Peronospora della lattuga, la scelta della varietà conta

Tipiche macchie giallastre di forma poligonale sulla pagina superiore delle foglie
Trapianti di lattuga a rischio di attacco da parte di Bremia per le temperature ancora elevate e l'alto tasso di umidità. Le varietà resistenti alle diverse razze del patogeno consentono di contenere gli interventi, ma spesso non sono le più gettonate. La strategia da adottare in post-traèianto

I trapianti di lattuga delle ultime settimane nel centro Italia, in considerazione dell’andamento meteorologico caratterizzato ancora da temperature elevate ma da forti escursioni termiche, sono a rischio di attacco di peronospora (Bremia lactucae).

La scelta varietale è fondamentale per contenere tale patologia, ma non sempre le cultivar resistenti a diverse razze di Bremia sono interessanti da un punto di vista commerciale. Perciò risulta fondamentale una corretta gestione chimica anche al fine di non incorrere in nuove razze.

Comparsa di una muffa bianca pulverulenta sulla pagina inferiore delle foglie in corrispondenza delle macchie clorotiche

Condizioni ottimali per lo sviluppo

Tra le malattie che interessano la lattuga, la peronospora è quella più temibile, poiché attacchi anche lievi possono causare notevoli perdite economiche.

Il fungo trova le condizioni ottimali per le infezioni e per lo sviluppo miceliare con temperature comprese tra i 10 e i 20 °C ed elevati tassi di umidità.

Tali condizioni sono quelle che si stanno determinando proprio in questo ciclo colturale delle lattughe.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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I primi sintomi osservabili sono a carico delle foglie basali con macchie giallastre di forma poligonale sulla pagina superiore delle stesse. Quando si è in presenza di elevata umidità o piogge persistenti, si forma una muffetta bianca pulverulenta sulla pagina inferiore delle foglie in corrispondenza delle macchie clorotiche. Se le condizioni sono particolarmente favorevoli la diffusione della malattia avanza anche sulle foglie più interne.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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tab. 1 Principi attivi autorizzati
Sostanza attiva Utilizzabile in agricoltura biologica
Ametocradina
Amisulbron
Azoxystrobin
B. amyloliquefaciens X
Cimoxanil
COS-OGA X
Dimetomorph
Flopicolide
Fosetil-Al
Laminarina X
Mancozeb
Mandipropamide
Metalaxil
Metalaxil-M
Metiram
Olio essenziale di arancio dolce X
Oxathiapiprolin
Propamocarb
Idrossido di rame X
Ossicloruro di rame X
Ossido di rame X
Solfato di rame X
Solfato tribasico di rame X
Nota: numerosi sono i principi attivi impiegabili per la difesa della lattuga dalla peronospora, con delle limitazioni di etichetta legate soprattutto alla gestione delle resistenze

Interventi utili in post trapianto

In questo periodo gli interventi chimici per contenere attacchi di Bremia su lattuga sono utili. Il primo deve essere effettuato 8-10 giorni dopo il trapianto, mentre i successivi andranno cadenzati in funzione delle condizioni climatiche predisponenti la malattia (pioggia ed elevata umidità) e dei principi attivi utilizzati.

Molto importante è adottare strategie preventive: effettuare le dovute rotazioni colturali, distruggere i residui delle colture infette, favorire il drenaggio del suolo, distanziare le piantine, effettuare irrigazioni in drip e, soprattutto, impiegare varietà resistenti o tolleranti alle principali razze di Bremia.

Peronospora della lattuga, la scelta della varietà conta - Ultima modifica: 2021-10-01T00:43:12+02:00 da K4

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