L’agricoltura 4.0 è un’innovazione che vale solo per aziende di grandi dimensioni? Non è così. Il tema ha scatenato un acceso dibattito sul nostro gruppo Facebook #lagricolturaègiovane.
Con numerose smentite da parte dei giovani imprenditori più skillati che hanno sostenuto quanto le nuove tecnologie possano contribuire a costruire un’identità aziendale e persino a conquistare una certa autonomia sui mercati dominati da grandi imprese.
Iot ed e-commerce
Secondo Alessio Saccoccio, ideatore della startup Idroluppolo impegnata nella coltivazione di luppolo idroponico in serra e fuori suolo, l’Agritech «È l’unica strada che le piccole aziende potranno sfruttare per fare business profittevole. Sono sicuro che noi piccoli produttori – afferma – non potremo mai competere con il prezzo dei grandi che destinano i loro prodotti alla Gdo, alcune volte andando sotto costo. Ma io me la gioco su due strade: controllo della produzione attraverso l’utilizzo di dispositivi IoT, che per via dello sviluppo tecnologico hanno un prezzo accessibile, che mi permettono di capire lo stato della coltivazione in tempo reale risparmiando sull’impiego di acqua, agrofarmaci e pesticidi, e rendendo i miei prodotti più salutari e di qualità superiore. L’altra via sulla quale sto puntando è la vendita diretta online: creare un sito, parlare della propria azienda indicandone i valori, cercando di arrivare a più persone possibili fornendo evidenza dei vantaggi che si hanno acquistando dal produttore piuttosto che dal grande distributore».
Digitale, importante stare al passo coi tempi
D’accordo, anche la giovane Francesca Pianca, ideatrice di un progetto innovativo di essiccazione e stabilizzazione delle trebbie con l’obiettivo di valorizzare gli scarti derivati dalla birrificazione, che ha ribattuto: «Considerata la componente tecnologica che pervade ogni mercato, sono convinta che una realtà agricola non possa fare a meno del contributo del digitale, indipendentemente dalle sue dimensioni».
«Da mente scientifica con una tesi sullo sviluppo di sensori per il monitoraggio dell’industria vitivinicola, sono convinta – dice Pianca – che se utilizzata con criterio la tecnologia permette di ottimizzare le risorse e i tempi, di stare al passo con i ritmi richiesti e migliorare continuamente. Cerchiamo di sfruttarla al meglio, a vantaggio delle piccole realtà e magari potremmo arrivare a farne il nostro punto di forza per crescere».
Nonostante le tecniche innovative per l’agricoltura di precisione rappresentino il futuro del settore, ancora non sono molte le aziende italiane ad averle adottate.
Servizi al “giusto costo”
Il perché lo abbiamo chiesto a Roberto Confalonieri, professore associato di Agronomia e Sistemi Colturali all’Università degli Studi di Milano. «I servizi sul mercato oggi spesso non hanno un contenuto tecnico scientifico rigoroso – spiega Confalonieri – e non danno delle garanzie chiare sul rapporto costi/benefici. E agli agricoltori servono informazioni chiare e concrete. Questo è il motivo per cui queste tecnologie faticano ad entrare in azienda».
«La dimensione dell’azienda non c’entra. Il digitale abbatte i costi. Il problema è che bisogna sviluppare dei servizi che costino poco e che siano adatti anche ad aziende piccole e che funzionino anche senza pesanti aggiornamenti del parco macchine aziendale spesso imposti. È possibile farlo».
In collaborazione con
Giovani e innovazione, dicci la tua
Tradizione vs Innovazione, i giovani cosa scelgono? Basta una nuova tecnologia per innovare?
Sulla pagina Facebook #lagricolturaègiovane del nostro Osservatorio giovani agricoltori sono le nuove leve a diffondere il paradigma dell’agricoltura 4.0.
Se hai meno di 40 anni e sei un imprenditore agricolo è arrivato il momento di dire la tua. Entrerai a far parte di una comunità di giovani professionisti come te, con i quali potrai scambiare esperienze e mettere in rete passione e opportunità.
Botta e risposta su
Mattia L.
Considerando che la dimensione media di un’ azienda agricola in Italia è 7 ettari e che le aziende sono a conduzione familiare, mi spiegate perché millantate tanto progresso quando per la stragrande maggioranza degli agricoltori è inutile? Diffondete un’idea di agricoltura tecnologica inapplicabile
Giorgio C.
Infatti anche l’agricoltura grazie all’innovazione è fallita.
Stefano V.
Non direi, sono ben altre le cose che mettono in ginocchio l’agricoltura.