Frumento tenero. Frumento duro. Mais. Cereali foraggeri e oleaginose
Frumento tenero
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ITALIA
la situazione è abbastanza statica e gli operatori si fanno cauti nell'attesa di vedere come procedono le operazioni colturali (necessarie) per ridurre il rischio di avere rese inferiori; la qualità già si stima inferiore al 2012. La domanda sostiene il corso continuando a comprare misto rosso e rossi di forza nazionali da tagliare con le origini estere. L'offerta segue ed esegue puntualmente la domanda, in un contesto da quiete prima della tempesta. I molini trovano ampia offerta per ogni tipologia anche grazie ad un cambio €/$ a loro favorevole, con il mercato che è già entrato nelle turbolenze da fine campagna e che ancora sconta l'infido rischio climatico. Nell'incertezza le borse del Nord mantengono le quotazioni su tutte le classi.
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Frumento duro
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ITALIA
si combattono le malattie fungine e si attende con ansia l'arrivo dei primi caldi (asciutti) a scongiurare maggiori pericoli nella fase critica della spigatura. Sul fronte commerciale domanda e offerta condividono la cautela nel prendere posizione sia per la perdurante domanda dei molini corti nelle scorte che per la speranza dell'offerta di non vedere scendere (forse aumentare?) i prezzi fino al nuovo raccolto. La merce disponibile è di buona qualità e ricercata come "garanzia" di qualità sia dai produttori di semola che dagli esportatori: entrambi preoccupati delle notizie che giungono da USA e Canada. Gli operatori sono attivi sia sul pronto che sul Luglio-Dicembre, grazie all'aggressività degli importatori che scommettono su un mercato sempre più lasso. Le borse merci congelano le quotazioni per un'altra settimana.
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Mais
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ITALIA
il clima di Maggio è ancora incerto e dopo l'esperienza del 2012 gli operatori si mantengono sulla difensiva sia nello stimare le (calanti) superfici che nel prendere posizioni sul nuovo raccolto. L'emergenza sanitaria del raccolto 2012 si avvia a rientrare, ma le stime produttive e qualitative 2013 sono ancora incerte. La domanda resta orientata ad utilizzare il mais rispetto agli altri cereali ed aumenta la pressione sulle origini estere sia sul pronto che sul medio termine. Sulle piazze del Nord si consolidano le quotazioni con lieve calo di 2 €/t per le sole origini extra-UE.
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Cereali foraggeri e oleaginose
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ITALIA
Cereali Foraggeri: con i prezzi dei teneri statici, i cereali ad uso zootecnico non evidenziano segnali forti se non timide flessioni di prezzo delle alternative estere. Il misto rosso è sui 259-260 €/t partenza; l'orzo a 252 €/t arrivo, ed il sorgo a 254 €/t partenza. Oleaginose: lo scenario sconta la scarsa disponibilità sul pronto, ma anche a prospettive di maggiore offerta del medio termine. Si assestano gli aumenti delle ultime settimane con un più 5 €/t con la soia nazionale che vale "nominale" sui 545 €/t partenza e l'estera sui 510 €/t (-10).
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Il commento completo sui prezzi europei e mondiali su Terra e Vita.
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