«Dopo oltre un secolo dal primo compendio dei periti agrari e in un tempo nel quale la funzione pubblica degli Ordini, dei Collegi e del loro essere tutela e controllo dell’esercizio della libera professione è stata messa alla prova, era giunto il momento di recuperare il quadro normativo e gestionale che affermasse con forza il valore, la competenza e la funzione dei professionisti del settore agroalimentare e ambientale». Così, il presidente del Cnpapal Mario Braga, in apertura della presentazione, presso il Cnel, del suo libro “Il Perito Agrario e il Perito Agrario Laureato”, scritto insieme al segretario di Fonta Accademy Nicoletta Banini, pubblicato da Edagricole.
Un libro che sancisce il legame tra categoria, territorio e il mondo della formazione
«Questo libro – ha proseguito Braga – vuole inoltre sancire uno stretto legame tra la categoria, che ha 200 anni di storia, e il territorio, le scuole, gli Its e le università. Sta affiorando una crescente domanda di connessione tra formazione e mondo del lavoro, che accogliamo con fiducia. Il compendio è anche uno strumento didattico che sarà fornito agli studenti che frequentano percorsi professionalizzanti e agli studenti che intendono sostenere l’Esame di Stato e affrontare la sfida della libera professione».
La nostra categoria, ha infine ricordato Braga, «è protagonista di quella storia dell'agroalimentare oggi affermata nel mondo. Il made in Italy non nasce per un incidente di percorso, ma perché uomini e donne con passione e competenza ogni giorno si alzano e fanno bene il proprio lavoro e lo fanno innovando, costruendo una prospettiva per il comparto intero. Il perito agrario sarà sempre più figura centrale di un'agricoltura in transizione, chiamata ad affrontare sfide cruciali che richiedono competenze tecniche e umane».
Brunetta: «Periti agrari, figure centrali per la nostra agricoltura»
Il presidente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel), Renato Brunetta, in un appassionato discorso rivolto al settore primario e alla categoria ha affermato: «Il ruolo dei periti agrari è fondamentale per la nostra agricoltura. Formazione, tecnica, esperienza, competenze sono essenziali per ogni economia. Tanto più nel settore agricolo, dove vi è un modo di intendere l’economia che passa innanzitutto attraverso le persone».
Il corpus normativo del libro è strutturato in tre parti
Il volume, proposto dal Consiglio nazionale dei periti agrari e periti agrari laureati, unitamente alla Fondazione Enpaia - Gestione separata periti agrari e banca del Fucino, è suddiviso in tre parti.
Come spiegato dalla co-autrice Nicoletta Banini, la prima parte raccoglie leggi, decreti e regolamenti che disciplinano l’ordinamento e l’esercizio della professione dei periti agrari e dei periti agrari laureati, nonché le norme sugli Istituti tecnici agrari, gli Istituti tecnologici superiori, le Lauree professionalizzanti abilitanti e l’esame di Stato; chiude la prima parte un excursus sulle più importanti associazioni di categoria che raccolgono i professionisti dell’area tecnica e scientifica.
La seconda parte, dedicata alla Gestione separata dei periti agrari, contiene estratti legislativi, regolamenti e leggi che regolano i meccanismi di sostegno economico e previdenziale cruciali per la stabilità finanziaria dei periti agrari.
La terza parte descrive la struttura e gli obiettivi della Fondazione nazionale tecnica agricola – ambiente ed alimenti (Fo.N.T.A. Academy), che si impegna a garantire lo sviluppo delle professioni agricole, promuovendo la crescita della categoria e concentra le sue attività sull’educazione, l’istruzione e la formazione professionale nei settori agricolo, ambientale, edilizio, catastale e agro-alimentare.
«Questo testo non è solo un manuale, ma un tributo alla professione di perito agrario, una professione che incarna la dedizione alla terra e alla sostenibilità, fondamentali per il nostro futuro. Mi auguro – ha incalzato Banini – che questo libro diventi una risorsa indispensabile, uno strumento completo e accurato per educare, informare e ispirare».
Gestione separata periti agrari e banca del Fucino, sinergia vincente a favore della categoria
Il coordinatore Commissione gestione separata Periti agrari in Enpaia, Bernardino Lattarulo, definendo il libro «un modello di organizzazione messo a servizio dei professionisti», ha ricordato la vincente sinergia costruita negli anni tra la Gspa e la Banca del Fucino. «Gli investimenti oculati e prudenziali, unitamente a quelli di lunga prospettiva – ha sottolineato – hanno permesso di orientarci verso operazioni strategiche. La banca del Fucino, la più antica di Roma, ha rappresentato una grande opportunità per un investimento mission related per tutta la categoria».
Presente in rappresentanza della banca del Fucino, nata oltre un secolo fa per sostenere e favorire operazioni di credito agrario, nella grande opera della bonifica della piana del Fucino, il presidente Mauro Masi che ha affermato: «La nostra banca ha l’agricoltura nel suo DNA». Masi ha quindi spiegato che lo storico rapporto tra la banca e il settore agricolo si è rinnovato negli ultimi anni con l’ingresso nel capitale della Gspa. «Un rapporto molto stretto, tanto che abbiamo anche costruito dei servizi dedicati ai periti agrari con una specifica convenzione».
Masi ha infine annunciato che la banca del Fucino ha deciso di orientare la missione della seconda banca del gruppo esclusivamente all’ambiente, alla sostenibilità e all’agricoltura.
Perito agrario figura centrale per contrastare lo spopolamento dei giovani dalle aree interne
Il vicepresidente di Enpaia, Biagio Retini, ha messo l’accento sul valore della figura del perito agrario soprattutto nelle aree interne e svantaggiate, luoghi da cui i giovani vanno via. «Valorizzare questi territori significa non rinunciare al futuro del comparto. Dobbiamo incentivare e formare le nuove generazioni di agricoltori contrastando lo spopolamento delle aree marginali e la senilizzazione in agricoltura. Il libro che presentiamo oggi contiene in sé anche questa sfida e missione».
Fare rete per essere più forti
Sull'importanza per le categorie professionali di fare rete e sintesi per essere più forti nel presentare le proprie istanze sui tavoli decisionali è intervenuto il presidente di Rete professioni tecniche e ProfessionItaliane, Armando Zambrano: «Il contributo che i professionisti offrono al nostro Paese attraverso elevate competenze tecniche va tutelato, valorizzato e non può non essere adeguatamente ascoltato. Per essere più incisivi nei tavoli di confronto con i decisori politici è dunque fondamentale promuovere l'integrazione delle professioni dell'area tecnica e scientifica e continuare a investire in percorsi formativi altamente qualificati».
Favorire e incentivare la crescita professionale
Sulla formazione è intervenuto in conclusione il presidente di Fonta Accademy, Sergio Scognamiglio, ricordando che i periti agrari sono un “ponte” e un legame insostituibile tra produzione agricola, territorio, alimentazione e società, e che l’Ente, istituito nel 2022, «attraverso una vasta gamma di attività formative, progetti di ricerca, eventi culturali e collaborazioni internazionali, cerca di plasmare un contesto in cui la formazione e lo sviluppo professionale siano catalizzatori per un futuro sostenibile».
Edagricole, l'impegno per un’informazione e formazione specializzata di qualità
Con 11 testate e un catalogo libri composto da 350 titoli per la formazione universitaria e la manualistica professionale, Edagricole ha contribuito a formare e informare, dal 1937 ad oggi, quasi quattro generazioni di tecnici, agronomi e imprenditori agricoli.
Recentemente per ampliare l’offerta formativa di Edagricole, che fa parte del Gruppo Tecniche Nuove Spa, è stata perfezionata l’acquisizione del 100% del ramo d’azienda REDA (Ramo Editoriale degli Agricoltori) dal gruppo editoriale La Scuola Spa.
Si tratta di un marchio storico nella produzione di libri per gli Istituti tecnici agrari e per gli Istituti professionali agrari. Un catalogo di oltre 50 titoli per le venti materie chiave, che andranno a formare i professionisti del settore agroalimentare, che vale quasi un terzo del Pil italiano.
L’acquisizione di REDA è l’inizio di un percorso che vedrà la nostra casa editrice sempre più partner nell’offerta formativa per i licei e gli Istituti tecnici e professionali.