pervenute, 105.937 sono state finanziate».
Altro passaggio importante e di novità rispetto alla vecchia programmazione è l’importanza data ai Gal, che per la prima volta entrano nel Psr e coprono l’intero territorio regionale, e i Flag per quanto riguarda pesca e patrimonio ittico: 65 gli interventi attivati, 21 i bandi chiusi e 6 in scadenza, per un totale di 27 bandi e 247 domande rilasciate.
Oltre mille i giovani agricoltori insediati
«I giovani sotto i 41 anni di età già finanziati in questa programmazione attraverso il “pacchetto giovani sono stati 1113 - ha spiegato il dirigente generale del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari, nonché Autorità di Gestione del Psr Calabria 2014/2020 Giacomo Giovinazzo - 244 i giovani riesaminati positivamente e 1.209 coloro che hanno presentato domanda nel secondo bando, quello del 2018, che è in fase di istruttoria. La Regione li sosterrà tutti con circa 200 milioni di euro, tra premi per insediamento e investimenti. In particolare, i 1113 del "pacchetto giovani" 2016 hanno ricevuto finanziamenti pari a oltre 108 milioni; dal riesame dell’istruttoria ne sono risultati finanziabili altri 246 con un finanziamento stimato di 40 milioni di euro; mentre il bando del 2018 ha registrato 1290 domande pervenute con una dotazione finanziaria di 58 milioni».
Due dati emergono rispetto agli altri e attribuiscono alla Calabria, oltre all’attuazione di spesa, un record rispetto alle altre regioni: circa il 45% del totale dei beneficiari del pacchetto giovani sono donne e il 76% è laureato. Dai dati forniti dall'Inps, inoltre, è emerso che i lavoratori autonomi calabresi under 40 nel settore agroalimentare sono più che raddoppiati dal 2011, con un totale di 1.861 nuovi occupati nel 2018.
Oliverio: «Con l'aiuto dei giovani oltre i pregiudizi»
Il presidente della Regione Mario Oliverio ha chiuso i lavori partendo proprio dagli esempi degli otto giovani agricoltori che hanno raccontato, con dati e cifre alla mano, la loro esperienza ed ha aperto dicendo: «Quella che avete ascoltato è la Calabria vera, sana, su cui accendere i riflettori. Questo è esattamente lo spaccato di una Calabria che cambia. Gli stereotipi si abbattano facendo crescere una cultura nuova. E sono proprio le giovani generazioni le portatrici di questa cultura nuova. Dai dati snocciolati si è evinto che oltre il 70% dei giovani calabresi sono dotati di titolo di studio e questo significa che la nostra nuova forza lavoro sta cambiando le dinamiche dei nostri territori. E noi dobbiamo supportare questi processi».
Obbligato il passaggio da parte del governatore sulla situazione negativa pregressa ereditata: «A dicembre 2014 il Psr non era ancora stato approvato dalla Commissione europea. Dopo aver presentato i documenti opportuni, abbiamo ricevuto oltre 500 osservazioni da Bruxelles e ad ottobre 2015 abbiamo chiuso le procedure, partendo operativamente col programma a gennaio 2016, con due anni di ritardo. Malgrado questo, oggi siamo tra le prime regioni italiane e la prima del meridione per capacità di spesa».
«Il punto non è solo spendere - ha sottolineato Oliverio - bisogna esaminare come sono state utilizzate le risorse e le ricadute ottenute sui territori. Il ricambio generazionale in agricoltura per noi è stato sin dall’inizio il “cuore” delle scelte del Psr, il primo obiettivo. E abbiamo destinato importanti risorse a questo obiettivo, abbiamo fissato importanti premialità, fino a 50.000 euro a fondo perduto solo per l’insediamento, prediligendo le zone montane e svantaggiate. Abbiamo compiuto scelte forti. Oggi siamo già a 1.250 giovani insediati e puntiamo a insediarne almeno 2.000. A breve si aprirà l’istruttoria del secondo bando “Pacchetto Giovani” e si lavorerà sodo per portare a termine la sfida dell’incremento occupazionale giovanile nel settore agroalimentare calabrese».
Raddoppiato l'export agroalimentare
Scelte concertate con tutti i protagonisti di un comparto quello agricolo che è diventato la colonna portante su cui si poggia gran parte dell’economia della regione. Inoltre, la non univocità degli investimenti, una programmazione mirata e che ha seguito una strategia lineare in ogni settore, hanno garantito un’alta performance in diversi mercati, come nell’export. «In questi anni abbiamo realizzato un aumento dell’export a due cifre ha ricordato Oliverio - siamo passati da 340 a 700 milioni di euro. Una crescita determinata dalla capacità di innovare delle aziende: penso a settori come il vitivinicolo, come la trasformazione, come il comparto oleario e anche dal fatto che abbiamo recuperato superfici agricole inutilizzate con un’impostazione moderna».
Investimenti su agricoltura 4.0 e turismo
Tecnologia e innovazione sono state le parole chiave, il passaggio di testimone ha garantito infatti non soltanto un ricambio generazionale ma anche un valore aggiunto in termini di rinnovamento, l’agricoltura 4.0 entra in maniera preponderante nelle azioni di gestione del comparto. E poi diversificazioni delle produzioni, inserimento di nuove colture, senza dimenticare e salvaguardare la biodiversità soprattutto dei prodotti tipici e l’aumento delle certificazioni ne sono una controprova, a cui si aggiunge una produzione che mira alla qualità. Ed è così che l’enogastronomia calabrese s’impone nei mercati di nicchia ed internazionali e diventa una leva importante per il turismo.
Giovani agricoltori, otto storie di successo
Nel corso dell’evento otto giovani agricoltori calabresi, appartenenti a tutte e cinque le province, hanno raccontato la propria esperienza con i fondi comunitari in agricoltura, illustrando i progetti finanziati dalla Regione. Si è spaziato dall'uliveto biologico, a Scilla, Rc, con un premio pari a 50.000 euro ed un investimento di oltre 70.000 euro, per ampliamento uliveto, e-commerce, acquisto attrezzature; alla zootecnia, a Carlopoli, Cz, con un premio di 35.000 euro ed un investimento di oltre 268.000 euro, per capannine mobili per l'allevamento del suino nero di Calabria ed un locale per trasformazione carni derivate dall'allevamento aziendale (salumificio); all'azienda ortofrutticola (agrumi, pesche), a Cassano allo Ionio, Cs, con un premio di 40.000 euro e un investimento di oltre 308.000 per la realizzazione di agrumeto e pescheto, impianto irriguo, acquisto attrezzature ed apicoltura; all'azienda agricola che produce (spremute di bergamotto, passata di pomodoro, peperoncino e che ha anche un uliveto, ad Africo (Rc), con un premio di 50.000 euro ed un investimento di oltre 198.000, per riempitrice e tappatrice, generatore di vapore a biomassa, confezionatrice, serra per l'essiccazione del peperoncino; all'azienda zootecnica e di foraggio, cereali e uliveto a Cropani- Marcedusa, Cz, con un premio di 40.000 euro ed un investimento di oltre 54.000 per la realizzazione di due ettari di uliveto, e-commerce, acquisto macchine innovative comparto zootecnico e agricolo; all'azienda agrumicola a Locri, Rc, con premio di 50.000 euro ed investimento di circa 97000, per riconversione varietale, impianto irriguo, acquisto macchine e attrezzature; all'azienda olivicola (1.700 piante ulivo esistenti) a Filandari, Vv, con premio di 50.000 ed investimento di 89.000 per impianto di uliveto su circa 2 ettari, linea di imbottigliamento e attrezzature varie, tra cui un biotrituratore per la produzione di compost da reimpiegare in azienda come concime; all'azienda ortofrutticola specializzata nella produzione di funghi cardoncelli e nella loro lavorazione, a Lattarico, Cs, con premio di 50.000 ed investimento di oltre 180.000 euro per l'ampliamento del tunnel per la coltivazione funghi, la realizzazione di un ficheto e la coltivazione di piante officinali (origano).