L’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica è stata scelta dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste per la realizzazione di un piano di interventi a sostegno della crescita del settore bio. Per le aziende agricole saranno organizzati corsi di formazione e seminari gratuiti, accompagnamento alla conversione, azioni di comunicazione e promozione. L’Associazione mostra in questo un’elevatissima competenza professionale, superando in graduatoria anche i progetti di organizzazioni storiche del bio. Una competenza che viene dalla tradizione dell’Associazione Biodinamica fondata in Italia nel 1947.
Il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste attraverso il Fondo per l’agricoltura biologica, sostiene azioni progettuali realizzate da parte delle Associazioni biologiche per l’agricoltura bio.
Diverse associazioni italiane del bio hanno partecipato al bando ministeriale. L’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica ha ottenuto, con il suo progetto, un’assegnazione di oltre 400mila euro per la realizzazione di “Innovazionebio”.
Verrà così messo a disposizione del biologico italiano il sapere e la professionalità della biodinamica. Hanno già dato il proprio sostegno centinaia di aziende del settore e tante altre sono in arrivo.
Il Progetto, nella sua complessa articolazione, contribuirà alla crescita del settore bio attraverso benefici diretti e indiretti alle aziende che parteciperanno. Il principale obiettivo è la messa a punto di servizi replicabili per la bioagricoltura con un obiettivo ambizioso: costruire un modello generale di servizi multifunzionali per le piccole e medie aziende del settore bio, che abbia carattere di trasferibilità ed esemplarità. Innovazionebio quindi prevede non solo di erogare ma anche di progettare e monitorare un modello di applicazione di processi e la definizione di protocolli di servizi, con il supporto dei prestigiosi enti coinvolti nell’erogazione dei servizi del progetto. Gli operatori, per poter godere dell’aiuto, dovranno essere certificati, o in conversione al bio e riceveranno un’offerta di servizi innovativi e un ventaglio di proposte.
Un modello di offerta per molti attori
Attraverso il progetto verrà quindi collaudato un modello di offerta rivolta a molti attori del settore. Con azioni partecipative di formazione continua, con consulenze personalizzate per la risoluzione delle criticità e la redazione di piani di sviluppo, e con la promozione BtoB e BtoC a carattere sia commerciale, che scientifico/culturale, il progetto intende formare e indirizzare gli operatori verso scelte innovative tecniche ed economiche.
Politiche per l’innovazione
Il progetto vuole concorrere, grazie ai saperi coltivati dalla biodinamica, all’obiettivo del 25% di Sau biologica al 2027, puntando alla stabilità del sistema e al consolidamento del risultato post 2027, con una particolare attenzione all’innovazione.
La prima innovazione riguarda la necessità di aprire il sistema bio a una relazione attiva con il più ampio mondo italiano della produzione di mezzi tecnici e di servizi. Intende perciò introdurre e mettere a disposizione degli operatori le innovazioni tecnico-scientifiche che altri settori come la ricerca, l’industria, i servizi e il terzo settore hanno messo, o stanno mettendo, in atto in Italia. Questo attraverso un’attività di formazione continua, anche a cura delle organizzazioni specializzate che sono state coinvolte in fase di progettazione e saranno attive nel progetto.
Il progetto quindi metterà in contatto gli operatori con i nuovi presidi dell’industria italiana della chimica verde (Associazione Chimica Verde Bionet), con l’innovazione sulle specifiche esigenze della genetica agraria in bioagricoltura (Agrifound - Borsa di Ricerca “Giulia Maria Crespi”), con il potenziamento delle funzioni dell’imprenditoria agraria nella valorizzazione del territorio (Fai - Fondo Ambiente Italiano), con la collaborazione con il terzo settore per la promozione del prodotto (Legambiente - Concorso Vini Bio), e con enti della formazione nel biologico (Apab, Istituto di formazione riconosciuto). Un evento di comunicazione rivolto al pubblico sarà curato da un organismo di controllo accreditato (Codex), al fine di avvicinare il pubblico alla comprensione del sistema dei controlli nel biologico.
Superamento del gap tecnologico
Per la costruzione dei modelli, e qui sta la seconda innovazione, il progetto ha l’obiettivo di coinvolgere, in tutte le sue fasi e con criteri rigorosi di selezione, aziende di diversa tipologia per collocazione territoriale, aspetto dimensionale, affiliazione, comparto produttivo. Nei seminari e nella promozione, oltre alle aziende agricole, saranno presenti gli operatori del commercio e della trasformazione, anche al fine di facilitare le relazioni e gli scambi futuri. Questo per contribuire in modo strutturale, tecnicamente e culturalmente, al superamento del cronico gap tecnologico del settore e consolidare le alleanze con il mondo dei servizi e della produzione agricola e industriale, al fine di rafforzare il sistema italiano in una visione di sistema.
Territori, aree montane e interne
Un altro obiettivo riguarda i territori, per puntare al riequilibrio nella diffusione di opportunità nel settore tra le regioni italiane e tra le varie tipologie di territori, con particolare attenzione alla valorizzazione delle aree montane e interne. Colmare, quindi, con la bioagricoltura i divari regionali e quelli tra i territori interni e di montagna, grazie a una visione d’insieme e un’offerta formativa e di accompagnamento diffusa equamente sul territorio nazionale, preparando gli operatori a integrarsi in progetti territoriali, di filiera e nei biodistretti.
Cittadinanza e consumi
L’ultimo obiettivo del progetto Innovazionebio è relativo a cittadinanza e consumi per il sistema italiano delle aziende biologiche. I risultati ottenuti nelle varie fasi di progetto saranno diffusi attraverso un’efficace attività di comunicazione al pubblico specializzato e ai consumatori. L’obiettivo è quello di promuovere il prodotto bio italiano puntando alle nuove generazioni per aumentare le risorse in grado di sostenere economicamente il sistema e creando condizioni favorevoli per successivi progetti di filiera. Il progetto prevede anche di realizzare una campagna rivolta all’introduzione stabile dei prodotti bio nella ristorazione in collaborazione con Bioadhoc srl e di realizzare un modello di esposizione tipo, con proposte commerciali e culturali in una fiera italiana del settore, diffondendo informazioni sulle qualità organolettiche e nutraceutiche delle produzioni per creare tra i cittadini una familiarità col prodotto biologico nazionale, integrando l’azione delle imprese nella comunicazione della stampa generalista e nella comunicazione dei social network. Un’attenzione particolare sarà rivolta alla stampa agricola tecnica e specialistica, in primis su Terra e Vita di Edagricole, oltre al sito biodinamica.org.
Carlo Triarico è il presidente dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica
Innovazionebio, tutte le offerte gratuite previste
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10 percorsi formativi per bioagricoltori attraverso 10 sezioni regionali dell’Associazione Biodinamica e in particolare: 3 regioni del Nord (Piemonte, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia), 3 regioni del Centro (Toscana, Lazio e Abruzzo), 3 regioni del Sud (Puglia, Calabria, Campania) e 1 regione insulare (Sicilia)
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10 Seminari di approfondimento delocalizzati nelle regioni
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12 Seminari sui settori produttivi, attraverso le sezioni tematiche dell’Associazione Biodinamica e i partener
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80 interventi in tutta Italia di supporto alla conversione aziendale
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Centinaia di azioni di comunicazione e promozione attraverso contatti diretti, fiere, incontri, giornali
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18 mesi di attività
Cari amici,
sono felice ed entusiasta che si intravedono risultati a sostegno di questo grande lavoro che la Biodinamica in Italia da oltre settant’anni avanza con forza e volontà.
un forte abbraccio.
ciro
Finalmente! Grazie!
Soldi sprecati …