La potatura troppo invasiva è causa di carie del legno

Sensori di tomografo sonico tridimensionale per la determinazione dell’estensione della carie del legno
Per prevenire i fenomeni cariogeni sulle alberature, prima che divengano pericolose e instabili, c’è un solo rimedio: ridurre gli interventi invasivi sugli alberi. I funghi agenti di carie, infatti, non penetrano attivamente, ma solo attraverso soluzioni di continuità: ferite causate al livello del colletto con attrezzi per lo sfalcio o per l’eliminazione dei polloni o da tagli di potatura. Gli strumenti da utilizzare per monitorare il danno

La presenza di carpofori, ben visibili in questo periodo sugli alberi, è sintomo della presenza di una degradazione del legno.

Ciò, oltre a destare la curiosità di molti, rappresenta un importante segnale di pericolo per la stabilità degli alberi.

Conoscere il problema

Quando vediamo sul fusto o sulle branche di un albero la presenza di carpofori fungini, essi nella maggior parte dei casi appartengono al gruppo dei funghi Basidiomiceti agenti di carie del legno e, generalmente, compaiono dopo diversi anni dall’inizio dell’infezione.

La carie rappresenta una degradazione del legno causata da alcuni funghi che, con azione enzimatica, degradano la lignina e la cellulosa delle pareti cellulari. Ciò provoca la perdita graduale di consistenza del legno e, quindi, un pericolo per eventuali crolli o rotture di branche.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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Resistograph utilizzato per analisi di stabilità degli alberi

La comparsa del carpoforo è sempre indice di un processo degenerativo a carico del legno, ma il danno reale, provocato dalle ife del fungo all’interno della pianta, spesso non è possibile diagnosticarlo con una semplice osservazione visiva.

Tra l’altro, anche la comparsa dei corpi fruttiferi non sempre avviene nelle fasi iniziali, e può accadere che il fungo svolga la sua azione di degradazione del legno, senza palesare nulla all’esterno dell’albero.

La diagnosi, pertanto, deve essere fatta da un fitopatologo esperto di stabilità delle piante, che può osservare la presenza di alcuni sintomi peculiari e, quindi, procedere eventualmente a una analisi più dettagliata di tipo strumentale.

Sensori di tomografo sonico tridimensionale per la determinazione dell’estensione della carie del legno

Capire la gravità

Nel processo di carie può comparire il carpoforo, ma non sempre. A ogni modo, la comparsa e le dimensioni dei carpofori non sono correlate alla estensione della carie all’interno dell’albero e quindi alla sua pericolosità.

Perciò occorre una attenta analisi strumentale per capire l’esatta estensione del processo degradativo e decidere le eventuali misure da prendere per l’incolumità di cose e persone, fino alla scelta estrema di abbattere l’albero.

Gli strumenti che vengono maggiormente impiegati per la determinazione quali-quantitativa delle carie sono il restitograph e il tomografo sonico.

Il primo è un penetrometro che misura la resistenza del legno all’avanzamento di una punta. Il risultato è un grafico dove si possono facilmente determinare i tratti del legno degradato.

Il tomografo, invece, è uno strumento molto utile fin dalle prime fasi del processo cariogeno e permette una diagnosi non invasiva tramite impulsi sonici; il risultato finale è una tomografia bidimensionale o tridimensionale che viene poi elaborata a colori con un apposito software.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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Monitorare l’albero costantemente

Purtroppo quando osserviamo un fenomeno cariogeno è troppo tardi. L’unica cosa che possiamo fare è monitorare l’albero affinché non diventi pericoloso per cose o persone.

Per prevenire i fenomeni cariogeni sugli alberi ornamentali c’è un solo rimedio: ridurre gli interventi invasivi sugli alberi. I funghi agenti di carie, infatti, non penetrano attivamente, ma solo attraverso soluzioni di continuità: ferite causate al livello del colletto con attrezzi per lo sfalcio o per l’eliminazione dei polloni o da tagli di potatura.

Proprio gli errati interventi di potatura (capitozzature o tagli di rami di diametro superiore ai 10-12 cm) rappresentano la via preferenziale di ingresso dei funghi agenti di carie; in tali situazioni, infatti, il legno non riesce a creare rapidamente il callo cicatriziale ed i fenomeni di compartimentazione non sono sufficienti a bloccare l’avanzata del fungo che, nel giro di alcuni anni, crea un danno irreversibile all’albero.

La potatura troppo invasiva è causa di carie del legno - Ultima modifica: 2021-10-19T19:03:15+02:00 da K4

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