Pisello, rotazioni e seme sano per evitare la peronospora

Pianta di pisello
Una malattia comune al Nord e potenzialmente in grado di produrre notevoli danni, I trattamenti da effettuare in caso di attacchi precoci

La peronospora sulla coltura del pisello, causata da Peronospora pisi, è una malattia fungina abbastanza comune nel Nord Italia e pericolosa per gli ambienti di coltivazione del Nord Europa dove trova le condizioni climatiche ottimali per il suo sviluppo.

I danni produttivi sono tanto più gravi quanto più precocemente avvengono le infezioni a carico delle fruttificazioni.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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La malattia parte dal basso

I sintomi della malattia si evidenziano inizialmente sulle foglie più vecchie e prossime al suolo dove compaiono, sulla pagina superiore, ampie aree allungate di colore giallastro spesso delimitate da nervature che col tempo necrotizzano.

Sulla pagina inferiore è possibile osservare una efflorescenza fungina di colore variabile dal bruno al grigiastro. Sui baccelli, soprattutto quelli localizzati nella parte più bassa della pianta, la malattia si presenta con la comparsa di tacche brunastre rotondeggianti che possono penetrare in profondità fino alla loggia seminale.

I semi, nei casi in cui l’infezione li raggiunga precocemente, cessano di accrescersi e necrotizzano. Al contrario, qualora l’infezione avvenisse tardivamente, sul seme già perfettamente formato possono comparire, sulla superficie di questo, delle aree brunastre di varia estensione. La peronospora può colpire direttamente i semi in fase di germinazione a livello del terreno. In questo caso l’infezione sistemica e spesso provoca arresto della crescita delle giovani piantine con abbondante sporulazione, che spesso copre gran parte della superficie della plantula. In questi casi l’infezione può provocare ingenti fallanze e perdite produttive.

Attacco fogliare di peronospora: sulla pagina inferiore è evidente l’efflorescenza di colore grigiastra data dagli sporangi del fungo

Tessuti giovani più suscettibili

L’infezione può prendere avvio a partire dai semi infetti o dalle oospore presenti nel terreno dove possono conservarsi fino a 10-15 anni. All’interno della pianta colpita, sia esternamente sia sistemicamente, si produce un micelio intercellulare in grado di propagarsi all’interno della pianta attraverso un gran numero di austori e di fuoriuscire dalla stessa producendo rami conidiofori portanti gli sporangi che, diffusi dal vento e dagli schizzi d’acqua, sono in grado di diffondere la malattia alle piante sane.

La progressione di una epidemia di Peronospora pisi è determinato dalla temperatura e dall’umidità relativa. La produzione di sporangi richiede almeno 12 ore di bagnatura fogliare, ma possono essere sufficienti anche solo 3-4 ore in corrispondenza di temperatura ottimale per dare infezione. Le infezioni infatti possono avvenire entro un range termico tra 1 e 24 °C, ma con valori ottimali tra 12 e 20 °C. Inoltre, la maggior parte degli sporangi perde la propria vitalità entro 3 giorni dopo essere stato liberato in aria. In genere i tessuti vegetali più giovani risultano più suscettibili alle infezioni rispetto a quelli più vecchi.

Rami conidiofori e sporangi di Peronospora viciae f.sp. pisi

In caso di attacchi precoci

Il contenimento della malattia deve tenere conto inizialmente di pratiche agronomiche virtuose come per esempio l’uso di seme proveniente da aree non colpite dalla malattia oppure adeguatamente conciate, l’adozione di ampie rotazioni colturali e l’impiego di varietà resistenti.

Il trattamento è consigliato soltanto in caso di attacchi precoci. In questo caso la malattia può essere contenuta attraverso due o tre applicazioni a intervalli di 7-8 giorni, con fungicidi a base di Sali d rame (avendo cura di non superare il limite di 4 kg/ha/anno), oppure cymoxanil (massimo 1 trattamento/anno) o, in alternativa, azoxystrobin o la miscela pyraclostrobin + boscalid (massimo 2 applicazioni/anno).

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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Pisello, rotazioni e seme sano per evitare la peronospora - Ultima modifica: 2022-05-24T03:26:04+02:00 da K4

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