Il maltempo sta colpendo il Nord da qualche settimana, ma non piove ovunque alla stessa maniera, evidenzia l’Anbi (Associazione nazionale dei Consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue) sulla base dell’analisi dei dati sugli apporti fluviali.
Per esempio, nel comprensorio di Reggio Emilia, le piogge particolarmente intense di questi ultimi giorni, cadute con una media in pianura di 40 mm e con punte fino a 70 mmi nella zona di alta pianura, stanno tuttora impegnando duramente la struttura operativa del Consorzio di bonifica Emilia Centrale, e tra le principali manovre effettuate si segnalano l’attivazione delle idrovore del Torrione a Gualtieri e di Mondine a Boretto.
Sempre in Emilia-Romagna sta invece rientrando nella normalità il fiume Savio che, tra il 10 ed il 12 maggio aveva subito un incremento di portata di oltre 292 m3/ sec, esondando, mentre il torrente Enza e il fiume Secchia sono largamente sopra la media stagionale.
Livelli dei fiumi più bassi rispetto allo scorso anno
Diversa è la situazione del Po che, in tutte le zone in cui sono stati fatti i rilevamenti (Piacenza, Cremona, Boretto, Borgoforte, Pontelagoscuro) non solo è sotto la media storica, ma anche sotto i livelli dello scorso anno.
In Piemonte i fiumi (Po, Dora Baltea, Tanaro, Stura di Lanzo) mantengono portate ampiamente sotto i livelli di un anno fa, mentre gli invasi (Ingagna, Ostola, Ravasanella) sono indirizzati verso il limite della capienza.
Abbondanza al centro-sud
Al Centro Sud (Abruzzo, Puglia) e isole (Sicilia, Sardegna) i bacini si stanno riempiendo ulteriormente. Fa eccezione solo la Basilicata, dove mancano all’appello quasi 65 milioni di metri cubi d’acqua. Il lago di Bracciano è a -133 cm sullo zero idrometrico.
Non fanno eccezione i grandi laghi: se il lago di Garda sta sfiorando il massimo storico, il lago di Como è sotto la media del periodo.
Servono infrastrutture e bacini
«Questa situazione così frammentata localmente – commenta Francesco Vincenzi, presidente di Anbi - conferma la necessità di infrastrutturare il territorio con bacini capaci di raccogliere l’acqua di pioggia, trattenendo le ondate di piena. Con la realizzazione degli interventi previsti dal Piano nazionale invasi punteremo così ad abbinare funzioni ambientali e di prevenzione idrogeologica».
L'evoluzione...
E intanto archiviamo l'ennesimo weekend di maltempo che ha coinvolto gran parte del Nord e molte regioni del Centro con tanta pioggia, temporali, grandinate, numerosi allagamenti e il ritorno a uno stato di massima allerta per i corsi d'acqua.
Torna però qualche sprazzo di sereno, la temperatura tende a salire di qualche grado, ma la primavera ha difficoltà a farsi strada. A partire da mercoledì si delineerebbe l'avvio di una possibile nuova fase instabile che, da venerdì, potrebbe portare una diminuzione delle temperature al Centro Nord e allo stesso tempo favorire un aumento del caldo al Sud. Ma questa previsione è ancora da confermare. La primavera, conunque, è "desaparecida".