La zootecnia italiana combatte il cambiamento climatico

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Non solo non inquinano, ma le stalle italiane contribuiscono a ridurre gli effetti negativi dei gas serra. Lo dice uno studio condotto con un nuovo sistema di calcolo

Gli allevamenti italiani contribuiscono a combattere il riscaldamento globale e a mitigare il cambiamento climatico. Il contributo cumulativo totale della produzione zootecnica italiana al riscaldamento globale negli ultimi dieci anni - emissioni di metano e protossido di azoto - con l'applicazione delle nuove metriche Gwp, diminuisce fino a negativizzarsi: da +206 milioni di tonnellate di CO2 equivalente calcolate con il vecchio metodo (Gwp) a -49 milioni di tonnellate.

Questo in sintesi l'esito del lavoro di un team di ricercatori italiani che hanno ricalcolato le emissioni del settore zootecnico del nostro Paese usando una nuova metrica proposta da un gruppo di fisici dell'atmosfera di Oxford e pubblicata su Nature. A rendere noto il risultato dello studio è Carni Sostenibili, associazione italiana senza scopo di lucro che rappresenta tutte le filiere della lavorazione e trasformazione delle carni (bovine, suine e avicole). Lo studio dei ricercatori di Oxford - informa una nota - ha preso in considerazione, per la prima volta, la differenza in termini di azione sul riscaldamento globale tra gli inquinanti climatici a vita breve, come il metano, e gli inquinanti climatici a vita lunga come l'anidride carbonica.

Impronta ambientale negativa

Il team di ricercatori italiani sulla base dei dati ufficiali pubblicati dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) dal 1990 al 2020, ha applicato queste nuove metriche alle emissioni di metano di tutte le filiere zootecniche italiane e hanno successivamente confrontato i risultati con quelli che si erano ottenuti usando le vecchie metriche. Quello che emerge - segnala Carni Sostenibili - non è solo una significativa riduzione delle emissioni, ma addirittura la negativizzazione dell'impronta ambientale. «L'introduzione di queste nuove metriche dovuta al lavoro del pool dei fisici inglesi è destinata a cambiare il frame del dibattito sulla sostenibilità del sistema zootecnico» ha dichiarato il presidente di Carni Sostenibili e membro del comitato tecnico scientifico di Edagricole Giuseppe Pulina.

La zootecnia italiana combatte il cambiamento climatico - Ultima modifica: 2023-02-20T17:01:07+01:00 da Redazione Terra e Vita

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