Potassio, come gestire al meglio la fertilità del terreno

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Per le colture si avvicina la ripresa vegetativa, la semina o il trapianto, periodi delicatissimi in cui è fondamentale fare scelte di concimazione corrette per garantire un buon livello di fertilità del suolo e un’elevata qualità dei prodotti. Una corretta gestione degli apporti di potassio può fare la differenza

Nel corso del proprio ciclo colturale, la pianta asporta dal suolo una frazione più o meno importante di elementi nutritivi, che varia a seconda della coltura e che deve essere reintegrata attraverso la concimazione. Per elaborare un piano di concimazione adeguato si devono valutare le diverse asportazioni colturali e l'effettiva dotazione di elementi nutritivi del terreno, accertabile solo mediante periodiche analisi chimiche, in modo da stabilire come restituire al terreno l’azoto, il fosforo, il potassio, il magnesio, lo zolfo, il calcio e i microelementi attraverso la concimazione di fondo e quella di produzione.

L’importanza del potassio

Ogni elemento nutritivo svolge specifiche funzioni all’interno del metabolismo vegetale. Il potassio, a esempio:

  • promuove la fotosintesi clorofilliana;
  • supporta la sintesi, il trasporto e l’accumulo di carboidrati;
  • rafforza la struttura della pianta;
  • migliora la fruttificazione;
  • regola l’apertura/chiusura degli stomi, agendo sulla capacità della pianta di gestire il consumo di acqua, migliorandone la tolleranza a stress termici e idrici;
  • innalza l'adattabilità ai suoli calcarei e salini, riequilibrando rapporti cationici sbilanciati.
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Fonte: K+S KALI GmbH

Una concimazione potassica insufficiente porta a carenze intraspecifiche, causando un abbassamento della resa/ettaro e un peggioramento della qualità della produzione.

 

Nella gestione della concimazione potassica si deve considerare anche la tipologia di suolo su cui ci troviamo, aspetto che condiziona la disponibilità dell’elemento per la pianta. È bene ricordare che in suoli organici e torbosi o fortemente depauperati, il potassio è generalmente scarso. Nei suoli sabbiosi e acidi è soggetto a lisciviazione, mentre in quelli ricchi di minerali argillosi il potassio si trova nella sua forma fissata e difficilmente disponibile per le radici.

La scelta dei fertilizzanti

Nella scelta dei fertilizzanti la qualità dei prodotti è un aspetto chiave. I fertilizzanti di qualità infatti garantiscono un basso impatto sull’ambiente, produzioni in linea con i requisiti richiesti dal mercato e rese soddisfacenti. Nella scelta del fertilizzante è sempre raccomandabile una valutazione del prezzo ma è anche doveroso considerarne la qualità certificata da un marchio affidabile, la facilità e l’uniformità di distribuzione (granulometria uniforme, assenza di polveri o prodotto impaccato) e la completa solubilità in acqua, in qualsiasi tipo di terreno, senza lasciare alcun residuo insolubile sul campo.

Conservare la fertilità del terreno grazie a Patentkali®

Patentkali, noto anche come solfato potassico magnesiaco o 30/10, è un concime granulare speciale a base solfatica, consentito in agricoltura biologica.

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Fonte: K+S KALI GmbH

30% K2O ossido di potassio solubile in acqua;
10% MgO ossido di magnesio solubile in acqua;
42,5% SO3 anidride solforica solubile in acqua;

L’elevata solubilità in acqua dei sali ne permette l’impiego alla ripresa vegetativa, in ogni condizione di pH del terreno. L’apporto combinato di potassio e magnesio in un rapporto di 3/1, consente di rispondere al fabbisogno nutrizionale congiunto della pianta per entrambi i nutrienti. In questo modo, si garantisce un assorbimento equilibrato di potassio e magnesio nel tempo e si evitano situazioni di antagonismo radicale, che si ripercuoterebbero sulla pianta con manifestazioni di carenza nutrizionale, impattando negativamente le performance qualitative-quantitative.

La spiccata durezza dei granuli, la limitata formazione di polveri e la granulometria uniforme garantiscono una distribuzione omogenea del Patentkali mediante spandiconcime su tutta la larghezza di lavoro.

Patentkali è prodotto da K+S Italia srl, filiale italiana del Gruppo tedesco K+S, che commercializza fertilizzanti e prodotti di origine mineraria ed è divenuta uno dei soggetti di riferimento per le aziende che operano nei settori dell’agricoltura e dell’industria.
Anche per l’anno 2019, K+S Italia Srl ha ottenuto il marchio di qualità Assofertilizzanti, attribuito soltanto a quelle aziende che superano con successo i controlli analitici sui fertilizzanti.

Potassio, come gestire al meglio la fertilità del terreno - Ultima modifica: 2019-02-25T16:01:12+01:00 da Sara Vitali

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