Aggiornato il Piano di gestione del rischio agricoltura (Pgra) 2021, passo necessario per formalizzare le novità introdotte nel corso della campagna appena conclusa, con le modifiche apportate nel Programma di sviluppo rurale nazionale (Psrn) e approvate dalla Commissione europea il 16 agosto scorso. L’aggiornamento normativo riguarda essenzialmente i fondi di mutualità (Misura 17.2) e lo Strumento per la stabilizzazione del reddito settoriale (ISTs, Misura 17.3). Tali modifiche sono state introdotte con il Decreto Ministeriale 591232 dell'11 novembre emanato dal Mipaaf.
Standard value, soglia di danno abbassata al 20%
Nel caso dei Fondi di mutualità per la copertura dei danni da fitopatie attivati nell’ambito della sottomisura 17.2 del Psrn, le modifiche introdotte consentono di allineare le regole di questo strumento a quelle dello strumento assicurativo. Una prima modifica riguarda la soglia di danno, che è stata ridotta dal 30% al 20%, ciò significa che il Fondo può riconoscere risarcimento se il danno accertato è superiore al 20% del valore medio della produzione assoggettata a copertura mutualistica. Con il Pgra 2021 anche per le coperture mutualistiche era stato introdotto lo Standard Value, quale valore di riferimento per stabilire la congruità, tra il valore riportato nel certificato di copertura mutualistica e quello ammissibile al contributo. Se il valore del prodotto è inferiore uguale al valore standard, la procedura di riconoscimento del contributo è semplificata e l’agricoltore non deve produrre nessun documento giustificativo a dimostrazione della resa media o del valore medio unitario del prodotto.
Strumento di stabilizzazione del reddito anche per la bieticoltura
La seconda modifica introdotta è relativa allo Strumento di stabilizzazione del reddito settoriale. Strumento che consente la copertura di cali drastici di reddito che possono essere causati o da un crollo del prezzo di vendita del prodotto o dal un eccessivo rincaro dei costi di produzione o dalla combinazione di entrambi. Il Pgra 2021 individuava come settori per i quali era possibile attivare l’Ists quelli relativi a frumento duro, olivicoltura, ortofrutta, risicoltura, latte bovino, latte ovicaprino, avicoltura, e suinicoltura, con questo provvedimento è stato aggiunto il settore bieticolo-saccarifero, per il quale è stato strutturato un ISTs da parte del modo agricolo. Questa modifica consente l’avvio della procedura di riconoscimento da parte del Mipaaf sia del strumento che del soggetto gestore al fine di essere operativo già dalla prossima campagna bieticola.