Ciliegio, lotta adulticida a mosca e moscerino

Adulti di mosca delle ciliegie in accoppiamento
Il monitoraggio con trappole attrattive è essenziale per individuare precocemente i primi voli degli adulti e decidere tempestivamente eventuali trattamenti di copertura evitando di avvicinarsi troppo alla maturazione

Dall’invaiatura dei frutti del ciliegio, gli insetti chiave da controllare sono la mosca delle ciliegie (Rhagoletis cerasi) e il temibile moscerino della frutta(Drosophyla suzukii). Le femmine di D. suzukii hanno la cattiva abitudine di preferire i frutti prossimi alla maturazione per ovideporre, con seri problemi per il rispetto dei tempi di carenza nei trattamenti insetticidi e per il rischio di avere frutti infestati ma apparentemente integri i quali possono compromettere intere partite in fase di commercializzazione.

Monitorare con trappole

Il monitoraggio degli adulti con le apposite trappole attrattive va iniziato prima del raggiungimento della fase suscettibile dei frutti, quindi non oltre la preinvaiatura. Sono disponibili trappole di tipo diverso per il monitoraggio e per la cattura massale. Dalle trappole cromotropiche gialle a quelle innescate con un attrattivo alimentare, anche se le più utilizzate prevedono l’uso di entrambi i sistemi. Si ricorda che le trappole, più che a valutare la densità di popolazione, servono a individuare precocemente i primi voli degli adulti per decidere eventuali trattamenti di copertura, se lo stadio fenologico dei frutti è suscettibile (da pre-invaiatura a maturazione).

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

Abbonati o accedi all’edicola digitale

La scelta del prodotto

Alle prime catture degli adulti occorrerà valutare se trattare o meno. Per la lotta adulticida, che con i prodotti insetticidi a disposizione è quella consigliabile, si ricorrerà alla somministrazione di esche proteiche attivate con un insetticida registrato per questo utilizzo da applicare alla prima comparsa degli adulti sulle fasce più soleggiate della chioma a striscia continua o a spot, a seconda dell’esca utilizzata. I trattamenti andranno ripetuti ad intervalli regolari o dopo una pioggia dilavante ed interrotti prima della raccolta in funzione del periodo di carenza dell’insetticida utilizzato per attivare l’esca. Sono disponibili anche trappole per la cattura massale o per l’attract and kill che hanno il vantaggio di non essere dilavate dalle eventuali piogge. Trattamenti con etofenprox (7 giorni di carenza) hanno un’azione prevalentemente adulticida e devono essere posizionati con criteri preventivi, per mantenere bassa la popolazione degli adulti. Per la lotta biologica è disponibile anche l’esca già pronta attivata con spinosad.

Se si opta per la lotta prevalentemente contro le larve, i trattamenti andranno effettuati a partire dalla fase di pre-invaiatura (inizio della fase di suscettibilità dei frutti) con l’unico neonicotinoide ancora utilizzabile (acetamiprid, sistemico ascendente, con 14 giorni di carenza).

Femmina di D. suzukii. È evidente l’ovopositore seghettato e sclerificato con cui incide i frutti

Moscerino della frutta più problematico

Più difficile è il controllo del polifago moscerino della frutta D. suzukii, parente stretto del comune moscerino dell’aceto (D. melanogaster), perché la femmina è dotata di un robusto ovopositore seghettato che le consente di lacerare la superfice dei frutti maturi nei quali inserisce le uova. Sono disponibili in commercio efficaci trappole attrattive per rilevare precocemente la presenza di questo insetto ma il monitoraggio non è semplice, perché le stesse trappole possono attrarre altre specie di Drosophila non fitofaghe la cui distinzione richiede l’osservazione a forte ingrandimento ed un occhio esperto. È da segnalare la disponibilità dallo scorso anno di trappole attrattive che non contengono liquidi e che rendono decisamente più semplice il controllo ed il riconoscimento, tra i moscerini catturati, delle eventuali D. suzukii (i maschi sono facilmente distinguibili per una macchia nera rotondeggiante sulla parte distale delle ali, mentre il riconoscimento delle femmine richiede l’osservazione, allo stereoscopio o con una buona lente di ingrandimento, dell’ovopositore).

Accertata la presenza di D. suzukii, si dovranno difendere i frutti a partire dalla preinvaiatura con i prodotti larvicidi citati per combattere la mosca delle ciliegie o con prodotti di contatto con basso periodo di carenza come la deltametrina. Su ciliegio, contro il moscerino dei piccoli frutti sono specificamente registrati lo spinetoram e l’emamectina benzoato. Anche per questo insetto, le trappole possono essere utilizzate per la cattura massale che indubbiamente aiuta a mantenere bassa la popolazione rendendo più facile il controllo.

Ciliegio, lotta adulticida a mosca e moscerino - Ultima modifica: 2024-05-18T15:22:23+02:00 da K4

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome