Grande attenzione per il miglioramento del livello qualitativo, il benessere animale e la sostenibilità. Sono alcune delle nuove sfide che il Consorzio di tutela del Grana Padano Dop intende affrontare nel nuovo anno per confermare i buoni risultati raggiunti nel 2018.
Lo ha spiegato il suo presidente, Nicola Cesare Baldrighi, all’assemblea annuale che si è svolta il 12 aprile scorso a Desenzano del Garda: “Quest’anno ci attende un compito arduo - ha sottolineato - perché, a fronte della soddisfazione dei produttori per i risultati degli ultimi anni, il distacco di prezzo con i prodotti concorrenti richiederà ulteriori sforzi per non perdere quote di mercato. Per questo dobbiamo innalzare la qualità già elevata del nostro formaggio”.
Benessere animale, obiettivo in due tappe
Tra le priorità del Consorzio di tutela c’è il tema del benessere animale. “Il nostro proposito – ha detto sempre il presidente - è quello di arrivare entro la metà del 2019 con uno screening e un monitoraggio di tutte le stalle, mentre entro il 1° gennaio 2020 vogliamo riuscire ad accogliere nel registro delle stalle certificate Grana Padano soltanto quelle che avranno superato gli standard fissati dal ministero dell’Agricoltura”.
Il Consorzio è impegnato anche sul piano della sostenibilità ambientale con un progetto comunitario che dovrà monitorare l’impatto della produzione di latte e di formaggio sull’ambiente a cura del Politecnico di Milano, dell’Università Cattolica di Piacenza e di Origin, l’Associazione delle Dop europee.
L’export di Grana Padano vale il 40% della produzione
L’avanzata del Dop sui mercati internazionali è intanto proseguita con un crescita del 5,44% nel 2018 e poco più di 1,9 milioni di forme esportate, pari al 40% della produzione totale. Oltre l’82% delle esportazioni va in Europa che nel 2018 ha registrato un progresso 4,5%. La Germania si conferma primo mercato estero con un totale di 494.768 forme spedite, al secondo posto la Francia con 225.856, seguita dal Benelux (Belgio, Olanda e Lussemburgo) con 156.781 forme.
In arrivo nuovi formati e due nuove categorie di Grana Padano nel 2019
Segnali positivi nel 2018 sono arrivati anche dal versante dei consumi di Grana Padano che potrebbero essere ulteriormente stimolati dalle nuove iniziative in programma per il 2019: lo sviluppo di un nuovo formato per il packaging delle diverse confezioni e l’introduzione di 2 nuove categorie il 18 mesi e il 24 mesi, sulla scia del boom Grana Padano Riserva nel 2018, cresciuto del 30%.
Il nuovo house organ Grana Padano Insieme – Valore Italiano
Durante l’assemblea è stato presentato anche il nuovo magazine Grana Padano Insieme – Valore Italiano, house organ del Consorzio di tutela che, come ha spiegato il direttore, Stefano Berni “vuole essere un mezzo diretto per condividere tecnicamente con tutti la vita della famiglia del Grana Padano Dop e per ricordarci che, dall’allevatore al casaro, dallo stagionatore al venditore, la nostra famiglia rappresenta una grande forza che ogni giorno deve aggiornarsi per continuare a produrre e portare nel mondo un patrimonio italiano unico di qualità, di storia, di lavoro”.
PRODUZIONE ANNO 2018
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PRODUZIONE | TOTALE
FORME |
PERCENTUALE
SUL TOTALE ANNUO |
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MANTOVA | 1.441.771 | 29,23% | ||
BRESCIA | 1.121.842 | 22,74% | ||
CREMONA | 878.746 | 17,81% | ||
PIACENZA | 561.125 | 11,37% | ||
VENETO | 538.602 | 10,92% (15,23%) *** | ||
TRENTO | 148.092 | 3,00% | ||
BERGAMO | 96.293 | 1,95% | ||
LODI | 86.910 | 1,76% | ||
CUNEO | 43.886 | 0,89% | ||
PAVIA | 15.729 | 0,32% | ||
TOTALE FORME | 4.932.996 | 100,00% | ||
*** comprende la produzione ottenuta con latte veneto fuori-regione