Perseguire un progetto di agricoltura sostenibile, che riesca a coniugare le esigenze del mercato, il reddito del produttore, la sicurezza alimentare e il rispetto dell’ambiente. Questa è stata, sin dalla costituzione nel lontano 1986, la mission dell’Associazione regionale pugliese dei tecnici e ricercatori in agricoltura (Arptra). Portata avanti e realizzata con competenza e lungimiranza, tanto da precorrere nel tempo gli sviluppi che la protezione delle piante ha avuto negli ultimi 30 anni. Di questo progetto è stato ed è protagonista Vittorio Filì, agronomo, socio fondatore e attuale presidente dell’Arptra.
Dalla divulgazione alla “rappresentanza”
«L’Arptra è nata sotto la spinta di un gruppo di ricercatori e tecnici agricoli che hanno voluto farne, essenzialmente, uno strumento di divulgazione dei risultati della ricerca agricola, di informazione sulle innovazioni nella protezione delle piante e di unione solidale fra l’agricoltura e l’alimentazione, due “mondi” da molti vissuti come estranei l’uno all’altro e invece legati profondamente fra loro».
La neonata associazione riscosse subito grande successo, ricercatori e tecnici agricoli corsero da tutta la Puglia a iscriversi. «L’Arptra in breve diventò quasi un organo di rappresentanza di tali figure professionali, spesso misconosciute o ignorate, eppure tanto importanti. Alla fine degli anni ’80 la protezione delle piante viveva un periodo difficile, quasi non esistevano regole europee e le poche attive venivano disattese. Nei campi e nelle serre imperava la lotta chimica a calendario, pressoché inutile per le colture e assai dannosa per l’ambiente e l’agricoltore, poiché erano in uso sostanze attive dotate di tossicità acuta molto forte. L’Arptra percepì questa anomalia nella difesa delle piante e riversò le sue forti preoccupazioni in un convegno sulla protezione delle piante, che chiamammo “Forum di Medicina vegetale” e voleva essere un luogo di discussione e confronto».
Il ritrovamento della “mappa”
Il successo del 1° Forum, ripetuto e accresciuto di anno in anno, lo ha decretato, da allora a oggi, perno dell’attività dell’Arptra. Il Forum è ormai diventato evento nazionale e occasione di profondo dibattito scientifico e tecnico sullo stato dell’arte nel settore e sulle tendenze in atto. E come ponte ideale fra il 1° e il 30° Forum, che si terrà in 12 dicembre presso il Nicolaus Hotel di Bari, Filì ricorda «il recente ritrovamento di un’intervista del Tg3, prima data per dispersa, a me, Antonio Guario e Donato Bisceglia, primo presidente dell’Arptra, in cui descrivevamo la “Mappa di rischio da pesticidi in Puglia” che avevamo appena elaborato. Da essa emergeva che l’area più a rischio per produttori, consumatori e ambiente era quella florovivaistica di Terlizzi.
Dalla parte della produzione integrata
Nell’intervista parlavamo in termini positivi di lotta guidata e anche di lotta integrata, auspicandone l’avvento come unica forma di difesa possibile, e denunciavamo l’importazione clandestina di agrofarmaci, alcuni dei quali messi al bando in Italia perché ritenuti molto pericolosi per la salute umana. Auspicio e denuncia che testimoniano l’impegno dell’Arptra, sin da allora, nel far conoscere e divulgare la protezione integrata, che ora, con il recepimento da parte dell’Italia della Dir. Ue 2009/128, è stata sancita obbligatoria per legge! Con grande orgoglio mostreremo al Forum questo documento».
Dalla Mappa di rischio e dal 1° Forum in poi l’Arptra è stata presente sul territorio pugliese con un continuo susseguirsi di iniziative volte in particolare ad approfondire l’Integrated Pest Management. Fino, ricorda Filì, all’organizzazione del recente corso “Approcci sostenibili e nuove tecnologie a supporto del consulente di campo”. «Un corso volto a fornire ai tecnici partecipanti una nuova vision sulla transizione verso nuovi modelli agricoli sostenibili, improntati alla diffusione di strumenti dotati di sensori e connettività, insieme con una maggiore specializzazione sui sistemi di monitoraggio dei parassiti e una più elevata conoscenza sulla gestione degli stress abiotici delle piante».
I driver del futuro
Arptra compie trent’anni e riparte di slancio per i prossimi trenta. Il primo focus dell’appuntamento di Bari è infatti dedicato alle sfide del futuro: la sicurezza alimentare, l’agricoltura sostenibile e l’impegno dei tecnici nel raggiungere questo obiettivo. Un talk show che mette in luce quelli che oggi sembrano i 4 driver del futuro della protezione delle piante:
- la genetica;
- la chimica;
- i biostimolanti;
- il biologico
Speciale innovazione online
La difesa delle colture cambia e va seguita con attenzione. Partendo dall’occasione del Forum Arptra Edagricole apre una pagina dedicata all’Innovazione della difesa, una piazza digitale con informazioni, opinioni, dibattiti e servizi (https://terraevita.edagricole.it/innovazione-nella-difesa/).
Partendo delle anticipazioni di tutti gli interventi del Forum.
30° Forum di medicina vegetale: il futuro della protezione delle piante
Mercoledì 12 dicembre, ore 9.15, Nicolaus Hotel di Bari. Per info: www.arptra.it
L’evento organizzato da Arptra, con il supporto di Antesia, Lameta, Europe Direct Puglia, Centro di ricerca, “Basile Caramia”, Aipp, Giornate fitopatologiche e in collaborazione con Terra e Vita e Image Line.
Apertura: Vittorio Filì, Arptra, Vito Savino, Crsfa Basile Caramia, Ennio Triggiani Europe Direct Puglia, Franco Faretra, Aipp, e Giacomo Carreras, Ordine Agronomi
Prima sessione, ore 9.30 The challenge of the future in plant protection, con Bruno Mezzetti, Università politecnica delle Marche, Lorenzo Bordoni, Agrofarma, Lorenzo Gallo, Assofertilizzanti, Paolo Carnemolla, Federbio.
Seconda sessione, ore 12. Comunicazioni delle Società agrochimiche:Sumitomo, CBC Europe, Divisione Biogard; Certis Europe, Arysta, Gowan; BASF, Belchim, FMC Cheminova, Adama Italia, Sipcam, Syngenta Biolchim, Eastman Chemical, Manica Spa, Corteva Agriscience, Upl Italia, Bayer CropScience, Sapec Agro, Agrifutur, Alphabio Control, Nufarm.
Terza sessione, ore 16.00:”Novità e prospettive sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari”di Agostino Santomauro, Osservatorio fitosanitario della Puglia, “Patogeni e parassiti di recente introduzione “, Stefania Pollastro, Università di Bari, “La Tignola rigata: criticità anche sull’uva da tavola”, Antonio Guario, fitoiatra-consigliere Arptra, “Ritrovamenti di cimice asiatica al Sud Italia”, Tiziano Galassi e Mauro Boselli, tecnici esperti Ipm, “Xylella fastidiosa: aggiornamento 2018 di Pierfederico Lanotte, Ipsp- Cnr Bari.
Scarica il programma in formato pdf
Articolo pubblicato sullo speciale " Innovazioni nella difesa" di Terra e Vita 36
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