Dall’entrata in vigore del Dlg 150/2012, “Piano nazionale d’azione per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari”, l’impiego di molecole chimiche in ambiente urbano è vietato, se non in applicazioni endoterapiche o con formulati ammessi in agricoltura biologica, complicando così la gestione dei parassiti delle piante.
Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita
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L'avvento dell'endoterapia
Siamo passati dall’utilizzo di trattamenti eseguiti mediante tecniche convenzionali per irrorazione alla chioma, con prodotti appositamente autorizzati in ambiente urbano, alla diffusione delle tecniche endoterapiche che hanno avuto un ruolo rivoluzionario nella difesa fitosanitaria in ambito urbano.
Lotta bio su vasta scala
Oggi, grazie all’adozione del Pan, abbiamo la necessità di fare un ulteriore passo in avanti: l’utilizzo su ampia scala di metodi lotta biologica e tra questi anche l’impiego di insetti utili. Questi possono essere impiegati secondo due tecniche:
- lancio inoculativo, introducendo gli ausiliari precocemente in piccole quantità per permettere il loro sviluppo nelle successive generazioni,
- lancio inondativo, introducendo un gran numero di specie utili già alle prime presenze del fitofago.
Strumenti a basso impatto
Lungo le strade principali, inoltre, si devono prevedere ampie fasce a gestione differenziata al fine di favorire aree rifugio per gli insetti utili. Abbiamo poi a disposizione una vasta gamma di mezzi tecnici a ridotto impatto ambientale, come trappole di monitoraggio e cattura di insetti, microrganismi (fungi antagonisti ed entomopatogeni, batteri, micorrize) insetti ausiliari, nematodi entomopatogeni, sostanze induttore di resistenza, estratti naturali, con i quali siamo in grado di contenere, entro valori accettabili, diversi funghi ed insetti (vedi tabella 1).
tab. 1 Principali organismi utili e prodotti impiegabili per le principali problematiche fitosanitarie in ambiente urbano |
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Target | Organismo | Note |
Afidi | Adalia bipunctata | Lanci inoculativi 15/20 adulti su pianta |
Chrysoperla carnea | 1000 larve/5-10 piante | |
Aphidius colemani | Lanci inoculativi precoci | |
Hippodamia convergens | Le temperature elevate sono un fattore limitante | |
Psille | Anthocoris nemoralis | Lanci inoculativi con 10-15 individui/pianta |
Ragnetto giallo del tiglio ed acari in genere |
Amblyseius andersoni A. cucumeris |
Lanci preventivi o inoculativi con 20-100 individui/pianta |
Stethorus punctillum | Coccinellide in grado di eliminare fortissime colonie in poco tempo | |
Ragnetto rosso (Tetranichus urticae) | Phytoseiulus persimilis | Lanciare con T minori di 30 °C ed Ur maggiore del 60% |
Tripidi su siepi | Amblyseius cucumeris | Lanci preventivi o con bassisismi lilvelli di infestazione con Ur≥65% |
Orius laevigatus O.insidiosus O.majusculus |
Lanci alla prima comparsa dei tripidi | |
Cocciniglie cotonosee farinose | Cryptolaemus montrouzieri | Distribuire gli adulti vicino ai punti di infestazione con T superiori ai 20 °C |
Anagyrus pseudococci | ||
Nephus includens | Lanci anche con bassa densità dell’insetto target con 5-20 individui/pianta | |
Coleotteri elateridiColetotteri curculionidiColeotteri crisomelidi | Heterorhabditis bacteriophora | Distribuire i nematodi nel terreno in presenzadi giovani larve con T superiori a 15 °C |
Heterorhabditis megidis | ||
Steinernema kraussei | ||
Coleotteri vari e lepidotteri | Podisus maculiventris | Distribuire il rincote con T inferiori ai 33 °C |
Punteruolo della palma | Steirnema carpocapsae | Non distribuire il nematode con T superiori a 33 °C |
Lepidotteri | Bacillus thuringensis kurstaki | |
Oidio della rosae di ornamentali | Ampelomyces quisqualis | |
Bicarbonato di potassio | ||
Olio d’arancio dolce | ||
Tripidi delle ornamentali | Olio d’arancio dolce | |
Funghi tellurici | Trichoderma harzianum | |
T. atroviride |