Da alcuni anni, complici le temperature sempre più elevate, le semine vengono anticipate alla fine dell’inverno e la fase finale della copertura, quando l’apparato fogliare è abbastanza sviluppato, è un momento delicato per quanto riguarda l’attacco di alternariosi.
Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita
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Piccole macchie brune irregolari
I primi sintomi di alternaria compaiono 8-10 giorni dopo l’infezione, generalmente sulle foglie più vecchie, con piccole macchie brune irregolari, per lo più localizzate ai margini o sulla punta delle foglie.
Se le condizioni climatiche risultano favorevoli, il numero di lesioni aumenta fino a interessare l’intera lamina fogliare che dissecca completamente. Gli stessi sintomi possono anche comparire sugli steli. Nei casi più gravi l’intero apparato fogliare necrotizza e nel campo sono visibili estesi disseccamenti. Il fungo può attaccare anche il pericarpo del seme, nelle coltivazioni a seme. I semi infetti possono diffondere la malattia in nuove aree di coltivazione. Quando l’attacco è precoce, come può avvenire nelle semine sotto telo, e non si interviene tempestivamente con trattamenti specifici, i disseccamenti causati dal fungo possono portare ad una notevole riduzione quantitativa a causa della ridotta capacità fotosintetizzante dell’apparato fogliare.
La trasmissione del patogeno può avvenire sia da seme infetto che dai residui colturali, A. dauci infatti può sopravvive per diversi mesi sui residui colturali in campo.
tab. 1 Principi attivi utilizzabili nella lotta ad Alternaria dauci | |||
Principio attivo | Gruppo chimico | Meccanismo d’azione | Note |
Prodotti rameici* | inorganici | azione multisito | massimo 4 kg/ha sostanza attiva per anno |
Azoxystrobin | QoI | respirazione | massimo 2 trattamenti |
Fluoroxapyroxad | SDHI | respirazione | |
Pirimethanyl | anilino-pirimidine | amminoacidi e sintesi proteica | |
Difeconazolo | triazoli | bisintesi degli steroli nelle membrane | |
Difeconazolo+Azoxystrobin | triazoli+QoI | massimo 3 trattamenti | |
Boscalid+ Pyraclostrobin | SDHI+QoI | respirazione | massimo 2 trattamenti |
Difeconazolo+Fluoroxapyroxad | triazolo+SDHI | ||
*utilizzabile in agricoltura biologica |
Favorita dall’umidità
Alternaria dauci, agente dell’alternariosi della carota, è un fungo che si diffonde attraverso tipici conidi scuri settati presenti su conidiofori. Essi vengono prodotti durante le ore notturne sulle aree infette per poi essere liberati alle prime luci dell’alba quando l’umidità relativa diminuisce. Il numero di ore di bagnatura fogliare notturna è correlato all’abbondanza dei conidi liberati. Le condizioni ideali per lo sviluppo del patogeno si hanno con temperature comprese tra i 16 ed i 35 °C ed elevate condizioni di umidità (bagnature fogliari superiori alle 8 ore) sotto forma di pioggia, irrigazione o rugiada. Le spore possono essere anche aerodisperse con vento superiore a 2-3 m/s. A. dauci produce la fitotossina zinniolo a livello del tubetto germinativo dei conidi e nelle giovani ife, che è fondamentale per il meccanismo di patogenesi del fungo. Tale fitotossina degrada la membrana cellulare ed i cloroplasti delle cellule vegetali attaccate.
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Misure di lotta
L’approccio integrato prevede: corretta preparazione del terreno che eviti ristagni idrici, uso di seme sano, rotazione colturale, semina di cultivar tolleranti, e uso di fungicidi specifici. È molto utile il rapido interramento dei residui di lavorazione poiché la sporulazione del fungo viene rapidamente ridotta nelle carote interrate, al contrario di quanto avviene se lasciate in superficie. La riduzione degli stress colturali, concimazioni ed irrigazioni bilanciate, contribuiscono a limitare gli attacchi. Alla comparsa dei primi sintomi, è necessario intervenire con trattamenti fitosanitari al fine di limitare la diffusione e la severità della malattia.
Gli interventi possono essere eseguiti con Sali di rame, indispensabili in caso di coltivazioni ad indirizzo biologico, o con principi attivi più specifici, riportati in tabella 1.