Fragola, dalle radici ai frutti molte patologie da monitorare

Fragola in invaiatura già colonizzata da botrite
La fragola in coltura protetta entra in piena produzione. Le giuste strategie per evitare stress produttivi causati da patologie fogliari o radicali

La fragola in coltura protetta è ormai entrata in piena produzione e i cicli di fioritura iniziano a susseguirsi rendendo necessaria maggiore attenzione nella scelta dei prodotti fitosanitari che devono avere un basso periodo di carenza per la contemporanea presenza di frutti quasi maturi, in invaiatura e in accrescimento.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

Abbonati e accedi all’edicola digitale

Sofferenza dell’apparato radicale

Lo stress produttivo in piena vegetazione potrebbe evidenziare sintomi aspecifici di sofferenza dell’apparato ipogeo (vegetazione stentata, avvizzimenti, necrosi, ecc.) che possono essere di natura patologica (infezioni fungine da parte di Verticillium dahliae, Rhizoctonia spp., Cylindrocarpon spp., Fusarium spp., Phytophthora spp. o altri funghi terricoli) o parassitaria (azione di fitofagi come insetti terricoli e nematodi).

I sintomi di tali problematiche fitosanitarie che si osservano in questa fase sono spesso l’effetto di attacchi avvenuti in autunno che però si manifestano solo successivamente, quando è più difficile o addirittura inutile intervenire. Prima di decidere una strategia di controllo, quindi, è importante accertare la causa dell’alterazione, anche mediante diagnostica specialistica.

Contro i patogeni del terreno si potrà fare poco non disponendo di prodotti eradicanti. Bisognerà, quindi, cercare di convivere con il problema eliminando le piante troppo compromesse e non forzando eccessivamente la coltura con le concimazioni ed i trattamenti fitormonali. Interventi contro eventuali attacchi di fitoftora (Phytophthora cactorum, P. fragariae) sono possibili nelle prime fasi vegetative ma devono essere sospesi con l’approssimarsi della maturazione dei frutti in funzione dei tempi di carenza dei prodotti antioomiceti (es. fosetil di alluminio 14 giorni, metalaxil e metalaxil-M 40 giorni).

Patologie di foglie, fiori e frutti

Se il clima si mantiene umido e poco soleggiato la vegetazione può essere interessata da diverse patologie fungine. Tra queste le più temibili sono quelle che possono attaccare direttamente i fiori e i frutti, come la muffa grigia (Botrytis cinerea), l’oidio (Sphaerotheca macularis) e l’antracnosi (Colletotricum acutatum). Con un clima sereno e bassa umidità relativa dell’aria, una buona regolazione dell’arieggiamento dei tunnel sin dalle prime ore del mattino consentirà di prevenire o ridurre gli attacchi di quei funghi, come la botrite, che necessitano di elevata umidità per svilupparsi.

Sintomi di antracnosi su frutto

Eventuali focolai di botrite potranno essere controllati con prodotti specifici, scegliendo tra la una buona gamma (Aureobasidium pullulans, Bacillus amyloliquefaciens, B. subtilis, cerevisane, Pythium oligandrum, laminarina, pyrimetanil, fenexamid, fenpiroximina, fludioxonil, mepanipirim, fluopyram+trifloxstrobin, penthiopyrad, fludioxonil-cyprodinil, pyraclostrobin+boscalid).

La disponibilità di diversi prodotti biologici consente di alternarli con prodotti chimici con ovvi vantaggi sia nel ridurre il rischio di selezionare forme resistenti sia per la possibilità di ridurre i residui chimici.

Ai primi sintomi di antracnosi asportare i fiori, gli stoloni o le intere piante compromesse e bruciare il materiale infetto. Si potrà intervenire con boscalid+pyraclostrobin, registrato su fragola contro botrite, oidio e antracnosi. Anche l’antibotritico ciprodinil+fludioxonil esplica un effetto collaterale sull’antracnosi.

Eventuali attacchi di oidio potranno essere contenuti intervenendo con zolfo, prodotti di sintesi (IBE, azoxistrobin, bupirimate, flutriafol, quinoxifen, meptyldinocap, boscalid+pyraclostrobin, ecc.). Il bicarbonato di potassio, A. pullulans, Bacillus spp., l’olio essenziale di arancio dolce e la laminarina esplicano azione antioidica e sono registrati anche per il biologico.

In caso di infezioni batteriche (Xanthomonas fragariae) occorrerà intervenire con formulati a base di rame, scegliendo il prodotto anche in funzione dei tempi di carenza, ed evitare la formazione di condensa sulla superficie fogliare.

Fragola, dalle radici ai frutti molte patologie da monitorare - Ultima modifica: 2021-03-03T17:19:16+01:00 da K4

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome