I pastori sardi tornano in strada

Uno striscione di solidarietà con i pastori sardi esposto all'esterno del Viminale durante il tavolo sulla sicurezza e ordine pubblico per la formazione del prezzo del latte ovino-caprino con le associazioni di categoria e i soggetti interessati, Roma, 14 febbraio 2019. ANSA/ANGELO CARCONI
Pecorino Romano ben sotto il prezzo concordato di 8 €/kg e ritiri dal mercato in ritardo. Il conguaglio di 1 €/kg promesso in campagna elettorale rimane un miraggio

Si riaccende la protesta dei pastori sardi dopo gli accordi di febbraio 2019, stipulati nella Prefettura di Sassari con Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro dell’Interno, che fece da garante. Le garanzie previste dall’accordo basate soprattutto sull’impegno degli industriali a pagare il latte, a titolo di anticipo 0,70 centesimi al litro salvo conguaglio a novembre 2019 per arrivare al richiesto prezzo di un euro al litro e anche di più, non appaiono, ora realizzabili.

Matteo Salvini, un selfie con i pastori nei giorni successivi all'accordo del 9 marzo

Prezzi sotto le previsioni

I caseifici hanno anticipato il prezzo concordato ma risulta già evidente che non saranno in grado di poter effettuare il conguaglio fino ad almeno un euro al litro in quanto il prezzo del Pecorino Romano dop, da tenere come riferimento, non ha ripreso assolutamente quota in quanto continua ad essere venduto a circa sei euro al chilo e quindi ad un valore largamente inferiore agli 8,20 euro al chilo previsto dall’accordo per poter pagare, a conguaglio, il latte al prezzo di circa un euro al litro.

latte sardo
La protesta dei pastori sardi

A ciò si deve aggiungere che l’Antitrust ha formalmente dichiarato che l’accordo stipulato nella Prefettura di Sassari, è fuori dalle logiche della concorrenza e che non è stato censurato solo perché sottoscritto dalle parti per ragioni politiche e soprattutto di ordine pubblico.

All’epoca della firma dell’accordo i pastori non solo avevano minacciato proteste per le strade in forma molto pesante ma le avevano in parte realizzate attraverso blocchi stradali e sversamenti di cisterne di latte.

Promesse boomerang

Ma la stipula dell’accordo avveniva  anche alla vigilia delle elezioni regionali sarde che hanno portato al Governo della regione un eletto con l’appoggio decisivo della Lega che ha quindi speso bene in campagna elettorale la protesta dei pastori e il conseguente accordo.

Questa volta il vecchio adagio elettorale di promettere in campagna elettorale qualcosa e darne subito un anticipo con riserva di pagare il saldo dopo l’eventuale successo decretato dalle urne, rischia di essere un vero e proprio boomerang.

Ritiri dal mercato in ritardo

Il prezzo del formaggio pecorino non ha ripreso quota anche perché il promesso ritiro dal mercato di ingenti quantitativi di prodotto  da destinare ad aiuti alimentari, si realizzerà solo in autunno. L’Agea infatti solo fra qualche settimana potrà avviare le procedure esecutive di indizione della gara, in quanto solo ora è arrivata la disponibilità finanziaria di 14 milioni di euro per realizzare l’intervento. Gli effettivi ritiri potrebbero quindi avvenire in un momento in cui la situazione di mercato è ulteriormente peggiorata e con essa anche il livello effettivo delle scorte di formaggio. Ed ancora la distribuzione sul mercato nazionale e/o internazionale determinerà, comunque, una ulteriore contrazione della domanda e quindi una riduzione dei prezzi.

Saldo da restituire?

Tale situazione di mercato si ripercuoterà anche sui produttori che non potranno più sperare di ottenere il saldo positivo del prezzo del latte venduto da febbraio 2019, ma dovranno restituire il saldo negativo che deriverà dai conteggi che verranno effettuati.

Se fossimo ai tempi della primissima Repubblica quando all’elettore veniva consegnata una scarpa o la metà di un biglietto da mille lire con la promessa di completare la consegna ad elezioni avvenute, si assisterebbe alla restituzione del mezzo premio concesso!

 

 

I pastori sardi tornano in strada - Ultima modifica: 2019-08-07T09:00:52+02:00 da Lorenzo Tosi

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