Septoriosi su frumento, come difendersi in modo efficace

septoriosi
Il controllo delle malattie fungine è un caposaldo nella coltivazione del frumento. Le perdite produzione potrebbero arrivare fino al 40%

La filiera del frumento per la società Consorzi Agrari d’Italia (Cai) è di fondamentale importanza, essendo presente come servizio in tutte le fasi della coltivazione, dalla fornitura del seme al ritiro e valorizzazione delle produzioni poste sul mercato. In un contesto socio-economico dove la produzione di frumento è strategica per la nostra nazione, applicare una razionale tecnica colturale diventa fondamentale. A tale proposito la difesa del frumento dalle malattie fungine è un caposaldo della coltivazione, in quanto da nostre valutazioni sperimentali ripetute nel tempo, si può affermare che le perdite di produzione dovute ad attacchi fungini mal controllati possono arrivare a superare il 40%.

Le malattie da combattere

Le principali malattie che creano sul nostro territorio importanti perdite di produzione su frumento sono “il complesso della septoriosi”, le ruggini, la fusariosi della spiga. Tra tutte queste patologie, vogliamo focalizzare l’attenzione sul “complesso della septoriosi”. Tale patologia è causata dai funghi Zymoseptoria tritici (sin. Septoria tritici) che attacca prevalentemente le foglie del frumento e la Stagonospora nodorum che predilige il culmo e la spiga. I tipici sintomi sono caratterizzati dalla formazione di lesioni allungate sulle foglie che poi nel tempo necrotizzano portando al disseccamento totale delle lamine fogliari, con danni ingenti sulla produzione. La presenza di picnidi neri sulle foglie colpite rappresenta un importante elemento di diagnosi per identificare facilmente la malattia in campo.

Le prime comparse dei sintomi, con condizioni climatiche umide e piovose, possono verificarsi già tra la fase di fine accestimento inizio levata, ma è la fase di piena levata il periodo di maggiore pericolo per la coltura. I funghi coinvolti sono patogeni che si perpetuano nel tempo tramite i residui colturali rimasti sul terreno (soilborne pathogens), per cui sicuramente le rotazioni e le lavorazioni profonde del terreno sono fattori agronomici utili alla lotta a questa malattia. Anche il materiale genetico può aiutare a ridurre la virulenza della malattia in condizioni climatiche favorevoli. Cai conduce ricerche per trovare nuove selezioni varietali di frumento con caratteristiche di tolleranza al patogeno.

I fitofarmaci disponibili

Nella pratica di campo per difendersi da questa dannosa patologia si utilizzano fitofarmaci. Le famiglie chimiche più note afferiscono al gruppo delle Ibe (inibitori della biosintesi degli steroli), delle strobilurine e alla più recente famiglia chimica degli Sdhi (interferenti dell’enzima succinato-deidrogenasi). Di recente è entrato sul mercato italiano anche il Folpet, principio attivo multisito, da tempo conosciuto per la cura di altre patologie. Nella scelta dei prodotti per la difesa occorre prevedere miscele di principi attivi con meccanismo d’azione diverso, per ridurre il rischio di instaurarsi di ceppi di septoria resistente, fenomeno molto diffuso nel nord Europa.

L’attività di ricerca e sperimentazione del centro di saggio di Cai da diversi anni è focalizzato sulla messa a punto di nuovi formulati che la farmacopea mondiale mette a disposizione del mercato italiano. Nella difesa da questa pericolosa patologia oltre che la combinazione dei giusti principi attivi è di fondamentale importanza scegliere la giusta tempistica. Infatti, le prime presenze della septoria si possono trovare nei campi di frumento già all’uscita dell’inverno nella fase di inizio della levata. Diversi anni di nostra sperimentazione hanno però dimostrato che, indipendentemente dal prodotto chimico utilizzato, gli interventi precoci a inizio levata (Bbch 31-32) hanno sempre ottenuto risultati inferiori sia dal punto di vista fitoiatrico (incidenza % - severità %) che dal punto di vista di produzione finale, rispetto ad interventi di fine levata- foglia bandiera (Bbch 39) (fig. 1).

Ma la sperimentazione non si ferma qui. La messa a punto di modelli previsionali (Dss) supportati da diversi punti di rilevamento dati sul territorio nazionale, permette di fornire alla rete dei tecnici informazioni utili da trasferire alle aziende agricole per determinare il giusto momento di intervento.

fig. 1 Dati sperimentazione Cai su frumento duro (media di 5 anni)

Prove di validazione Dss

Per testare l’efficacia dei Dss difesa, nell’annata agraria 2021-2022 sono state condotte prove sperimentali in cinque piattaforme parcellari collocate in località rappresentative delle aree di coltivazione del frumento. Sono stati condotti test relativi alla performance di un Dss per la previsione del rischio infettivo di Septoria tritici; l’agente responsabile della septoriosi del frumento. Le piattaforme oggetto della sperimentazione sono state: Malalbergo (Bo), Poggio Renatico (Fe), Grosseto (Gr), Macerata (Mc) e Foggia (Fg). L’architettura sperimentale ha previsto l’impiego della varietà di frumento duro Cesare, gestita secondo tre tesi a confronto:

- 1: testimone non trattato;

- 2: interventi a calendario sulla base del raggiungimento della fase fenologica;

- 3: interventi secondo indicazioni da Dss.

In tab. 1 sono riportate, con rispettivo formulato, le applicazioni eseguite sulle rispettive prove di difesa.

tab. 1 Interventi fitoiatrici eseguiti
Piattaforma n. applicazione Formulato Tesi 1 Tesi 2 Tesi 3
Malalbergo (BO) 1 PRODOTTO A    - 26/04/22 -
2 PRODOTTO B - 10/05/22 10/05/22
Poggio Renatico (FE) 1 PRODOTTO A - 19/04/22 -
2 PRODOTTO B - 10/05/22 10/05/22
Grosseto (GR) 1 PRODOTTO A - - 27/04/22
2 PRODOTTO B - 13/05/22 13/05/22
Macerata (MC) 1 PRODOTTO A - 29/04/22 20/04/22
2 PRODOTTO B - 12/05/22 13/05/22
Foggia (FG) 1 PRODOTTO A - 28/04/22 28/04/22
Prodotto A: fungicida sistemico per cereali autunno-vernini che agisce sull’inibizione della succinato-deidrogenasi e sull’inibizione della sintesi degli steroli.Prodotto B: fungicida sistemico che agisce sull’inibizione della biosintesi degli steroli. Utilizzato su cereali autunno-vernini.

 

Per quanto riguarda le piattaforme di Poggio Renatico, Grosseto, Macerata e Foggia, l’assenza di sintomatologia riscontrata in campo, sulla tesi non trattata, con una quasi totale mancanza di danni su tessuti vegetativi e riproduttivi, ha permesso di affermare che la pressione di Septoria tritici è stata trascurabile. Pertanto, si riportano i dati raccolti nella piattaforma di Malabergo (Bo) dove la malattia era presente. Al termine del periodo infettivo, sono stati effettuati rilievi in campo al fine di raccogliere dati relativamente alla sintomatologia osservata in termini di incidenza e severità della septoriosi sui tessuti fogliari. La tesi non trattata è servita come riferimento per valutare l’efficacia percentuale delle due tesi trattate.

septoriosiI dati dei rilievi evidenziano come in termini di incidenza % e severità %, la tesi Dss Difesa ha ottenuto risultati di efficacia positivi nel controllo della septoriosi, in relazione a quanto misurato sul Tnt (tab. 2 e 3). Per quanto riguarda la piattaforma di Foggia, nonostante l’assenza di malattia, al momento della raccolta sono stati selezionati campioni di granella per analisi qualitative, i cui valori sono riportati in tab. 4. Si può osservare che i parametri quali-quantitativi evidenziano alcune differenze tra le diverse tesi trattate ed il testimone, in particolare per quanto riguarda gli aspetti produttivi.

Importante notare che entrambe le tesi hanno ricevuto lo stesso trattamento nel medesimo giorno in quanto la fase fenologica ha coinciso con le indicazioni del Dss difesa. Per questo motivo, nonostante la trascurabile presenza di malattia, la differenza di produzione tra trattati e testimone potrebbe essere dovuta all’interferenza positiva che i prodotti per la difesa contenenti Sdhi e triazoli possono determinare sulla fisiologia della coltura (stay green).

tab. 2 Incidenza % foglie colpite da Septoria tritici - Piattaforma di Malalbergo (BO)
Tesi N° Tesi A B C D Media
1 TNT 25 25 50 30 32,5
2 STANDARD 5 2,3 5 3,3 3,92
3 DSS DIFESA 5 10 6,7 5 6,67

 

tab. 3 Severità % area fogliare colpita da Septoria tritici - piattaforma di Malalbergo (BO)
Tesi N° Tesi A B C D Media
1 TNT 25 25 50 30 32,5
2 STANDARD 5 2,3 5 3,3 3,92
3 DSS DIFESA 5 10 6,7 5 6,67

Meglio intervenire in piena levata

In sintesi, per difendere il frumento dalla septoria occorre privilegiare interventi in piena levata rispetto a quelli precoci, utilizzando miscele di più principi attivi al fine di ridurre il potenziale instaurarsi di future resistenze. Inoltre, questa ricerca ha dimostrato che l’utilizzo dei “Dss difesa”, basati su un modello di sviluppo di Septoria tritici e sulla conseguente stima del grado di infezione potenzialmente presente in campo, può essere un utile strumento nel definire le migliori tempistiche di intervento per ogni areale produttivo.

tab. 4 Valori di resa produttiva, umidità, tenore proteico, glutine secco e peso ettolitrico nella prova Dss difesa - piattaforma di Foggia
Tesi N° Tesi Produzione (t/ha) Umidità (%) Proteine (%) Glutine secco (%) Peso ettolitrico(kg/hl)
1 TNT 4,78 10,2 15,43 13,01 81,1
2 DIFESA FASE FENOLOGICA 5,21 10,17 16 13,86 81,36
3 DIFESA DSS 5,19 10,2 15,17 12,69 81,8
Septoriosi su frumento, come difendersi in modo efficace - Ultima modifica: 2023-03-22T17:08:41+01:00 da K4

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