Fino al 3 maggio è ammesso in Puglia lo spostamento all’interno del proprio Comune o verso altro Comune per lo svolgimento in forma amatoriale di attività agricole e la conduzione di allevamenti di animali.
E tutto questo esclusivamente nel rispetto di quanto previsto dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri 10 aprile 2020 e di tutte le norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da Covid-19.
È quanto stabilisce l'ordinanza emanata il 17 aprile dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano con disposizioni applicative in materia di svolgimento in forma amatoriale di attività agricole e di conduzione di allevamenti di animali.
Una decisione che aggiunge la Puglia all'elenco delle Regioni che hanno già emanato specifiche ordinanze per consentire agli hobbisti di recarsi nei propri fondi anche se situati in Comuni diversi da quelli di residenza, ovvero Liguria, Toscana, Lazio, Basilicata e Sardegna.
Un’applicazione differenziata, avallata dal decreto Chiudi Italia del 22 marzo, che rischia però di creare una forte disparità sul territorio nazionale
Spostamento a precise condizioni
Lo spostamento in Puglia è tuttavia permesso alle seguenti precise condizioni:
- per non più di una volta al giorno;
- limitatamente agli interventi strettamente necessari alla manutenzione dei fondi, alla tutela delle produzioni vegetali e degli animali allevati, consistenti nelle indispensabili operazioni colturali e di cura preventiva che la stagione impone ovvero per accudire i predetti animali;
- portando con sé una autodichiarazione che attesti il possesso della superficie agricola produttiva effettivamente adibita ai predetti fini.
Soluzione a un problema di tanti "agricoltori di fatto"
Con questa ordinanza, che produce effetti fino alla data del 3 maggio 2020, termine di efficacia delle misure stabilite dal Dpcm 10 aprile 2020, la Regione Puglia pone soluzione con chiarezza alla difficoltà di tanti "agricoltori di fatto" che, pur non possedendo specifica partita Iva, finora non potevano accedere ai loro terreni per espletare le ordinarie ma indispensabili operazioni colturali del periodo.
Nei giorni scorsi, infatti, il Dipartimento regionale Agricoltura aveva inviato una nota alle Prefetture, successivamente diramata ai sindaci e alle forze dell’ordine, circa la possibilità per agricoltori pugliesi di recarsi in campagna per svolgere i necessari lavori agricoli, in quanto “attività indifferibili”. Terra e Vita aveva dato ampio risalto alla notizia.
Successivamente aveva precisato che gli spostamenti per le manutenzioni a fondi e poderi erano ammesse, almeno fino a nuovo Decreto, solo a imprenditori e lavoratori agricoli. Venivano quindi esclusi coloro, come gli hobbisti, che, non rientrando in queste categorie, si sarebbero spostati a proprio rischio con la possibilità di sanzioni in caso di controllo. Ora l'ordinanza firmata ieri consente anche agli hobbisti di spostarsi per svolgere le loro attività amatoriali. E speriamo consenta di evitare le numerose multe comminate dalle forze dell'ordine agli agricoltori durante gli spostamenti necessari per effettuare un'attività che l'Esecutivo avrebbe in realtà definito "essenziale".