Terreni a riposo, deroga per un anno. Esenzione Irpef per due

Irpef
La Commissione europea ha adottato il regolamento che facilita il rispetto della condizionalità rafforzata. Il governo italiano ha presentato l'emendamento per tagliare l'imposta sui redditi dominicali e agrari per 2024 e 2025

Due buone notizie per gli agricoltori italiani. La Commissione europea ha adottato ufficialmente un Regolamento che concede agli agricoltori europei un'esenzione parziale alla regola della condizionalità rafforzata per i terreni lasciati a riposo (Bcaa 8). Il Regolamento entra in vigore il 14 febbraio, e si applica retroattivamente dal 1º gennaio per un anno, cioè fino al 31 dicembre 2024. L'esenzione parziale tiene conto di diverse richieste di maggior flessibilità da parte degli Stati membri, per rispondere meglio alle sfide cui devono far fronte gli agricoltori dell'Ue.

Due modi per rispettare la Bcaa 8

In base alle nuove regole gli imprenditori agricoli hanno ora due possibilità. Anziché lasciare il 4% dei tereni a riposo o mantenere su di essi elementi improduttivi, se coltivano azotofissatrici (lenticchie, piselli, soia, ceci, ecc.) e/o colture intercalari senza utilizzare prodotti fitosanitari sul 4% della loro Sau, saranno considerati conformi alla Bcaa 8. Oppure possono decidere di soddisfare il requisito con i terreni lasciati a riposo o con elementi non produttivi.

Inoltre, l'atto finale adottato consente agli Stati membri di modificare i loro regimi ecologici a sostegno delle zone non produttive per tenere conto dello scenario di riferimento alternativo nell'ambito della Bcaa 8. Una semplice notifica alla commissione europea sarà sufficiente per aggiornare immediatamente i regimi ecologici interessati. Gli Stati membri che desiderano applicare la deroga a livello nazionale devono darne notifica alla commissione ue entro 15 giorni dall'entrata in vigore del Regolamento, in modo che gli agricoltori possano essere informati quanto prima.

"La proposta della Commissione europea – si legge in un comunicato – è attentamente calibrata per garantire il giusto equilibrio tra, da un lato, offrire un sostegno e una flessibilità adeguati agli agricoltori che si trovano ad affrontare numerose sfide e, dall'altro, proteggere la biodiversità e la qualità del suolo".

La decisione della Commissione non soddisfa in pieno le principali organizzazioni di categoria che chiedono la rimozione totale dei vincoli.

Esenzione Irpef per 2024 e 2025

Il governo ha presentato l'emendamento al decreto Milleproroghe che prevede l'esenzione dal pagamento dell'Irpef sui redditi agricoli e dominicali fino a diecimila euro e un taglio del 50% per quelli da dieci a quindicimila. La misura sarà valida per il 2024 e il 2025 e costerà 220,1 milioni di euro per il primo anno e 130,3 milioni per il secondo. Le risorse vengono recuperate dal fondo per l'attuazione della delega fiscale. Per il 2027 la misura porterà invece una dote al fondo: nel testo si prevede un incrementodi 89,9 milioni mediante l'utilizzo delle maggiori entrate.

Potranno beneficiare dell'esenzione sull'Irpef i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola.

Terreni a riposo, deroga per un anno. Esenzione Irpef per due - Ultima modifica: 2024-02-13T20:03:28+01:00 da Simone Martarello

1 commento

  1. La pratica dei terreni a riposo in rotazione è pratica agronomica di indiscutibile valore scientifico e sul quale nulla si può obiettare. La scelta è dunque politica si da ascolto agli agricoltori non agli agronomi, non alla scienza che trasversalmente vede nella sostenibilità il futuro della agricoltura. Si da una risposta sbagliata e demagogica, ad un problema reale che è legato al reddito dei produttori prorogando pratiche sbagliate come la non riduzione dei pesticidi (è più bello chiamarli agrofarmaci sembra meno pericoloso) e non ci assume il coraggio di stravolgere l’attuale assetto di filiera e benché meno quello geopolitico di accordi di import export spesso ingiustificabili e che generano concorrenza sleale che è un problema puramente politico, si sposta in avanti il problema e ci si scaglia contro il fantomatico ambientalismo ideologico che non vuole dire nulla non sapendo che esso è invece del tutto scientifico. Complimenti!

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