«Siamo molto soddisfatti per l'utilizzo al 100% dei fondi che abbiamo stanziato per contribuire a tutelare il reddito degli allevatori» ha annunciato il ministro Maurizio Martina. Gli allevatori, ai quali verrà distribuito interamente il budget di 25 milioni di euro stanziati, hanno presentato ben 5.667 domande per accedere ai contributi del Fondo Latte, ma questi dovranno essere in regola con i pagamenti dei prelievi sulle eccedenze di produzione lattiera.
Gli allevatori che hanno presentato domanda potranno poi beneficiare d’un contributo per gli importi degli interessi passivi pagati su mutui legati alle loro attività; ciò comprende anche il settore suinicolo ed è subordinata alla presentazione di un’attestazione rilasciata dalla banca erogatrice del mutuo nella quale si riportano gli estremi del finanziamento ed il dettaglio degli importi per interessi corrisposti negli anni 2015 e 2016.
«Si tratta - ha continuato Martina - d’uno strumento che fa parte della nostra strategia a favore della zootecnia con interventi coordinati come il taglio delle tasse, l'aumento delle compensazioni Iva, la sperimentazione dell'origine in etichetta per i prodotti lattiero caseari. I segnali positivi sul fronte del prezzo del latte ci dicono che la strada intrapresa è giusta, ma dobbiamo proseguire ancora per rilanciare un settore cruciale per l'economia di tanti nostri territori».
Il contributo poteva essere richiesto dalla imprese su finanziamenti bancari rivolti a una o più delle seguenti finalità:
- investimenti finanziati con prestiti a medio e lungo termine a valere sul Fondo Credito;
- consolidamento di passività a breve della stessa banca;
- consolidamento di passività a breve di banche diverse rispetto alla banca finanziatrice;
- pagamento dei debiti commerciali a breve.