Agea-Caa, «Sarà un percorso lacrime e sangue ma lotteremo accanto ai professionisti»

La posizione di Lorenzo Benanti del Caa Liberi professionisti, che ha riunito a Roma le rappresentanze degli Ordini e Collegi professionali italiani e quattro Centri di assistenza agricola per discutere in merito alla bozza di convenzione deliberata da Agea che prevede la disabilitazione degli accessi al Sian dei liberi professionisti

«Gli eventi che hanno visto protagonisti Agea da una parte e i Centri di assistenza agricola dei professionisti dall’altra, a partire dal 2020, hanno di fatto introdotto notevoli limitazioni alle attività dirette dei liberi professionisti nel contesto dei servizi alle imprese agricole». Lo ha affermato il responsabile tecnico del Caa liberi professionisti, Lorenzo Benanti, in occasione della giornata di lavori svoltasi a Roma sul tema: “Sussidiarietà, efficienza, efficacia ed economicità dei servizi alle imprese agricole”, promossa dal Caa Liberi professionisti, che ha visto un’animata partecipazione delle rappresentanze degli Ordini e Collegi professionali italiani e di quattro Centri di assistenza agricola che, nella loro compagine proprietaria hanno Associazioni di liberi professionisti.

Agea
Tavolo relatori convegno "Sussidiarietà, efficienza, efficacia ed economicità dei servizi alle imprese agricole”.

«La bozza di convenzione Agea-Caa è assurda»

Nello specifico, in merito alla bozza di convezione Agea-Caa deliberata recentemente anche dal neo direttore di Agea, Fabio Vitale, che prevede la disabilitazione degli accessi al Sian dei liberi professionisti per la gestione dei fascicoli elettronici, Benanti ha dichiarato: «Riteniamo che questa bozza sia assurda. La visione che si sta promuovendo in questo ambito non va nella direzione di dare un servizio migliore e di qualità alle imprese agricole».

«Le alternative proposte da Agea – ha continuato Benanti – precludono ai professionisti che intendono continuare ad operare presso i Caa ogni attività libero professionale, espellendoli, di fatto, dal sistema che da sempre regola la loro esistenza. Il comparto agricolo ha sempre più bisogno di professionalità e non di persone che vengono assunte per due mesi e poi mandate a casa. Sarà un percorso di lacrime e sangue. Ma lotteremo fino alla fine per riuscire a ottenere quello che è di diritto e interesse non solo dei professionisti ma di tutto il Paese».

«Questa decisione di Agea – ha incalzato Benanti – sottrae, tra l’altro, importanti risorse al mondo delle casse professionali alle quali i professionisti sono iscritti».

«Non vogliamo salvaguardare privilegi e caste»

«Il nostro obiettivo – ha precisato Benanti – non è salvaguardare privilegi o caste. Noi pensiamo che i professionisti, analogamente ad altri soggetti presenti in questo mercato e con pari, se non superiori, potenziali conflitti di interesse, possano apportare il loro contributo di efficienza a un sistema che, senza ombra di dubbio, ha bisogno di un ulteriore sforzo per crescere in termini di efficienza e sicurezza».

La proposta dei Caa

Nel corso dei lavori Benanti ha sottolineato l’urgenza di definire un quadro comune di riferimento per ristabilire una normale gestione dei servizi delegati dalle Amministrazioni. «Servizi che richiedono, tra l’altro, una grande professionalità e conoscenza delle materie. Conoscenze che in primis sono di competenza dei liberi professionisti del settore. Non dimenticando la volontà delle imprese agricole che in questi venti anni hanno deciso e scelto di farsi assistere anche dalle strutture che fanno capo ai liberi professionisti».

«La scelta di Agea non è democratica»

Nel corso dei lavori è intervenuto in rappresentanza delle professioni il presidente della Rete professioni tecniche e di Professionitaliane, Armando Zambrano, ribadendo il forte sostegno ai professionisti che operano «più che legittimamente» in questo contesto. Zambrano ha poi precisato: «Ci stiamo occupando da due anni di questa problematica. Abbiamo fatto ricorsi al Tar, incontrato Vitale e il ministro Lollobrigida più volte, e a un certo punto eravamo convinti che la questione fosse risolta. Poi è successo qualcosa e oggi ci troviamo in questa situazione che definirei “non democratica”».

«La bozza Agea delegittima l’attività professionale»

Per il neopresidente del Consiglio nazionale dei dottori agronomi e forestali, Mauro Uniformi, «questa bozza delegittima l’attività professionale. Il nostro riferimento sarà certamente il Masaf. Daremo sostegno ai professionisti e alla professione. Non possiamo lasciare i nostri professionisti che collaboravano con i Caa da soli. Un’azione di supporto nei loro confronti sarà studiata».

«Questione politica, necessaria coesione tra le professioni»

Netta la posizione del presidente del Collegio nazionale degli agrotecnici laureati, Roberto Orlandi, che ha sottolineato come il compito di proteggere e difendere i professionisti spetti agli Ordini professionali. «La questione è politica. È necessaria una coesione tra le professioni, che fino ad oggi è mancata».

«Agea è diventata una struttura inadeguata»

Il presidente del Collegio nazionale dei periti agrari e periti agrari laureati, Mario Braga, ha affermato: «Agea è diventata una struttura inadeguata. E va controcorrente anche rispetto a quel modello che l’Europa sta proponendo, un modello fondato sulla sussidiarietà. Stiamo vivendo una battaglia di principio per questo Paese, pur essendo circoscritta al comparto agro-alimentare. Noi non perderemo questa battaglia e ci impegneremo per il raggiungimento di una meta fondamentale: il servizio di qualità alle nostre imprese. Questo Paese vive un ritardo di sviluppo e innovazione».

«Siamo qui – ha concluso Braga – per portare un contributo positivo rispetto a un incontro e una stretta relazione con tutti gli altri soggetti del comparto agricolo. Siamo pronti a un patto con il governo, il parlamento e le organizzazioni professionali, ma nel rispetto di una funzione che è essenziale, funzionale, ed è uno degli elementi fondanti di quella che è la modernità della gestione agricola, ossia la libera professione».

Il consigliere del Consiglio nazionale dei geometri e geometri laureati, Livio Spinelli, ha ribadito infine la centralità del ruolo “cerniera” tra imprese agricole e istituzioni che svolgono i professionisti.

Caa: «Lavoriamo a un documento comune da sottoporre al legislatore»

Per i Caa hanno portato il loro contributo Stefano Bruni (Canapa), Massimo Moncelli (Sae), Danilo Pirola (Unicaa), Massimiliano Ricci (Caa liberi professionisti). Gli interventi hanno sottolineato come la qualità del lavoro e le competenze richieste siano aumentate negli anni. Precisando che la presenza dei liberi professionisti qualificati è «la naturale soluzione a molti dei problemi che le aziende agricole devono affrontare ormai ogni giorno».

Il convegno si è concluso con la proposta di lavorare ad un documento comune da sottoporre al legislatore e l’impegno di costruire alleanze il più possibili allargate.

Cronistoria Agea-Caa

2020

Il direttore di Agea, Gabriele Papa Pagliardini, predispone una convenzione che prevede l’obbligo di assunzione di tutti gli operatori del Caa. Anche di quelli che svolgono questa funzione come liberi professionisti.

Il Caa Liberi professionisti, il Caa Sae, il Caa Canapa e il Caa Unicaa, dopo alcuni tentativi di dialogo con l’Amministrazione predispongono ricorso al Tar Lazio.

Il ricorso del Caa Liberi professionisti è supportato ad adiuvandum dal Collegio nazionale dei periti agrari e periti agrari laureati e dalla Rete delle professioni tecniche.

2021

Il Tar Lazio accoglie il ricorso e impone ad Agea di eliminare l’obbligo di assunzione.

Agea ricorre al Consiglio di Stato.

Molti gli interventi dei parlamentari (sia Senato che Camera) che contestano l’introduzione di tale obbligo.

Marzo 2022

Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso di Agea e ammette la possibilità di Agea di imporre l’obbligo di assunzione.

Settembre 2022

Dopo mesi di silenzio Agea comunica l’intenzione di bloccare degli utenti dei Caa che non siano assunti entro ottobre 2022.

Il Caa Liberi professionisti srl ricorre al Tar Lazio, chiedendo la sospensiva della delibera, ritenendo che i tempi concessi da Agea non siano sufficienti per poter ottemperare.

Il Tar Lazio accoglie la sospensiva e si riserva di valutare nel merito.

Gennaio 2023

Nomina nuovo direttore Agea, Fabio Vitale.

Maggio 2023

Il Tar Lazio accoglie le istanze di Agea e ammette definitivamente la possibilità di procedere con l’obbligo di assunzione.

9 agosto 2023

Fabio Vitale, predispone delibera 41 che obbliga tutti i Caa ad adeguarsi entro il 1° settembre 2023.

Alcuni Caa (Liberi professionisti, Sae, Canapa, Unicaa, Liberi agricoltori) chiedono ad Agea di sospendere e rivalutare la decisione anche in vista delle norme che dovranno regolare la nuova convenzione che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio 2024.

Viene diffusa bozza nuovo decreto ministeriale di riorganizzazione dei Centri di assistenza agricola (che sostituisce il Dm del 27 marzo 2008).

31 agosto 2023

Il direttore di Agea, con delibera 47 del 31 agosto 2023, dispone rinvio adeguamento assunzioni al 15 ottobre 2023.

Agea-Caa, «Sarà un percorso lacrime e sangue ma lotteremo accanto ai professionisti» - Ultima modifica: 2023-09-30T10:46:39+02:00 da Laura Saggio

1 commento

  1. Tutti si dimenticano che i fascicoli sono di proprietà delle aziende, per cui i detentori dovrebbero essere i titolari delle aziende stesse,semmai sono quest ultimi a decidere a chi fare gestire il proprio fascicolo aziendale nulla togliendo che il titolare aziendale può agire per proprio conto

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