Irrigazione, dal 2024 più acqua per l’agricoltura dell’Emilia Romagna

Inizio del Cavo Napoleonico
Il prelievo di acqua dall'Impianto Palantone (a Salvatonica di Bondeno - Fe), cuore pulsanrte del Canale Emiliano-Romagnolo, passerà dagli attuali (massimi) 50 mc/sec a 70 mc/sec, con una spesa di 18, 5 milioni di euro. VEDI LE VIDEOINTERVISTE E IL FILMATO DELLA GIORNATA
Simbolico avvio dei lavori di adeguamento del Palantone

Sono partiti ufficialmente il 1° ottobre i lavori per il potenziamento e l’adeguamento funzionale dell’impianto del Palantone, situato a Salvatonica di Bondeno (Fe), che effettua il sollevamento dell’acqua dal Po per immetterla nel Cavo Napolenico e successivamente nel Canale Emiliano-Romagnolo, «un’autostrada dell’acqua - come ha ricordato il presidente del Consorzio di bonifica per il Canale Emiliano Romagnolo Nicola Dal Monte - a sostegno dell’agricoltura e di alcune oasi ecologiche, utilizzata anche per impiego civile sulla Costa Adriatica».

Lo scopo dei lavori è quello di incrementare il sollevamento dell’acqua di 20 mc/sec e quindi portarlo dai 50 mc/sec (al massimo regime) attuali ai 70 mc/sec, quota massima ammessa di prelievo fino al 2037.

Quattro nuove pompe

L'attuale sistema di po0mpaggio risale 1969, con adeguamento nel 1983

Per il completamento della dotazione elettroidraulica dell’impianto del Palantone è stata scelta la soluzione che prevede l’installazione di 4 pompe con motore idraulico sommerso, caratterizzate da elevate performance. La nuova, complessa e tecnologicamente avanzata cabina di alimentazione elettrica con alloggio impiantistico permetterà all’infrastruttura di oltre 600 metri quadrati di dimensione un sostanziale ammodernamento destinato a incidere direttamente sulla garanzia di prelievo e successivo trasporto e distribuzione dei flussi indispensabili per il territorio circostante dal Ferrarese fino a Rimini.

Prodotti di qualità

Al centro Paolo Mannini

Paolo Mannini, direttore generale del Consorzio di bonifica per il Canale Emiliano Romagnolo ha ricordato che fino a oggi dal Palantone sono stati sollevati 8 miliardi di metri cubi che hanno permesso all’Emilia Romagna di sopperire ai grossi deficit idrici (quest’anno in Romagna è piovuto il 50-60% in meno della media) permettendo la realizzazione di colture di elevato livello qualitativo con un incremento produttivo stimato di 400-500 milioni di euro.

Tre anni di lavori

Il vecchio quadro comandi saròà sostituito da un pannello digitale che può e essere comandato a distanza

La spesa per l’adeguamento del Palantone, come ha specificato Marco Manetti, direttore dell’area tecnica del Canale Emilia-Romagnolo, è di 18,5 milioni di euro.

I lavori dovrebbero durare tre anni; si lavorerà infatti con l'impianto  in funzione, sfruttando specialmente la stagione autunno-invernale, durante la quale non sussiste il prelievo agricolo, che è quello preponderante.

L’impianto potrà dunque essere a regime solo dal 2024. Fino ad allora purtroppo, a causa dei lavori, il prelievo si ridurrà a un max di 40 mc/sec per poi però schizzare a 70.

 

Link multimediali

Vedi intervista a Nicola dal Monte, presidente CER

Vedi intervista a Alessio Mammì, assessore agricoltura Emilia-Romagna

Vedi le immagini della giornata di inaugurazione lavori al Palantone

Clicca qui per la scheda tecnica dell’impinto di sollevamento del  Palantone

Irrigazione, dal 2024 più acqua per l’agricoltura dell’Emilia Romagna - Ultima modifica: 2021-10-01T21:07:16+02:00 da Alessandro Maresca

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