Biotecnologie sostenibili, il futuro della difesa passa da qui

Vittorio Filì, presidente di Arptra
Genome editing e cisgenesi al centro della 33° edizione del Forum di Medicina Vegetale organizzato da Arptra. Il presidente Vittorio Filì: «Auspico una veloce apertura regolatoria per risorse che saranno fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi della strategia Farm To Fork. Tutto questo va però pensato e progettato all’interno di articolate strategie di Difesa Integrata avanzata, che rimane sempre il metodo principale per aumentare in maniera sostenibile le nostre produzioni»

Nuove tecnologie di evoluzione assistita: sono appena nate, ancora in Europa non sono in campo, ma già sono schiacciate dalla responsabilità di risolvere tutti i problemi e tutte le aspirazioni dell’agricoltura di tutta l’Unione.

La Commissione ha infatti messo Cisgenesi e Genome editing al centro della strategia Farm to Fork, ingredienti fondamentali per realizzare l’obiettivo della transizione ecologica del nostro comparto primario.

Avranno in particolare un ruolo fondamentale nella realizzazione di un modello più sostenibile di difesa fitosanitaria attraverso lo sviluppo di nuove varietà resistenti. Un obiettivo ambizioso che merita l’approfondimento del 33° Forum di Medicina Vegetale di Bari.

Arptra (Associazione dei tecnici e ricercatori in agricoltura) dedica infatti l’appuntamento del 14 dicembre 2021 alle “Biotecnologie sostenibili, opportunità e sfide per la protezione delle piante”.

L’impatto del climate change

Cosa ha spinto a questa scelta?

Vittorio Filì

Era da alcuni anni che non affrontavamo questo tema- spiega Vittorio Filì, presidente di Arptra - . Abbiamo deciso di farlo perché mai come in questo periodo la percezione degli effetti del cambiamento climatico e la transizione ecologica che dobbiamo affrontare, ci mettono di fronte alla sfida per il raggiungimento di un sistema agro alimentare sostenibile e resiliente.

Cisgenesi e genome editing sono strumenti innovativi al centro di un miglioramento genetico rapido e efficace che ci può aiutare ad avere varietà resistenti a malattie e stress abiotici. Tutto questo va però pensato e progettato insieme all’interno di articolate strategie di Difesa Integrata avanzata, che rimane sempre il metodo principale per aumentare in maniera sostenibile le nostre produzioni. Anche perché l’esperienza insegna che le resistenze, anche quelle più evolute, vanno preservate e difese.

Il percorso dei Forum

A questo proposito: qual è stato il percorso della medicina vegetale tracciato dai numerosi Forum che hai gestito? L’impressione è che siamo passati da un orizzonte chimico-centrico ad uno in cui la chimica deve nascondersi dietro l’orizzonte

Sono stato presente nell’organizzazione fin dal primo Forum del 1988, insieme ad Antonio Guario, allora dirigente del Servizio fitosanitario della Regione Puglia. Una formula che ha conquistato un successo crescente, a dimostrazione che il tema della difesa delle piante rimane centrale. Tramite i Forum abbiamo attraversato un epoca, grazie ai Forum siamo stati “testimoni oculari” di un processo che ha visto la “rottamazione” di tante sostanze attive, ma anche lo sviluppo e l’implementazione di strategie di difesa efficaci e sempre più sostenibili da parte dei tecnici della Difesa Integrata.

Un risultato straordinario, tutto a vantaggio del sistema agroalimentare italiano.

Un percorso virtuoso accompagnato però anche da una certa dose di frustrazione, perchè non vedere riconosciuti dal consumatore questi grandi miglioramenti, in cui i tecnici hanno avuto un ruolo fondamentale, deprime veramente! Ritengo che il continuo assedio di un certo modo di fare comunicazione nei confronti dell’agricoltura, un modo “non razionale”, diffuso con fake news e paure inculcate al consumatore, di fatto sta umiliando i tecnici e tutto quello che di buono è stato fatto in questo percorso di sostenibilità.

La svolta delle biosolutions e dei biostimolanti

Quanti prodotti innovativi sono stati presentati in tutti questi anni?

Tutti i prodotti che hanno avuto un ruolo importante nel miglioramento delle strategie di protezione delle piante sono stati presentati al Forum di Medicina Vegetale, che di fatto, come le Giornate Fitopatologiche, rappresenta davvero un libro dell’evoluzione della protezione delle piante in Italia.

In questi ultimi anni il trend riguardante le presentazioni di nuove sostanze è diminuito molto, un calo progressivo che “fotografa” le difficoltà dell’industria agrochimica. Fino ai primi anni del duemila al Forum erano infatti descritti non meno di 4-5 prodotti nuovi all’anno; nell’ultimo quinquennio, molte efficaci riformulazioni ed estensioni di impiego, ma se consideriamo i prodotti realmente innovativi, ma media è calata a 1 all’anno.

Questo trend negativo è stato compensato dalle presentazioni di prodotti in miscela, di prodotti con nuove formulazioni innovative e da biosolutions.

La forte crescita di prodotti di origine naturale e di biostimolanti ci hanno così spinto a costruire nuove tipologie di eventi come la “Biostimolanti Conference”  e la “Biocontrol Conference”.

Eventi che hanno ottenuto una grande partecipazione, a testimonianza del cambiamento di direzione in atto.

Dopo avere allargato lo sguardo su biostimolanti e biosolutions, i nuovi obiettivi all’orizzonte deriveranno proprio dalle nuove biotecnologie?

Una svolta che sarebbe auspicabile: con le Biotecnologie Sostenibili, una volta sdoganate dal punto di vista normativo, si potranno sviluppare varietà resistenti, tutelando sia l’ambiente che la biodiversità, obiettivi che sono al centro del Farm to Fork dell’Unione europea. Un’evoluzione che non sarà immediata, perché condizionata dai tempi necessari per un’apertura regolatoria verso questa direzione.

Nel 2022 continueremo perciò con la III Biostimolanti Conference, un argomento in cui cominciano ad esserci risultati corposi da parte di diverse Università, soprattutto riguardanti lo stress abiotico, che sarà necessario divulgare ai tecnici.

Ci occuperemo anche di biodiversità, al fine di dare maggiori informazioni da mettere in pratica, da parte dei tecnici, nella direzione di quello che l’Unione europea ci chiede di fare: ovvero di aumentare le infrastrutture verdi da realizzare nelle aziende agricole.

Avversità emergenti che diventano endemiche

Avversità emergenti, una sessione che al Forum non manca mai: l’impressione è che siano in aumento.

Toccare il tasto delle avversità emergenti significa aprire delle ferite che ancora sanguinano…e sto parlando dei 21 milioni di piante di olivo, tra morte ed infette, dovute a Xylella fastidiosa, con un avanzamento inesorabile dal Salento verso l’olivicoltura del barese.

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Forte infestazione di aleurodide degli agrumi (Aleurocanthus spiniferus).

Certo: sono un grosso problema…! Le avversità emergenti di cui abbiamo parlato nei Forum di 8 -10 anni fa sono ormai diventate endemiche. Mi riferisco per esempio ad Aleurocanthus spiniferus su agrumi e varie piante, a Drosophila suzukii su ciliegio, a Cryptoblades gnidiella su vite. Quest’anno parleremo dei risultati del monitoraggio della cimice asiatica in Puglia, che ci preoccupa molto data le diverse segnalazioni.

Qual è in definitiva il ruolo di Arptra: trasferimento tecnologico, formazione,  servizio, diffusione di competenze?

La nostra maggiore leva si esplicita nelle attività di divulgazione, con un forte orientamento alla protezione delle piante. Pensiamo, altresì, di aver contribuito alla formazione dei tecnici attraverso i nostri corsi e seminari, pensando sempre a quali potessero essere i bisogni dei nostri soci.

In ogni caso è un modello che funziona, anche se negli ultimi tempi ha dovuto adattarsi all’emergenza sanitaria in atto.

L’emergenza causata dal Covid 19 si è fatta ovviamente sentire. Abbiamo nell’anno in corso 350 soci in regola, ma il lockdown ci ha penalizzato perché non ci sono state occasioni d’incontro e molti soci non hanno rinnovato.

Il nostro anagrafico dei soci degli ultimi 3 anni, contiene 850 nomi.

A mio parere il successo che quasi sempre otteniamo con le nostre iniziative dipende principalmente da 3 fattori: attrattività degli argomenti, bisogni dei tecnici e coinvolgimento di relatori esperti, italiani e stranieri.

Ai nostri partner piace questo modo di organizzare perché permette di creare relazioni, e quindi ci sostengono e collaborano con noi.

Cambio al vertice

In questo sviluppo il tuo apporto è stato fondamentale, eppure so che il 33° Forum di Medicina Vegetale sarà il tuo ultimo da presidente, una scelta definitiva?

Certo, sarà il mio ultimo Forum da presidente di Arptra. Ho fatto 3 mandati da presidente in 10 anni, ho quasi 72 anni, ed è corretto che faccia un passo indietro ma, assolutamente non sono insostituibile.

Sarò vicino al nuovo presidente Gianluca Chieppa soprattutto nel trasferimento delle tante relazioni con Università, Enti di ricerca, Società, Centri di consulenza etc. che costituiscono il vero patrimonio della nostra associazione.


Come partecipare all'evento

il 14 Dicembre 2021 Arptra organizza all’Hotel Nicolaus di Bari il 33° Forum di Medicina Vegetale. Il tema base di questa edizione sarà "Biotecnologie sostenibili - Opportunità e sfide per la protezione delle piante", con ospiti importanti. «Vogliamo contribuire – testimonia Filì - a migliorare le conoscenze dei tecnici e tenere in evidenza il dibattito su questo tema, che potrà aiutarci a perseguire la sostenibilità ambientale e a contenere i danni indotti dal cambiamento climatico».

Si potrà accedere iscrivendosi nelle due modalità “dal vivo”  e “in streaming”. Dal vivo potranno accedere solo 200 soci (capienza al 50%).

Per informazioni: ARPTRA (Associazione regionale pugliese dei tecnici e ricercatori in agricoltura) Sede legale: Via Puccini 4/8 Bisceglie (BT). www.arptra.it  arptra.puglia@gmail.com

Biotecnologie sostenibili, il futuro della difesa passa da qui - Ultima modifica: 2021-12-08T18:43:13+01:00 da Lorenzo Tosi

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