Anche il tema dell’impatto delle gelate tardive è uno degli argomenti toccati in occasione della riunione straordinaria della Consulta agricola regionale dell’Emilia-Romagna, convocata in videoconferenza il 10 novembre dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, per fare il punto della situazione Covid 19 e dare risposte concrete in tempi rapidi alle preoccupazioni espresse dalle imprese agricole.
Il teleconfronto con le organizzazioni agricole
Il confronto in remoto con i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole (Coldiretti, Confagricoltura e Cia) e delle centrali cooperative (Legacoop, Confcooperative e Agci) ha consentito di fare il punto sui danni alle colture causati dalle gelate di fine marzo-inizio aprile.
Oltre 5mila segnalazioni di danni
«L’obiettivo – testimonia Mammi - è quello di chiudere la raccolta delle segnalazioni da parte delle aziende agricole entro la settimana dopo Pasqua, per poi presentare al ministero dell’Agricoltura la richiesta di deroga alla legge 102 sulle calamità per l’eccezionalità dell’evento. Finora sono pervenute oltre 5 mila segnalazioni, con una prima stima di una perdita di Plv (Produzione lorda vendibile) del 40% in campo ortofrutticolo».
Il rapporto Arpae sull'eccezionalità dell'evento climatico
A supporto della richiesta di deroga la Regione allegherà un dettagliatissimo rapporto curato da Arpae Emilia-Romagna che evidenzia, appunto, il carattere eccezionale dell’ondata di che ha colpito il territorio regionale, con temperature minime che di notte sono scese in certe aree fino a 5-6 gradi sottozero provocando danni ingentissimi alla colture frutticole in fiore.